Lo sputo di Douglas Costa a Di Francesco ci porta lontano da tutto, anche dalla cicogna, chiamiamola così, che grazie alla segnalazione di un passante (Ferrari) aveva trovato finalmente la Clinica dove depositare il primo gol di Cristiano (per il secondo, invece, ci avrebbe pensato un parente, Emre Can).
Douglas Costa. Gomitata, testata e spunto: non ci sono se e non ci sono ma. Espulso, verrà squalificato e mi auguro che pure la società intervenga. Punto e a capo. C’era Cristiano. C’era Dybala. C’era il Sassuolo. C’erano tutti. E’ stata una partita agra, come la vita di Luciano Bianciardi. Non ho colto i salamelecchi che, viceversa, non saranno sfuggiti ai bar sport. In chiave Champions, Allegri aveva rinunciato a Pjanic, e dal momento che anche Emre Can è uomo di passo, e di passaggio, la Juventus portava palla, a ritmi tali, per giunta, da consentire ai dirimpettai agevoli ostruzioni.
Boateng falso nueve offriva a Berardi e Djuricic incroci curiosi e interessanti. De Zerbi è uno zemaniano che il marciapiede ha reso più casto. Conosce i dazi che si pagano allo Stadium, soprattutto se si fa casino in area: come Lirola, come Ferrari.
Alla Juventus tutti cercavano di far segnare Cristiano, la qual cosa non sempre spalanca la porta ai Matuidi di turno. Dyabala non giocava titolare dalla prima. Si è mosso tra Mandzukic e CR7, con rari guizzi all’altezza del suo bagaglio. Cancelo (in particolare) e Alex Sandro hanno bombardato le fasce, lo stesso Douglas Costa pre-raptus era stato prezioso: vedi alla voce panchina.
Il gol di Babacar (in anticipo su Bonucci, ops) ha consegnato all’archivio uno scarto che nasconde spine fastidiose. Quattro partite, quattro vittorie. Il calendario domestico ha dato una mano (e continuerà a darne: Frosinone, Bologna). Ecco perché il trasloco a Valencia non va trascurato.
Infatti, soprattutto in società leggono e capiscono cosa non devono fare. E meno male.
Scritto da Fabrizio il 16 settembre 2018 alle ore 20:19
No Fabrizio. Ha toccato sei palloni, ho dei testimoni.
Oh, non si vede un Iniesta all’orizzonte, e Matuidi, grande faticatore, interditore, pure un bel ragazzo, ha sicuramente dei problemi di equilibrio quando si trova il pallone tra i piedi, ma provare a far di tutta l’erba un fascio e paragonare il tedesco e il turco a due fabbri denota solo voglia di buttarla in caciara.
Khedira è un culone dalla mobilità quasi azzerata, ma a pallone ci sa giocare oh?!
Esatto sandro, fortuna che ci sono anche i tifosi con un minimo di competenza, altrimenti nei blog sai che palle. E secondo me questi blo qualcuno che li legge c’é, sia in società che in orbita media.
Bilbao sei ingiusto, Khedira capitano ha provato anche lui a dividere D. Costa da Di Francesco. Solo che, quando é arrivato sul luogo del fattaccio, gli altri avevano già finito la doccia da 20minuti.
Da Khedira siamo passati all’allenatore e alla società che lo rinnova a 6 netti. Una manica di incapaci. Fortuna che ci sei te e i tifosi senza occhi di cernia e lingua a penzoloni come te.
Matuidi avrà corso pure x quattro, ma i piedi quelli so e quelli rimangono. Oggi in mezzo al campo avevamo tre fabbri, di cui uno pure Bradipo, ed i ns problemi iniziano proprio lì.
In effetti a questo non avevo pensato. Possibile che a nessuno sia venuto in mente di portare via di peso Costa?
Vero Nino, Matuidi oggi ha corso e lottato per 2 (e sappiamo bene chi è il parassita). Veramente bravo.
Ma la meritocrazia alla Juventus non esiste. Valgono appartenenza ad un clan e appeal nei confronti del dannoso Minestraro.
Non pensate che se ci fosse stato il Chiello probabilmente, visto quanto è durata la querelle DC-Di Francesco, avrebbe portato via il brasiliano?
Sono d’accordo che il Cammello capitano segna una delle pagine più nere di questo ciclo vincente.
Difatti nino, se fosse possibile, andrebbe punita anche la provocazione, ma è molto difficile documentarla.
Qualunque cosa abbia fatto di francesco Costa non è giustificabile. Spiace molto perchè risulta spesso decisivo e utilissimo stante l’incapacità del minestraro di risolverla prima. Pazienza.