Non che il gol di testa al Paris Saint-Germain cambi molto, ma volevo chiedervi: per voi Cristiano Ronaldo è un extraterrestre come Leo Messi o il primo dei terrestri? Lasciamo perdere il paradosso secondo il quale nella Juventus farebbe, o avrebbe fatto, la riserva di Gonzalo Higuain. Torniamo al nocciolo: è un extraterrestre o no?
Per me sì. Anche se tra i due preferisco la Pulce. Cristiano ha 33 anni e, a proposito di paradossi (ma non tanto), potrebbe tranquillamente giocare «con» Leo. L’argentino, a 30 anni, è un «dieci» di fantasia e di genio, il portoghese un’ala che, di gol in gol e di stacco in tacco, ha assunto le funzioni – e, spesso – il ruolo – del centravanti. Insomma: da CR7 a CR9.
Se devo trovare differenze al netto delle peculiarità fisiche – l’uno, LeBron James; l’altro Stephen Curry – le trovo nel fatto che Cristiano fabbrica emozioni attraverso i gol, mentre Leo produce gol attraverso le emozioni. Non è poco, non è tutto.
Altra cosa: «declassando» Cristiano, si finisce per togliere qualcosa allo stesso Messi. Penso, viceversa, che proprio vicinanze così raffinate e fuori del comune abbiano spinto entrambi a superarsi. Perché sì, sono i grandi avversari a fare grandi i giocatori, le squadre, le conquiste.
La vostra opinione?
Dimenticavo un dettaglio. La panchina del Real a Parigi: Toni Kroos, Luka Modric, Gareth Bale, Isco. Parafrasando Raymond Carver, uno dei mei autori preferiti: di cosa parliamo quando parliamo di calcio.
Oggi ho sentito anch’io per radio che pare quasi certo che Gigi firmerà almeno per un altro anno. Mi chiedo a che pro….visto che gli Europei sono tra due anni….Perché vuole vincere la Champions?!?…
Le ultimissime :
Tuttojuve dà in vantaggio Barzagli su De Sciglio
Juventus (4-3-2-1): Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala; Higuain.
Davanti alle “aperture” al Movimento 5 stelle di Confindustria, Sergio Marchionne e Marco Tronchetti Provera, Luca Cordero di Montezemolo mostra tutto il suo stupore, commentando: “Rimango molto sorpreso nel vedere come esponenti importanti della cosiddetta classe dirigente salgano sul carro del vincitore prima ancora che questo abbia cominciato a muoversi”.
Martedì infatti sono intervenuti sul risultato delle elezioni il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, e il ceo di Fca, Marchionne. Nella giornata di oggi ha invece detto la sua a Radio Capital il ceo di Pirelli, Tronchetti Provera: “Marchionne ha detto che ha visto di peggio del Movimento 5 stelle? Anche io, ho visto di governi di facciata molto stabili che agivano in maniera irresponsabile, ma attendiamo di vedere bene i programmi”.
“È presto per parlare, ma nelle settimane precedenti al voto parti più populiste della politica hanno avuto una convergenza verso il centro – ha continuato -. Mi pare che per raggiungere questo risultato si sono abbassati i toni, partendo da questo fatto c’è uno spazio di manovra in Europa. Oggi la scommessa dei mercati è che prevalga il buonsenso”. Tronchetti Provera ha aggiunto: “Bisogna rispettate le regole europee, l’esempio della Grecia è davanti a noi”.
Il ceo di Pirelli ha anche detto: “Dazi? Al momento ci sono annunci che hanno portato ad azioni non dirompenti su mercati, un ritorno al protezionismo sarebbe catastrofico per l’intera economia mondiale. Io credo che ci saranno degli aggiustamenti”. E ha spiegato: “Per i dazi sono come il reddito di cittadinanza, parlano alla pancia ma non sono realistici, il tema dei dazi va usato con cautela”.
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ma ‘sti tumori sociali ancora parlano!??!….Monnezza e il tronchetto dell’infelicità …….
Una riflessione da fare é che tutte le finali giocate e perse da Lippi in poi coincidevano con lo scudetto già vinto. Unica eccezione nel 96, dove infatti vincemmo. Posso presumere che non sia facile mantenere alta concentrazione ed intensità dopo i festeggiamenti di un campionato vinto, che tra l’altro implicano un certo scarico emotivo dopo mesi di lotta.
Io dico che é la Proprietà ad avere una mentalità poco europea.
Ovviamente so che anche Lippi è italiano, ma la sua grandezza trascende i confini.
Vorrei tornare per un attimo sulle dichiarazioni di Ramos (noi partiamo sempre per vincere la Champions): secondo me la ragione principale della mancanza di mentalità europea da parte della ns. squadra è che noi ci siamo sempre affidati ad allenatori italiani, che hanno sempre dato precedenza al campionato, e la Champions, se viene, tanto meglio: non a caso l’unico che era riuscito a cambiare la mentalità era stato forse Lippi, cioè il più grande allenatore della nostra storia (Conte ha fatto un lavoro straordinario, ma ha ancora oggi grossi limiti, con Trapattoni abbiamo vinto meno di quanto avremmo dovuto, e con Capello non ci hanno dato il tempo, Allegri non lo cito neppure), che infatti ci portò a tre finali di fila, e quattro in totale (e poi il controverso rapporto che abbiamo con la “fatina della Champions” fece sì che vincemmo l’unica finale in cui eravamo sfavoriti). Per questo dico che prendere un allenatore come Guardiola (che è finanziariamente inarrivabile) porterebbe immediatamente ad un cambio di mentalità a tutto l’ambiente, così come prendere Pirlo aveva significato avere automaticamente un gioco: certi allenatori li paghi anche per quello che ti portano a livello di innalzamento di asticella (proprio come Pirlo parlando di giocatori, o Dani Alves se non fosse un cretino). Poi c’è la contraddizione del Milan che vinse le Champions con Sacchi, Capello ed Ancelotti, ma lì forse il via al cambio di mentalità lo diede proprio l’uomo di Fusignano, che, simpatico o antipatico, bisogna riconoscere che cambiò davvero il calcio (altro che Sarri).
Tra l’altro la continua ricerca dell’atletismo ha tolto spazio, per importanza, al miglioramento dei fondamentali. Per non parlare della specificità del ruolo che nel.corso del tempo é andata persa. É incredibile vedere come oggi un giocatore si affacci alla seria A con i piedi quadrati e si ritiri con gli stessi identici piedi.
A mio avviso un concetto centrale è questo:
Sono tutti atleti oggi, prima erano giocatori di calcio prima che/ invece che atleti.
Benissimo.
Però gli atleti di oggi non li facilitiamo facendoli giocare col super santos perché magari dentro a 22, 5/6 giocatori di calcio servono ancora…
mi sono riletto solo ora:
ovviamente volevo scrivere “che i portieri NON tengano il pallone in mano 5 minuti a seguito di un retropassaggio”..