Caccia al tesoro. Caccia del tesoro. Di debutto in debutto, dalla prima ufficiale di Verona alla prima casalinga la Juventus e Cristiano Ronaldo continuano ad annusarsi, a cercarsi, scortati all’altare dalla prudenza e la malizia che accompagnano la filosofia di monsignor Allegri, un allenatore che piace più ai giornalisti (non tutti) che ai tifosi (non pochi).
Al Bentegodi, contro il Chievo, ci furono una partenza sprint, un calo da specchio-delle-mie-brame e una coda da sturm und drang. Con la Lazio hanno risolto due gol, uno per tempo: il primo di Pjanic, il secondo di Mandzukic (servito generosamente e casualmente dal tacco di Cristiano). Hanno vinto i più forti, i più esperti: chi si può permettere Douglas Costa e Dybala in panchina. Immobile ha retto un tempo, poi Bonucci e Chiellini l’hanno consegnato alle docce. Non mi hanno entusiasmato le suole di Milinkovic-Savic, mentre Khedira, già in gol al Bentegodi, ha colpito un palo: non se ne può più.
Con Mandzukic alla Benzema, l’extraterrestre s’imboscava a sinistra e da lì filava verso il cuore dell’area. Il gol l’ha sfiorato nella ripresa, con un missile dal limite. I primi applausi, se non ricordo male, li aveva però strappati arretrando in difesa, a snellire il traffico, per il legittimo orgoglio di colui che considera il calcio libertà (e non bellezza, o non sempre bellezza, come Arrighetto Sacchi).
Fuor di metafore e di battute, è stata una Juventus che il richiamo della foresta (cassa di risparmio) ha spinto a una gestione sabauda della pratica, anche perché le scottature della scorsa stagione, in Supercoppa e proprio alla Stadium, qualche cicatrice l’avevano distribuita. Alla Lazio, in fin dei conti, non sono stati concessi che un paio di tiri (Lulic, Luis Alberto) e un’incornata di Parolo. Il Cristianesimo è fede, non tattica.
Eccerto, come no. “Avevi capito”. Controordine, compagno militante.
Scritto da Riccardo Ric il 29 agosto 2018 alle ore 14:00
Credi quello che ti pare. Frega un cazzo.
Per inciso, Riccardo Ric, citami un solo mio commento in cui “difendo” o nego responsabilità. Quello che ho sempre fatto è “combattere” i duri e puri del cazzo che salgono sul pulpito per pontificare senza averne i meriti, i titoli e la statura. I più patetici sono quelli che pretendono di darmi lezioni di qualsiasi tipo. Non perché io sia chissà chi, solo che non hanno niente da “insegnarmi”.
Eccerto, come no. “Avevi capito”. Controordine, compagno militante.
Rilassati Riccardo Ric, ti va in fumo il cervello e pensi di poter avere ragione insultando. Proprio perché l’ho ritenuto pro domo mia ti ho risposto in quel modo ( meno male ecc. ecc.).
idiota, era pro tuo, no mio! Mica intendo colpevolizzare chi semplicemente ha votato Pd, a parte coloro che appunto lo difendono acriticamente senza motivazioni e contenuti!!, come te!
Per il resto mi sono limitato a citarti.
Se hai la coda di paglia è idiota ironia. Per me era una semplice presa d’atto.
Do atto
Vigliacco sciacallo, allora te le cerchi. rileggi l’alternanza dei commenti. Al mio commento su quanto siano ottusi coloro che, come te, affidano acriticamente ad un partito le loro idee politiche, hai replicato con Idiota ironia. Disegnino: mi spiace per te, non mi riguarda, sono di altro stampo.
Va benissimo se mi leggi distrattamente, però allora evita di commentare quel che scrivo, perché, visto che educatamente replicherò sempre a chi mi chiama in causa, almeno mi eviti perdite di tempo. Ma ti dò atto,e ti ringrazio, di aver riconosciuto il tuo l’errore, e’ esercizio di onestà intellettuale, sempre più rara, mentre, specialmente in un blog, dovrebbe essere la colonna portante, Devo dedurre che se leggi me distrattamente, intervengo non lo leggi per niente, altrimenti impossibile sovvertire la cronologia dei due commenti. Devo dedurre altresì che quelle elucubrazioni sulla mia fifa, non ho ben capito di cosa, in effetti dovevi rivolgerle ad intervengo, quindi. Venendo al nocciolo della questione, ti prego, anche con un disegnino, guarda, mi spieghi qual è? Grazie in anticipo.