La Champions fa subito un prigioniero, il Napoli, e ne libera un altro, l’Inter. Il Tottenham stava vincendo grazie a un gollonzo di Eriksen, scarto meritato più da quell’episodio in poi (quando ci ha pensato Handanovic a evitare il patatrac) che non in precedenza. L’Inter era confusa, sterile, quasi mai schiava, quasi mai padrona. I 65 mila del Meazza non sapevano più cosa seguire: se il cuore o la pancia.
Improvvisamente Icardi. Minuto 85: destro filante, bellissimo, dalla lunetta. Icardi, fin lì periferia della periferia.
Non più improvvisamente Vecino. Minuto 92: di testa, in mischia. Icardi, Vecino: gli uomini che avevano rovesciato la Lazio nello «spareggio» dell’Olimpico.
Il calcio non finisce mai anche quando sembra che lo sia. Soprattutto se di mezzo c’è l’Inter, la cui follia avrebbe di sicuro incuriosito e ispirato Erasmo. Gli Spurs, in compenso, si sono letteralmente sciolti. Tramortiti e impauriti dal pareggio, in balia di un avversario che non riuscivano più a trattare da nano, gigante com’era diventato. Eppure, secondo Gianni Brera, gli inglesi vinsero la guerra contro i tedeschi proprio perché furono così stupidi da non capire che l’avevano persa. Continuarono a combattere e la vinsero. Come ha fatto l’Inter, coma non ha fatto il Tottenham. E così, immagino, Spalletti sarà elevato a genio tripallico e Pochettino retrocesso a mister apallico.
Da San Siro al Marakana. Elogio del catenaccio, potrei chiosare. Agli ordini del superbo Rodic, la Stella ne ha fatto largo impiego. Le è andata bene (traversa di Insigne), ma il Napoli – un po’ lento e impreciso nell’ultimo passaggio – l’ha aiutata. Ancelotti aveva piazzato Allan davanti alla difesa, Insigne alla Dybala, lanciato Fabian Ruiz. Nulla di clamorosamente sbagliato, nulla di clamorosamente efficace.
Che c’è voi fa, chi se becca del CAGON, che non è proprio il Max, chi onorato, chi ti manda a fanculo. In tutti e tre i casi c’è una bella differenza
Più che non vedere l’ora, ripeto, mi ha scombussolato la sufficienza abbondante per uno che ha raccolto solo fallimenti, rispetto al culo e alla vergogna dell’altro. Più che altro sei stato tu a voler fare un confronto improponibile.
Se non altro Cancelo e A. Sandro sono in campo e nel loro ruolo.
Peccato per Dybala e D. Costa fuori. Vediamo il Berna.
Ah parlavi di Conte alla Juve? Scusami, fesso io a non capirlo. Ho un’attenuante però, la sufficienza abbondante allo strapazzatore celtico mi ha scombussolato, ma come ti ho già detto me ne farò una ragione.
Io personalmente parlo di Conte alla Juve. Sei tu che lo hai seguito in premier e non vedevi l’ora di potergli darer addosso. Nella nostra storia, l’unico Cagon de Puto è mister Allegri.
Però fate i bravi, altrimenti tiro fuori quello che è successo lo scorso campionato, al Chelsea, con mezza squadra contro. Teniamoci la sufficienza abbondante in campo europeo per lo strapazzatore celtico e io me ne faccio una ragione.
La prima giornata di CL in trasferta a Valencia non é proprio la partita adatta per esperimenti.
Cancelo terzino destro.
Speriamo bene.
Se poi citiamo il “fuck you” di David Luiz, che videro anche dal terzo anello di San Siro, il voto per lo strapazzatore celtico precipita. No, meglio di no.
Diego Costa però non lo citiamo altrimenti il voto scende per lo strapazzatore celtico.
Bene, mettiamoci anche Tevez onorato, il voto per Conte in campo europeo sale a 9.