Sono vittorie, queste, che avvicinano allo scudetto e allontanano dall’Europa. Doppietta per doppietta, da Cristiano a Diabaté è cambiato il risultato, da 0-3 a 4-2, ma solo perché il Benevento non è il Real: anche se in alcuni momenti lo sembrava.
Allegri l’ha vinta ancora di episodi e di panchina. Non certo di squadra o con il gioco, al netto dei primi caldi (almeno quelli, uguali per tutti). Il primo rigore (Djimsiti su Pjanic) non meritava il Var; il secondo (Viola su Higuain), sì. Mi scrive un lettore juventino: ad aree invertite cosa sarebbe successo? Uffa.
Complimenti a De Zerbi. Con il mercato di gennaio e le idee di sempre, piccole ma concrete, ha cambiato il Benevento. Quel Diabaté è una sentenza: e quel Djuricic, una mezzala tutt’altro che banale. Lo 0-0 di Ferrara, nascosto dal 3-1 al Milan, aveva agitato argomenti che la sicumera complessiva della squadra ha contribuito a disperdere. Due volte in vantaggio, due volte beccati: sul campo dell’ultima in classifica, mica al Bernabeu.
Allegri è questo, lo sappiamo, e non mi sento di rinfacciargli l’ennesimo «recupero» di Mandzukic, l’uomo chiave del sesto scudetto e adesso, oggettivamente, una palla al piede. Lo avrei schierato anch’io: se non ora, quando? Su Dybala mi viene in mente l’ironica pagella che il corrispondente della «Gazzetta» rifilò a Rush dopo una quaterna in un Liverpool-Vattelapesca d’antan: voto 4; poker di gol a parte, non ha toccato palla. Ecco: tripletta a parte (splendido, il sinistro a giro che ha inaugurato la giostra), ha sbagliato troppi passaggi.
Sei gol al passivo in tre partite fra campionato e Champions: gli scricchiolii della fase difensiva non vanno trascurati, così come le parate di Szczesny su Djuricic e Iemmello. Inutile la prima, provvidenziale la seconda. Perché sì, persino a Benevento c’è stato bisogno del portiere. E allora?
La Juventus starebbe pensando di riportare Alvaro Morata a Torino: l’indiscrezione arriva dalla Spagna, più precisamente dal Mundo Deportivo, e fa già sognare i tifosi bianconeri, legatissimi al 25enne attaccante spagnolo, protagonista in bianconero fra il 2014 e il 2016, prima che il Real Madrid esercitasse il diritto di recompra.
IL PIANO — Corteggiato da Milan e Manchester United, la scorsa estate Morata è stato ceduto dal Madrid al Chelsea per 80 milioni di euro ma adesso sembrerebbe non godere più della fiducia di Antonio Conte. Ecco perché, stando al quotidiano catalano, la Juve vorrebbe farsi sotto: i bianconeri stanno cercando un sostituto di Mandzukic, destinato a lasciare Torino a fine stagione, e Morata sarebbe la scelta condivisa di Marotta e Allegri sebbene ci siano stati dei contatti anche con l’entourage di Cavani. Dybala, che avrebbe chiesto rinforzi per la Champions, sarebbe entusiasta di ritrovare lo spagnolo ma Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich, non sarebbe così disponibile a lasciar partire il giocatore, specie dopo l’importante investimento della scorsa estate. Ecco perché, con Conte sempre più lontano dalla panchina di Stamford Bridge, l’ultima parola sul futuro di Morata spetterà al nuovo allenatore del Chelsea.
Sembra che Marotta e Paratici, per aiutare lo JMedical e scoraggiare la concorrenza sul mercato, si stiano orientando sull’acquisto di chi soffre di mal di schiena.
@Leo e @Alex
Ho letto il commento di Amelia su Gigio Dollarumma.
Di portieri capisco poco, certamente. in compenso non ho necessità come amelia di essere politically correct. Mi limito a fare uno più uno.
Questo ha 19 anni, e da tre anni si dice sia un fenomeno. Difficilmente sarà mai più esplisvo di così.
Continua a prendere goal da fuoriarea con una regolarità impressionante. Sempre sfoderano zompi gorilleschi. Se non ha piazzamento un portiere sono cachi amarissimi, perchè non credo che il piazzamento un portiere lo impari. Comincio a pensare che l’esplosività e reattività siano più visive che effettive. Se no non si spiega.
Ah, ricordo, non so chi, che disse che molto spesso per eviare questi zompi ad effetto basta avere la lucidità di fare 1,2 passetti di lato. E prendere la palla senza mettere neppure la mano. Un esteta dei tuffi era Albertosi, i cui adoratori schernivano Zoff per la sua essenzialità .
Non so cosa farà mai Donnarumma. Non mi stupirei se fra ventanni ci si ricorderà più di meret, per dire.
Troppi indizi…
Da un pò di tempo a questa parte il meglio dei presidenti delle squadre di calcio si concentra a Genova.
Un po come gli artisti della musica degli anni ’60-’70…
Una fucina di intellighentia….
Ma il capellone li batte tutti…
Li sfiancheremmo col ritmo, e in velocità Marionevic li punirebbe…
Naturalmente, allenatore Ric Allegri..
Io un’idea per il Santiago Benabeu ce l’ho:
Buffon, Manduc, Khedyra, Cammellovic, Bradic, Paracarrovic: Pacionevic, Bradiposky, Lentoch, Bidonevic, e rischierei la punta Mandzukic…
dopo attenta e prolungata riflessione sull’uscita odierna del Trota mi e’sembrato d’uopo affidarlo alle cure della Nurse Ratched.da oggi in avanti siederà al tavolo con il colonnello lovre matherson,billy ambro e martini depascuazzo.sara’dale Harding,il contestatore che non ottiene mai un cazzo ed e’sempre in paranoia per le corna della moglie.
Devo riconoscere che questa battuta letta su Unfair Play è carina:
“La lotta per non retrocedere in Serie B non coinvolgeva così tante squadre dall’estate del 2006.”
….ed a Te basta poco….non serve il gas o la benzina per accenderti….cerini o fiammiferi? :-))))))))) leo