Del Brasile si dice sempre che non gioca di squadra, che vince grazie ai singoli. E’ successo tante volte, ma non mi pare che stia succedendo in questo Mondiale. Anzi. Ha il portiere (Alisson), una coppia difensiva di navigata malizia (Miranda-Thiago Silva), due lucchetti in mezzo (Casemiro-Paulinho) più Coutinho, finora il «dieci» più brillante, Gabriel Jesus (così così) e il Neymar sempre in volo, metaforicamente e no, un po’ ballerino e un po’ libertino.
La Serbia era un avversario molto fisico, in perenne altalena fra le potenzialità di Milinkovic-Savic e le pause di Ljajic. Ha avuto le sue occasioni, si è presa i suoi rischi ma non dispone del serbatoio di talento che, viceversa, bacia la Croazia. Non le mancano i Mandzukic: le mancano i Modric.
La partita non poteva che essere di lotta, vista la tonnara di centrocampo, prigione dalla quale Coutinho ha fatto evadere Paulinho. Il raddoppio è venuto su corner di Neymar e smash aereo di Thiago Silva.
Mi metto nei panni di Tite: da Dani Alves e Marcelo a Fagner e Filipe Luis il salto non può essere innocuo. Nel calcio moderno, le fasce sono cruciali: in assoluto e, soprattutto, in relazione al traffico del centro. Aiutano ad allargare e snellire l’azione, per questo servono piedi che non siano solo da terzini d’antan, ma molto di più: come, appunto, gli alluci dei titolari, mezzali parcheggiate in corsia. E non trascurate il k.o. del Douglas Costa che aveva aperto la scatola di Costa Rica, un’ala alla quale Allegri ha allungato il campo (o che ha allontanato dalla porta: busta numero uno, busta numero due, scegliete).
In un Mondiale senza padroni, e con i campioni della Germania già fuori, il Brasile ha dimostrato di saper soffrire. Non è un’esclusiva, ma aiuta a crescere.
khedira ha 31 anni e fu preso a parametro zero. Sturaro lo cedi quando vuoi ad una cifra tale per cui realizzi comunque una plusvalenza. Marchisio, vabbè, si sa, comunque è un prodotto del settore giovanile, Pjanic magari non a 80 ma sicuramente a più dei 30 che è costato, MARIONE MANDZUKIC ha 32 anni, sono passati tre anni dal suo acquisto quindi il suo valore a bilancio sarà intorno ai 7/8 mln di euro, non di più, o arriva a esaurimento contratto oppure quella cifra la ricavi, ma anche di più, da una sua cessione, Benatia siamo sulle cifre di MARIONE MANDZUKIC, Scecc,,,vabbè…vedremo…ma è ancora giovane ed è costato poco….
Khedira o manzukic. Chi gettereste dalla torre? giudizio basato sull’ultima annata.
Kedhira mediocre me lo terrei. Il problema è che è nullo…
kedhira sturaro rugani marchisio MANZUKIC pianijc benatia e speriamo non scezesny.
E la Juve DEVE vendere bene un tot di mediocri
Scritto da mike70 il 28 giugno 2018 alle ore 12:53
quali?
@Dindondan : diciamo che non dovrebbe rivelarsi un Krasic – o almeno lo speriamo. Per quel che si è potuto vedere finora.
Sulle valutazioni economiche dei calciatori penso che oramai si sia persa la bussola, ma da un po’ di anni…
https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/corsport-45-per-khedira-non-alza-mai-il-ritmo-427792
basterebbe alzasse le suole e si levasse dai cabasisi
Scritto da nino raschieri il 28 giugno 2018 alle ore 10:27
Per giustificarne la presenza (la presenza, eh..) in campo con la Juve negli ultimi sei mesi del cammello c’era qualcuno che portava come motivo la sua indispensabilità nella Germania. La Germania degli ultimi 6 mesi…
X Lex – Calcedo non è proprio un pippone. E’ uno sul quale si potrebbe fare una scommessa. Molto dipenderà dal suo futuro allenatore, dove vorrà farlo giocare e quanto tempo ci metterà a capire quale è il ruolo a lui più congeniale. Per me, ai costi di oggi, potrebbe valere anche una trentina di milioni. Quindi diciamo che è stato pagato una decina di milioni di troppo, il costo della pace.
@bit : bisognerebbe anche mettersi d’accordo sul concetto di “calcio moderno”.
Esatto mike
La Juve ha bisogno di mendes mooooolto piu’di quanto mendes abbia bisogno della Juve.