Non muoiono mai, i tedeschi, figuriamoci se li si aiuta pure. Ha cominciato Marciniak, rigore negato a Berg e rosso risparmiato a Boateng già al 12’. E la Var? La sudditanza psicologica resiste e persiste, purtroppo. Detto dell’arbitro, diciamo della Svezia: una mano gliel’ha data anche lei, soprattutto alla fine, prima che Kroos, miccia distratta del lob di Toivonen, calibrasse l’arcobaleno del sorpasso. Con il tesoretto del pareggio e il tesorone dell’uomo in più (espulso Boateng all’82’ per cumulo: scelta corretta, iter laboriosissimo), si è smarrita come un piccolo scout nel bosco, un po’ stanca, un po’ indecisa sul modo in cui spendere le ultime gocce di catenaccio. E quel Guidetti: perché telefonare in porta invece di sdraiarsi sul pallone?
E così la Germania, che si era presa quasi tutta la partita, stava per lasciare sul campo il risultato. Esclusi Hummels e Khedira, Loew ha azzeccato l’innesto di Reus, autore del pareggio, e l’ingresso di Gomez che, con Werner all’ala, ha dato più peso a un attacco che, fin lì, aveva prodotto solo mischie, solo carambole. Ho trovato preziosi, come già con il Messico, gli spiccioli di Brandts (per il palo e la birra).
L’Ikea di Andersson la conosciamo bene. Ci eliminò con un autogol e lo stesso muro di Sochi. Le colonne sono state Grandqvist, Ekdal e, fino al dardo fatale (e probabilmente parabile), Olsen. A proposito di portieri: se la Germania è uscita viva dal primo tempo, lo deve anche a Neuer, cruciale sull zuccata di Berg.
La sentenza libera i campioni del Mondo verso gli ottavi (con tutto il rispetto per la Corea del Sud) e condanna gli svedesi allo «spareggio» con il Messico: non proprio due tappe con le stesse montagne. Se la Svezia è sempre questa, un catenaccione semovente, la Germania non è ancora quella. Troppo squilibrata, troppo macchinosa. Però l’ha sfangata. Però respira. E allora, occhio.
Buongiorno Teo.
Come schierera’ l’Argentina nella partita decisiva?
:–)
A favore
Scritto da Riccardo Ric il 24 giugno 2018 alle ore 00:54
Chiaramente non dare un rigore ed un’espulsiine a fovore non signitica alterare una partita.
Ma lei e’ abituato a questi regali.
Ciao Leo. Aspettare i campionati del mondo per valutare i vari giocatori è troppo rischioso. Infatti bisogna considerare l’importanza delle motivazioni che durante questa manifestazione salgono a mille e influiscono sul rendimento dei singoli, motivazioni che quasi sempre non ispirano i giocatori durante la loro normale attività soprattutto se non giocano nella loro patria.
In 10 per quasi tutta la partita l’Italia vinse contro la Norvegia 1-0(Mondiale 94).Era un’Italia da pena,fino a quel punto!
Scusate se insisto, ma W. Carvalho a parametro zero da utilizzare come centrocampista davanti alla difesa con due vere mezzali ai lati (Emrecan e MS per esempio) vi fa schifo?.
x Dindondan, ciao…Stanno ridimensionando anche il prezzo di Savic..quotazione equa 70/80 milioni di euro contro i 150 pretesi da Lotito…a mio parere non vale più di 90 milioni di euro…deve ancora dimostrare…leo
X Lex – Eppure qualcuno ha tolto il saluto a Marotta perché non è stato capace di prendere Draxler, roba che dovremmo tutti portare un cero alla Madonna per lo scampato pericolo.
Beh l’episodio del 12° ha chiaramente falsato la partita. Poi certo la Svezia ce la stava facendo lo stesso e non ci é riuscita soprattutto per dabbenaggina sua e di Guidetto in special modo.
Resta il fatto che se la Germania gioca in 10 dal 12°, come doveva essere, non so mica se la porta a casa. Non capisco per quale motivo il Var in questo caso non sia intervenuto, era lampante.
Se nel primo tempo avevo visto una Svezia come nell’ultima partita, quella del secondo tempo mi è sembrata la stessa che ci ha buttato fuori nelle qualificazioni ai mondiali. Con la differenza che la Germania ha macinato gioco (e raccolto poco e tardi, ma appena in tempo per scendere dalla scaletta dell’aereo). Tra i kruken non mi sono piaciuti Draxler, molto avulso, e nemmeno Müller (secondo tempo un po’ meglio).