Passava ben altro, il convento di Udine, ai tempi di Bierhoff e Totò (Di Natale), ma questo vale per tutti coloro che affrontano le versione attuale, figlia dei «letti a due piazze» che la famiglia Pozzo condivide con il Watford. La Juventus ha vinto facile, ha vinto bene. E siamo a otto su otto, dieci su dieci calcolando la Champions. Voce dal fondo: la prima Roma di Garcia si arrampicò fino a dieci successi consecutivi in campionatoi, eppure non vinse nulla. Calma, dunque. Come no: calma.
Le scartoffie d’archivio sono bussole ambigue. Mi pare, scritto con tutto il tatto possibile in rapporto ai ruderi circostanti, che Allegri abbia scelto un atteggiamento più europeo. Non che prima fosse solo catenaccio e contropiede, ma dava spesso l’impressione – a me, almeno – non tanto di poter fare di più, quanto di poter fare meglio.
Una Juventus molto d’attacco nella formazione e nella gestione: ha chiuso l’avversario dentro la sua area e, rispetto a Frosinone, ne ha aperto il catenaccio già alla mezz’ora. E non solo per gli episodi: anche, e soprattutto, per le azioni. Bello il gol di Bentancur, il primo alla Giuve, per la garra di Dybala e il cross di Cancelo. Bellissima la fucilata di sinistro di Cristiano, un Cristiano da sei e mezzo, su sponda di Mandzukic.
A fronte di una palla-gol concessa a Lasagna e sventata da Alex Sandro, e di un paio di tiri da lontano (palo di Barak), il dominio è stato globale. Continuo a non capire i venti milioni di Mandragora, sono felice per il recupero di Scuffet, migliore in campo. Dopo di lui, Cancelo. Sono molti, però, a meritare la citazione: da Mandzukic (Mario, perdonali) a Pjanic, dalla coppia Bonucci-Chiellini allo stesso Bentancur.
A e da Manchester ne sapremo i più. Quello che già sappiamo non basta, ma poco non è.
Scritto da Leoncini 45 il 8 ottobre 2018 alle ore 10:12
Sono d’accordo, ma se lo scenario è questo, vuol dire che FCA non ha contribuito in nessun modo.
Di sponsorizzazioni Ferrari ed altre cazzate scritte e dette, non ho visto ancora nessuna traccia
x Higuain a Milano è stata solo una questione di risistemazione bilancio…Marotta è stato un genio delle “valenze”, “plusvalenze” ecc…Allegri disse che Higuain al Milan per una esigenza di mercato..che poi bisogna capire bene sta “esigenza di mercato”! Per me hanno avuto paura dei troppi soldi spesi per Ronaldo ed hanno alleggerito, presentandosi l’occasione, il bilancio dando via Higuain. Al milan, per rilanciarsi, serviva un “nome” che non è solo un nome..leo
….ed altri perchè sono croati ed i croati riescono bene in tutti gli sport
Scritto da Superciuk il 8 ottobre 2018 alle ore 10:05
…..di squadra
in ogni caso il manzo di quest’anno che gioca come centravanti è meno dannoso di quello visto lo scorso anno dove pascolava svogliatamente sulla fascia ostacolando le poche giornate di vena di alex sandro o asa. Senza considerare il crimine contro l’umanità (calcistica) che ambro compiva facendo giocare lui e non DC sulla fascia. Purtroppo il centravanti ideale lo avevano in casa, pagato un botto tra l’altro, e lo abbiamo mandato a rinforzare una squadra di milano. Che volete farci, ci sono giocatori che giocano perchè hanno giocato sempre anche con gli altri allenatori (il bradipo) ed altri perchè sono croati ed i croati riescono bene in tutti gli sport (il manzo).
by Ezio Maletto
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La Juve che sul prato del “Marotta Stadium” ha trasformato la presunzione di una partita in un’esercitazione didattica è stata, pur con margini di miglioramento, assolutamente sontuosa.
Si sta vieppiù consolidando, e questo grazie al bastimento di carisma e mentalità portati da Cristiano Ronaldo, ed alla cifra tecnica complessiva della rosa, il complesso che la critica più illuminata agognava da tempo, cioè: una squadra dalla connotazione fortemente europea ed europeista e pertanto propositiva a tempo pieno, votata a giocare tutta la partita divertendo e divertendosi, che difende prendendo la residenza nella metà campo avversa, che non si accontenta del minimo sindacale e rispetta, sé stessa prima e l’avversario poi, con un atteggiamento dominante e volto, sempre, alla violazione del perimetro ostile.
Sta accadendo, e succede a onta del retroterra calcistico retrivo e sparagnino di chi l’accompagna per contratto che, furbescamente, ha ben compreso quanto la sua sopravvivenza sia legata a doppio filo alla capacità di non contrastare la nuova direzione intrapresa dal vento societario.
Juve superna, ma, come accennato sopra, suscettibile di ulteriore perfezionamento: nel fraseggio stretto in prossimità della terra che scotta, nelle penetrazioni in area, nelle conclusioni a rete e nel coinvolgimento del “Sivorino”.
Il processo (autonomo) di elezione in quello che con Pogba sarebbe un autentico Dream Team, per quanto già godibile e, a parere di chi scrive, irreversibile, è solo agli albori; il bello deve ancora venire…
Visto che si può vincere anche giocando bene? Dove sono, adesso, i cultori dello psicotatticismo svilente, del catenaccio creativo che dava alibi a tutti e ombreggiava ogni successo? Quelli che aver ceduto Caldara e Higuain… Tutti Saulo di Tarso sulla via di Damasco.
Piaccia o non piaccia, pur riconoscendo l’enorme valore aggiunto apportato da Bonucci e Cancelo, la differenza fra l’affascinante Signora di oggi e l’avvizzita Madama di ieri, è la stessa che intercorre tra il bomber delle piccole occasioni e la più affilata katana del pianeta palla; nel carattere, prima ancora che nell’abilità prestipedatoria.
La caratura dell’ultima comparsa strapazzata non è rilevante, giacché è stata ampiamente dimostrata la capacità di esser ridicoli, pur vincendo, anche al cospetto di compagini addirittura peggio attrezzate.
Bene, bene, bene. Questa zebra che agghinda gli zoccoli in vista delle scorrerie continentali mi piace e un sentimento di pace al cuor m’infonde. E pazienza se gli acari di contorno, nella mal riposta speranza d’invertire l’ordine naturale delle cose, smerigliano la stessa cosa cambiando solo l’ultima vocale… Vale quel che risposi un giorno sventolando il fazzoletto a chi, superandomi in auto, mi rivolse il gesto delle corna: – “Ognuno mostra quello che ha…”
Augh!
P.S.: tutto molto bello, ma perché in pigiama? Dai…
seguendo la logica per cui tutti i giocatori più ben visti dalla tifoseria vengono accompagnati all’uscio prematuramente, ci sono buone speranze che il manzo il prossimo anno cambi squadra ::)))
per come hai scritto……….
Sì, si scambia il posto con Ronaldo..mi pare che i suoi movimenti però a volte non siano dettati da logica.Ripeto se è in giornata “determina” se no , per come ha scritto, diventa un peso morto! Quello è ed è nelle grazie del mister!!! leo
Sto osservando, quando gioca, Emre Can..Onestamente mi aspettavo da lui qualcos’altro di più. Non è malaccio, ma a noi serviva un trascinatore alla Pogba..Ci ha messo un anno il nostro ex amministratore e da parametro zero ha fatto scucire, alla juve, 25 milioni di euro per commesse ecc.………Boh!. Spero solo che sia un problema di adattamento..leo
Sabato ho visto la partita con audio stadio, senza commento.
Nel secondo tempo, i cori a favore di Mario sono stati prevalenti oltrechè impressionanti.
La cosa che colpisce è la pseudo religiosità imperante, creata da questa figura dell’onnipotente Mandzukic