Con i rigori, che per agitare il dibattito chiamo ogni tanto «lotteria», il Mondiale ha scoperto d’improvviso l’esistenza dei portieri. Non quelli gialappeschi dei primi turni, loro sì un terno al lotto, ma i professionisti del poker, gli specialisti del gioco d’azzardo. Akinfeev (2 parati), Subasic (3, addirittura) e lo stesso Schmeichel, figlio d’arte (1 + 2). La citazione del danese non è un omaggio alla «salma»: se si è arrivati al poligono del dischetto, molto lo dobbiamo proprio a Schmeichel, che ne aveva neutralizzato uno, nei supplementari, a Modric (che poi, da uomo di ghiaccio, si prenderà la rivincita).
E così è la Croazia a raggiungere i quarti. Una Croazia subito sotto (M. Jorgensen) e subito in parità (Mandzukic), gol rocamboleschi, con flipperate di schiena e di grugno. Una Croazia che, zavorrata dal pronostico, ha patito la fisicità e il cambio di marcia degli avversari: da cassa di risparmio a piccolo esercito im missione.
Quando i migliori sono i guerrieri come Mandzukic, è difficile (non certo per colpa loro) che il livello tecnico tocchi vertici sofisticati. Modric ed Eriksen hanno cercato di prendere per mano le squadre, riuscendoci solo in parte. Il talento croato è stato, così, sgonfiato braccio di ferro dopo braccio di ferro.
Dalic e Hareide sono allenatori «di mezzo», cognomi e non ancora nomi, eppure il loro calcio non mi è parso né vecchio né nuovo: mi è parso calcio. Sono i fuoriclasse, e in campo non ce n’erano, tranne Modric, che portano al salto di livello.
Era la Danimarca di Kjaer e Cornelius, lontana dalle vetrine dei Laudrup e degli Elkjaer. Della Croazia mi ha colpito Rebic, non Perisic. Rebic si è costruito il rigore che avrebbe potuto evitare gli altri. Sui quali, poi, Subasic ha speso molto dei suoi riflessi e molto incassato dalle tensioni altrui, lui che era stato il primo a cadere, non senza qualche peccatuccio.
Gentile Lex, sbaglio o il suo sogno è vincere al 95′ su autogol dopo un rigore negato all’avversario?
Scritto da Roberto Beccantini il 2 luglio 2018 alle ore 10:07
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Gentile Beck quello da lei menzionato è il sogno di tutti gli juventini se l'avversario si chiama inter o Napoli.
Ha tutta le sembianze di un altro contributo/elemosina ai pezzenti…
A noi CR7 non seve. Per rinforzare la difesa basta Godin che ha una clausola rescissoria di 20 milioni.
Salvo, io attenzionerei l’operazione Mototopo al Galatasaray (8 mln plusv), e Asamoah all’Inda (costo zero), il tutto pianificata un anno fa…
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Coso o Perin
Cancelo Benatia Chiello Sandro
E.Can Betancour
Dybala SMS Costa
CR7
una domenica di luglio ho da fare roba molto migliore che andare a Pontida o alla Leopolda….
Una cosa certa la possiamo dire.
Qualora capitasse (ma non capiterà ), non verrà mai centellinato come faceva Zidane.
Quelli bravi, anche se hanno 80 anni, devono stare SEMPRE in campo.
Sempre!!!
Credo che si capisca che il riferimento è all’inda.
Ne soffrirebbe tanto anche Kedhira… lasciamo stare va…
Mi chiedo come possa aver fatto più di 45 milioni cedendo alcuni primavera e quattro scafazzati della prima squadra.
Ma la figc e l’UEFA vegliano o dormono?