Siamo stati uniti e calmi fino all’ultimo, come a Chorzow, e se affidarsi alla riffa degli episodi non è mai un merito, anche se non necessariamente una colpa, il gol non è stato uno sparo nel buio, ma la sintesi di un’azione «alla mano», da applausi, tra Verratti, Gagliardini e Politano, uomo di sinistro a rete di destro, omaggio involontario alla piroette della politica italiana.
E così sia. Uno a zero a Genk. Era un’amichevole, e dunque piano con l’incenso. Si veniva dallo 0-0 con il Portogallo e il cappio della sterilità cominciava (continuava) a stringerci la pancia, il cuore, tutto. Nella classifica Fifa l’Italia è 19a. e gli Usa sono 23mi. Mancini, poi, ne aveva cambiati sette. La trama ha ricordato, mutatis mutandis, la sera di San Siro. Poche occasioni in rapporto al dominio (però non meno di quattro, stavolta) e non più di una parata di Sirigu (come Donnarumma, sabato).
Su tutti, un deb: Sensi. Regista, interno: con mobilità e precisione. Lasciamolo crescere. Con lui, il centrocampo (Verratti più di Barella) e la fase difensiva (al netto delle girandole e degli avversari, modesti). Biraghi al 92’, Politano al 94’: il problema rimane il gol, argomento che coinvolge ultimo passaggio, rapidità, cattiveria, mira. Scritto che il migliore degli Usa è stato il portiere, Horvath, dopo Immobile è andato in bianco anche Lasagna. E da Chiesa e Berardi mi aspetto scelte più chirurgiche sotto porta. Grifo e Kean hanno acceso piccoli falò di speranza.
Ricapitolando: da Marassi a Genk la Nazionale ha cambiato marcia. L’idea zampilla e, da come viene sviluppata, sembra proprio che piaccia. Non credo che si segni così poco perché si palleggia così tanto. Serve tritolo in attacco. Non è una novità. Ma, forse, neppure un’accusa. E’ la fotografia di una generazione. O di un momento di questa generazione.
Pregi e difetti che penso si possa dire che ne facciano un eterno incompiuto.
no, ma non è questione delle due partite con la nazionale, l’articolo spiega abbastanza bene caratteristiche, pregi e difetti del calciatore. a ma è sempre piaciuto, ma capisco le riserve. io ci credo ancora, da noi lo vedrei molto bene.
Ci si eccita per due inutili partite in nazionale quando sono anni che si aspetta da Verratti il cambio di passo, il salto di qualita’.
Scritto da bit il 22 novembre 2018 alle ore 16:01
Probabilmente è vero. Non è pigro ed è anche coraggioso. Non sono neppure convinto che la taglia ridotta possa essere un limite insuperabile, anche perchè è un giocatore solido.
Certo se fossero tutti piccolini li in mezzo, può diventare un problema. 3-4 grandi saltatori tutte le squadre debbono averli, se no devi avere iniesta xavi, messi alves e macerano, quella roba li… la palla ce l’hai sempre tu e non la fai neppure vedere.
Ci vorrebbe un gagliardini meno lento di fianco.
A dire il vero mi convince meno jorginho di verratti, però il fatto che sarri l’abbia voluto a londra da da pensare. Pure le riserve di alcuni di Sensi hanno un senso: ha fatto una gran partita, ma contro una squadra veramente debole tecnicamente (però molto fisica…gli us hanno pressato dall’inizio alla fine).
Ehi?! Il Cies Observatory fotografa le tendenze del pallone europeo, con alcuni dati sulla prima fetta di stagione in 35 tornei del Vecchio Continente, dalle conclusioni in porta effettuate e concesse, possesso palla e percentuale di realizzazione dei passaggi. La Giuventus è ovunque nelle primissime posizioni, addirittura prima del Napoli!
https://www.repubblica.it/sport/calcio/2018/11/22/news/dati_campionati_barcellona_juventus_manchester_city-212298023/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1
https://www.ultimouomo.com/marco-verratti-nazionale-italiana/
ecco, dice tutto quello che penso.
Vai a portare tua madre in tangenziale?
Ah non ti dimenticare la letterina strappalacrime.
Poi tra un mese torni e ti firmi “Cesare”o magari firmati “buffone”(cit).
Ora pero’ ti lascio, non vorrei essere accusato di sfruttamento di deficiente.
Ma sei fai il bravo per Natale ti do una monetina come tredicesima.
E’ chiaro che la monetina nella fessura resta una.