Passava ben altro, il convento di Udine, ai tempi di Bierhoff e Totò (Di Natale), ma questo vale per tutti coloro che affrontano le versione attuale, figlia dei «letti a due piazze» che la famiglia Pozzo condivide con il Watford. La Juventus ha vinto facile, ha vinto bene. E siamo a otto su otto, dieci su dieci calcolando la Champions. Voce dal fondo: la prima Roma di Garcia si arrampicò fino a dieci successi consecutivi in campionatoi, eppure non vinse nulla. Calma, dunque. Come no: calma.
Le scartoffie d’archivio sono bussole ambigue. Mi pare, scritto con tutto il tatto possibile in rapporto ai ruderi circostanti, che Allegri abbia scelto un atteggiamento più europeo. Non che prima fosse solo catenaccio e contropiede, ma dava spesso l’impressione – a me, almeno – non tanto di poter fare di più, quanto di poter fare meglio.
Una Juventus molto d’attacco nella formazione e nella gestione: ha chiuso l’avversario dentro la sua area e, rispetto a Frosinone, ne ha aperto il catenaccio già alla mezz’ora. E non solo per gli episodi: anche, e soprattutto, per le azioni. Bello il gol di Bentancur, il primo alla Giuve, per la garra di Dybala e il cross di Cancelo. Bellissima la fucilata di sinistro di Cristiano, un Cristiano da sei e mezzo, su sponda di Mandzukic.
A fronte di una palla-gol concessa a Lasagna e sventata da Alex Sandro, e di un paio di tiri da lontano (palo di Barak), il dominio è stato globale. Continuo a non capire i venti milioni di Mandragora, sono felice per il recupero di Scuffet, migliore in campo. Dopo di lui, Cancelo. Sono molti, però, a meritare la citazione: da Mandzukic (Mario, perdonali) a Pjanic, dalla coppia Bonucci-Chiellini allo stesso Bentancur.
A e da Manchester ne sapremo i più. Quello che già sappiamo non basta, ma poco non è.
No infatti era semplicemente “giocommerda” (cit.)
Il “puto cagon” ha (forse) annusato aria di cambiamento e cerca di riposizionarsi. La settimana scorsa ha addirittura parlato di giocare meglio, cosa della quale per 3 anni ha testardamente affermato di non conoscere il significato.
Questo eccellente spazio di elegante disamina calcistica aveva ragione al 100%.
Per lo meno 2 o 3 anni prima che, apparentemente, ci arrivassero in società .
Ora, che la transizione verso spettacoli migliori sia definitiva, non lo credo e passa certamente per l’accantonamento del Cammello e il ridimensionamento dell’epica che circonda Spelacchio.
Transizione comunque non certa con questo personaggio in panca perchè, alla resa dei conti, il braccino tornerà ad accorciarsi ulteriormente. Sperando che in quelle circostanze il risultato si porti a casa, mi basterebbe che l’atteggiamento più propositivo e meno prudente diventasse la norma, perchè le eccezioni (quando comunque si vince) saranno sempre accettate dai tifosi, anche da quelli più esigenti e calcisticamente evoluti. Ma di eccezioni deve trattarsi, come stà succedendo proprio in questi giorni al Liverpool di Klopp.
certo che senza khedira si gioca meglio. con cancelo al posto di licht si gioca meglio, con sandro al posto di asamoah si gioca meglio, con ronaldo si gioca meglio (e non è solo una questione tecnica, come detto). molto probabilmente si giocherebbe meglio anche senza manzo (però in qualche occasione può essere utile).
Già ,
la divisa di sabato era nulla più che oscena. Spendono danari in duemilaquattrocento divise differenti, bianconere, nere, gialle, pervinca blu, poi arrivano a Udine e – ohibo? l’udinese ma guarda ha la maglia bianconera!!! – e si presentano con i pantaloncini bianchi e la maglietta grigia del pigiama, quella da mezzastagione. Ci vuole impegno a fare una merdata del genere, con decenza.
Sabato ho visto la partita con audio stadio, senza commento.
Nel secondo tempo, i cori a favore di Mario sono stati prevalenti oltrechè impressionanti.
La cosa che colpisce è la pseudo religiosità imperante, creata da questa figura dell’onnipotente Mandzukic
Scritto da mike70 il 8 ottobre 2018 alle ore 09:48
Mike70,
è la prova provata che per “tifare” (e pure per votare a dire il vero) il suffragio universale è una minchiata pazzesca. Ci vorrebbe almeno un test invalsi di prima media.
non so, potrebbe pure essere che senza il Cammello sia normale giocare meglio, abituati a giocare in 9 adesso si gioca in 10, qualche volta in 10 e mezzo
Certo poi scriveranno che mister Allegri ha costruito una Juve vincente e pure spettacolare, ha fatto crescere i giovani ecc ecc. Ma a questo siamo abituati.
P.S. mai visto distribuire cioccolata al circo
:-)))
Scritto da mike70 il 8 ottobre 2018 alle ore 11:49
——-
Il mister se menziona di nuovo il circo prende un bel calcio nel culo come il suo mentore occhialuto.
Molto dipende pure dal pasticciere.
Ho comunque parlato di “profumo” di cioccolata.
Per ora.
Questi calciatori, disposti in campo in un certo modo, saranno in grado di offrire dei dolcetti al cioccolato, degni dei migliori maitre ciocolatier del mondo.
P.S. mai visto distribuire cioccolata al circo
:-)))
Il fatto é questo: mister Allegri, che é un gran paraculo, ha visto che il vento é cambiato. Ha capito dalle ultime esternazioni di AA che da oggi vincere é la cosa più importante ma assume molta rilevanza pure il modo in cui si vince. Ha capito, il nostro mister, che le battute sul circo non se le può più permettere. Ha visto il calcio nel culo preso da Marotta (chissà magari lo ha visto un diretta) e non ha alcuna intenzione di fare la stessa fine.