Non pretendete che una Cassa di Risparmio diventi un Luna Park. Accontentatevi che sia solvibile: e in Italia, da sei anni, la Juventus lo è. L’Udinese era una delle poche squadre che, in campionato, ne avevano violato il caveau. Non ci sono ancora riusciti il Napoli, la Roma, il Milan. L’Udinese sì. Non questa, naturalmente: viva per un paio di minuti (giallo di Chiellini su Jankto, gran parata di Szczesny su Ali Adnan) e poi tutta dietro la linea della palla, come a Coverciano insegnano di dire per non dire catenaccio.
Insomma. Allegri ha fatto la sua partita e Oddo, la sua. I piedi di Dybala – punizione di sinistro, diagonale di destro – hanno scolpito il risultato. Ne aveva cambiati sei, l’Incartatore, rispetto a Wembley: rotazioni che non hanno impedito l’undicesima vittoria di fila.
Per la cronaca, e solo per quella, va citato il rigore che Bizzarri ha parato a Higuain, non nuovo a questo genere di errori. Il Pipita è tanto bravo (vedasi l’assist per il 2-0, non inferiore, per bellezza, al tocco di mercoledì) quanto emotivo: e i nervi, soprattutto quando i metri sono undici, possono giocare brutti scherzi. A Napoli ne sanno qualcosa.
What else? L’unico italiano dell’Udinese, Angella, ne ha combinate più di Carlo in Francia: suoi i falli (su Higuain e Dybala) che hanno portato alla punizione e al penalty.
Con la castità che il contesto impone, segnalo: bene Chiellini e De Sciglio, benino Marchisio in regia, rivedibile Rugani in fase d’appoggio. Mi fermo. Il calendario è un martello – mercoledì il recupero con l’Atalanta, sabato l’anticipo con la Spal, a Ferrara – e gli sportelli, dunque, sempre aperti.
Per una volta, risultatisti e prestazionisti se ne sono andati a braccetto. Un altro miracolo di Davide, da lassù.
Se arriva con un distacco rassicurante il ricotta il 22 aprile ci propinera’ una melassa invedibile. Stile Juve barca di novembre. Poi nei tre minuti di recupero proverà il colpo gobbo. A meno di un tumulto dei ciompi.
Conti alla mano, basterebbe avere alla fine dello scontro diretto sei punti di vantaggio: con due vittorie contro Bologna e Verona in casa sarebbe fatta, a prescindere dai risultati delle trasferte a Milano e Roma
Alvino (nomen omen), quello del video dell’anno, e’ passato in 8 giorni da un + 6 a un potenziale -4. Tenerlo lontano dai barbiturici stanotte, povero ciucciariello.
Il Napoli ha affrontato di seguito le squadre che occupano dal terzo al quinto posto in classifica. Di partite difficili gli rimangono il Milan e lo scontro diretto. Non pensiamo di avere già il settimo in tasca, perché dopo lo scontro diretto dovremo andare a Roma e Milano anche noi.
L’idea di come sono ridotti i tifosi pisciatombali è stato il mormorio di approvazione e felicità , all’accorgersi dell’imminente ingresso di Karamoh.
Ma quanto mi ruga quella partita difensiva contro le merde di Milano?
mado
che zozzi
inutili
indecenti
maiali
Icardi mai servito in 95 minuti
E il merdaiolo si preoccupò
di tamponare santon e d’ambrosio
Dopo 20 giornate torniamo nella posizione più naturale.
Fozza Inda!
Salutate la capolista.