Casa, dolce casa. Già la paratissima di Donnarumma su Milik era sembrata un segno del destino. Howedes titolare e Howedes goleador sono stati, viceversa, un segno del festino. Che la partita l’abbiano spaccata l’infortunio di Pjanic e l’ingresso di Douglas Costa, questa è pura verità , E probabilmente l’unica, sì, ma troppo normale, troppo orizzontale: non da titolo.
La Sampdoria di Giampaolo non meritava tre reti di scarto. Ha giochicchiato, ha limitato i rischi (e Dybala, soprattutto), ma senza un paio di erroracci (di Chiellini a inizio ripresa, di Howedes alla fine) non avrebbe portato via nemmeno lo straccio di una palla-gol: la prima, sciupata da Ramirez; la seconda, sventata da Buffon su Zapata.
Dalla Juventus più bella e più grande del quadriennio di Allegri a una Juventus capace, subito, di tornare alla routine domestica con la forza e la serenità delle padrone che, se è il caso, e oggi lo era, non disdegnano di impugnare l’aspirapolvere: ecco i confini.
Se Dybala gironzolava senza arte né parte – geloso, forse, che la sua squalifica avesse sprigionato le luminarie del Bernabeu – Douglas Costa ha sbriciolato l’equilibrio. Appena entrato, assist per Mandzukic (che da quando ho definito «palla al piede», non smette di segnare); dopodiché, assist per Howedes e assist per Khedira. «L’importante è la rosa», cantava Gilbert Becaud quando pensavo che la Champions fosse ancora un sogno e non un incubo: certo che è importante, la rosa. A patto di mescolarne i petali con tatto (gli allegristi) o con fortuna (i trististi).
A leggere i mattinali, c’era il rischio che la rabbia covata potesse liberare tossine insidiose. Il torello doriano pareva in grado di reggere gli improvvisi «sventagli» da un lato all’altro, da Cuadrado a Asamoah. Piccolo dettaglio: Higuain è rimasto in panchina, Douglas no.
@Leo45 : e io che pensavo ti commuovessi solo per la primavera di Grosso e Dal Canto!…..
E questo processo e’ contrario all’immediatezza appunto dei social, ergo, io non sonk adatto. Sorrido…
oh per il patrono di CastellamMare di Stabia!! Ma sei proprio te? Si?.sara’ scolpito nella roccia da sempre, ma non ti avevo mai letto esporre tale concetto così chiaramente, ed io sono attento (oltre che spione dal buco della serratura). Concordo assolutamente sul contenuto di determinate sciocche frasi (vai te a fare il dg ECC ECC…ed occhio, ho contrastato qua dentro il disfattismo preconcetto tanto quanto l’acriticita’ ottusa, perché figurati se tollero uno che mi attacca, come è accaduto, perché esprimo una opinione critica nei confronti di un giocatore o di un dirigente. o quelli che in un battito di ciglia passano ad essere anticontiani con la stessa facilità e stesso battito di ciglia con cui passano da essere bersaniani a renziani). Però esiste anche il fenomeno contrario, tralascio il fenomeno delle vedovelle, che peraltro esiste, ma fuori dai denti, medesimo troglodismo calcistico lo riscontro in coloro che non avendo argomentazioni si attaccano sempre, per dire, alle SOSTITUZIONI, tanto per scrivere qualcosa e vedere il proprio nick, e nelle loro teste nick uguale persona, letto e considerato. Detto questo e qui il discorso si sposta sul sociologico, che ognuno sia e debba essere libero di esprimere le proprie opinioni non ci piove e i social indubbiamente ampliamo tale libertà . Benissimo. Ma per poter esprimere una opinione il più possibile competente, pur da tifosi, ma anche da elettori, PRIMA sarebbe bene cercare di CAPIRE. E su questo secondo me i social hanno avuto un effetto deleterio. Il tifoso arrivava al bar, prima aveva letto il giornale, sul quale scrivevano giornalisti competenti, si formava una opinione e POI parlava, con l’umiltà derivante dalla consapevolezza comunque di capirne MENO. Perché se pur vero che rivendico il diritto di criticare liberamente Allegri e Sarri io NON dimentico che sicuramente di calcio o quantomeno del mestiere di allenatore ne sanno più di me. Quindi prima di criticare cerco di capire, osservare, analizzare, E dopo dico la mia.
Quasi quasi mi sto commovendo…:-)))))))))))) leo
@bilbao77 : Io comunque dal 30 Giugno al 15 Luglio ti aspetto al varco.
è ovvio che Allegri e Marotta ne capiscano più del sottoscritto, così non fosse ci sarei io a beccarmi i loro soldoni, però le mie critiche nascono proprio dal fatto che amo la Juventus e la vorrei sempre al meglio
così come penso che il mio “massacro” a loro faccia fresco, ed in ogni caso fa parte del gioco di onori/oneri legati all’essere famosi, vengono fischiati pubblicamente ad esempio tenori che guadagnano molto meno
@ Lex: io il bagno nella fontana neppure se (quando) vincessimo (vinceremo) nuovamente la maledetta…
ho festeggiato scudetti, anche della F basket e della pallavolo, e ben 2 campionati mondiali di calcio senza mai trascendere.
Ecco, forse se la finale di basket del 1998 fosse andata diversamente, un pensierino ce lo avrei fatto…
@bit : vai allo stadio mercoledì a vedere la Juve?…..Tra Udinese e Crotone (range di 6 punti – Benevento e Verona le dò per retrocesse) per me quella che gioca meglio è la SPAL, poi il Cagliari. Il Sassuolo è orrendo e l’Udinese (che mi auguro vada in B per tutte le pippe che ci ha venduto negli anni) non avesse fatto punti all’inizio con Oddo adesso sarebbe giù giù. Devo dire che anche il Benevento del zemaniano De Zerbi è godibile, ma non funzionale alla salvezza.
Caro Diego,siamo in un momento di cessate il fuoco,voglio dire che a volte mi sei simpatico ma non pensare che sia un modo per chiedere scusa,non avrebbe senso dopo quello che ci si è detto!Volevo solo dirti qualcosa che,di fronte ad una mia rimostranza nei tuoi confronti,Roberto Beccantini mi ha detto:Vero è antipatico,ma scrive molto bene!!Si parla di una mail del fine campionato 2012!Hai questo talento scrittoreo e ti vieni a mischiare con uno zoticone come Longin Lorenzo(licenza media) e altri poco meglio(culturalmente).Prova ad elevarti sopra la tifoseria terra terra(quella mia e di qualcun altro)ne guadagneresti in simpatia.Lorenzo
Riccardo, quello che molti non riescono proprio a capire (qui ed in altri blog juventini), ma proprio NON CI ARRIVANO è che il calcio è una passione speciale ed universale che ha la capacità di far sentire, per qualche minuti, qualsiasi tifoso un allenatore, un calciatore, un arbitro, un dirigente di club o uno di federazione, ed altro.
Ora faccio un discorso generale e NON mi riferisco a nessuno in particolare.
Trovo per dire veramente stupido, oltrechè antipatico, quando qualcuno, generalmente incapace di avere un’opinione calcistica articolata, se la prende con chi si diverte (ma anche se ci credesse veramente…) a dire la sua sul mercato, sui giocatori, sull’allenatore, piuttosto che sul gioco o gli schemi.
Normalmente il troglodita calcistico se ne esce con qualcosa del tipo:
“vacci tu a far l’allenatore (o il DS)”…”per fortuna non devi decidere tu” ed altre minchiate che, ripeto e sottolineo, puntualmente provengono da chi non capisce una sega di calcio e non tollera che qualcun altro esprima un’opinione più articolata appunto (giusta o sbagliata, condivisibile o meno che sia).
Allora, rivelo un segreto a quei poveracci, che vale per me (e forse anche per qualcun altro, non lo so): NON ho MAI avuto, nè ho nessuna pretesa che la società JUVENTUS faccia quello che piacerebbe a me, ovvero che salutasse l’attuale allenatore; si liberasse di un 3 o 4 giocatori che considero zavorre, etc. etc.
Anzi, a dirla tutta, sono sempre stato fiero del fatto che la Juventus abbia (quasi) sempre fatto di testa propria senza correre dietro ad eventuali pressioni o pruriti della tifoseria, soprattutto la maggioranza…figuriamoci la minoranza. E’ sempre stato un tratto distintivo tra noi e gli altri…soprattutto i suini indaisti di Ivana Bordon.
Scolpito questo nella roccia (ma non ora, da sempre), rivendico poi il diritto di dare la mia opinione su temi tecnici, tattici, comportamentali e chi più ne ha più ne metta, considerandoli a mio parere come la cosa migliore per la Juventus. Poi non è sempre così? E chi se ne frega, mica sono un DG/DS o allenatore pagato dal club e che deve rispondere delle vaccate che eventualmente fa.
La società faccia il proprio mestiere, il tifoso allo stadio faccia la propria parte ma, come DA SEMPRE al bar, piuttosto che in piazza, il tifoso ha SEMPRE espresso la propria opinione su giocatori, allenatore e società , perchè qualcuno ha paura della stessa cosa se espressa sui social? Per la cassa di risonanza? Ma siamo a livelli dei politici che odiano la rete perchè veicola un’informazione meno schiava e prona ai loro interessi o idee, se ne avessero qualcuna?
Una follia concettuale per me.
(PS: oh, nessun perculamento in corso)