Quando ha segnato Cancelo, la Lazio vinceva per uno a zero: e addirittura su autorete (di un disastroso Emre Can). Il risultato, a essere schietti, avrebbe dovuto essere tre o quattro a zero: penso alle parate di Szczesny su Luis Alberto e Parolo, al salvataggio di Rugani (su Immobile), all’erroraccio di Immobile.
Invece no, appena un gol di scarto. Allegri l’ha sfangata con i cambi. Bernardeschi ha propiziato il primo gol, Cancelo ha firmato l’uno a uno e costretto Lulic al rigore del sorpasso, trasformato da un Cristiano che aveva passato tutto il primo tempo a sbracciarsi con il mister: avanti, avanti. Allegri avrebbe potuto rispondergli come una domenica, a Bergamo, Pesaola giustificò il catenaccio del Bologna dopo promesse assortite di calcio-champagne: «Me hanno rubato la idea».
Mai vista una Lazio così bella, così padrona, così sprecona. Inzaghi aveva azzeccato tutto. Ed era stata la qualità del centrocampo – Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Luis Alberto – a declassare la Tiranna a damigella spaesata, perennemente rannicchiata nelle sue laboriose trincee.
In Europa, non oso immaginare cosa sarebbe uscito da un simile bombardamento. In Italia, non solo la Juventus non ha perso: ha vinto e portato a undici punti il tesoretto sul Napoli. L’infortunio di Bonucci e l’ingresso di Chiellini non potevano sabotare la trama. La Lazio ha giocato la partita della vita mentre, per un’ora, la Juventus è stata inguardabile. Cristiano e Dybala sono cresciuti appena in tempo per ribellarsi alla deriva, e fermarla.
Bernardeschi a sinistra e Cancelo a destra hanno scalfito le certezze di Inzaghi. Fa sorridere alludere alle assenze di Pjanic e Mandzukic, quando è stata proprio la panchina a rovesciare la notte. Il calcio è questo. Finché la rosa va.
Beck,
sbaglio o la sua tiepidezza dell’estate 2014 in corrispondenza della nomina dell’uomo di livorno, ultimamente ha subito un ulteriore ondata di tramontana?
La settima scorsa tra l’altro, il baffone sporco di sugo, era tutto eccitato e con la mudanda ascellare umida,con slinguazzate del tipo “il mio Primario…”
A me fa compassione.
Gentile Teodolinda, la capisco. Fra i guasti del Guardiolismo peraltro corrente di pensiero di assoluto rispetto, c’è stato quello delle promozioni selvagge dei tecnici dei settori giovanili o “assistenziali” ad allenatori di prima squadra. In ordine sparso:
** Stramaccioni: dalla Primavera dall’Inter all’Inter.
** Ciro Ferrara: dallo staff azzurro di Lippi alla Juventus.
** Filippo Inzaghi: dalla Primavera del Milan al Milan.
** Brocchi: dalla Primavera del Milan al Milan.
** Simone Inzaghi: dalla Primavera della Lazio alla Lazio.
E chissà quanti ne ho dimenticati.
Solo Simone ha assorbito il salto. La mancanza di gavetta, al netto dei rari geni, è fondamentale: o comunque preziosa. Vuole la controprova? Proprio Filippo, dopo l’esonero milanista, a Venezia, piazza nobile ma più tranquilla, se la cavò benino. A Bologna evidentemente non è riuscito a fare squadra. L’ho visto giocare parecchie volte: di una fragilità imbarazzante. Dimenticavo: avrei confermato Donadoni, un mister che non frequenta i salotti e, per questo, non ha molto appeal.
“Mi sono fatto persuaso”(cit) che Mandzukic è imprescindibile per il non gioco dal mister.
IMPRESCINDIBILE.
Il Bologna non dovrebbe essere un problema, non grosso, almeno.
È da settembre che la rassicuro sul destino di questo anno. Rassicuro nel senso di rassegnazione.
Certo che aver cambiato Donadoni con Inzaghi è stata una grande intuizione, è stato come essersela cercata, eh…
Inzaghi allenatore, Primario. A tutto c’é un limite….
Gentile Riccardo Ric, buon pomeriggio e scusi per il ritardo dovuto a impegni presi successivamente. Comari un par di sfere, questa volta. Non mistifichi la verità . La realtà parla di Lazio uno Juventus due, ma non sempre coincide con la verità . Suvvia. Lo so che va di moda il manicheismo, fa vendere di più, però c’è un limite a tutto.
Gentile Nijk1968, buon pomeriggio e ben tornato. Non ho capito: la mia visione da qui a giugno sulla Juventus o sul Bologna?
La menzogna piu’grossa e’che co la lazio si sia fatta una prova vergognosa perche’mancava pianijc.
Abbiamo giocato altre trecento volte come contro la Lazio e pianijc c’era.
Emery can nel Liverpool ha fatto ottime partite sia da mezzala nel ccampo a tre sia nei due davanti alla difesa nel 4321.io continuo a pensare che sia un ottimo giocatore,con una progressione importante,colpo di testa nelle due aree,capacità di inserirsi e piedi piu’che sufficienti.penso fatichi ad inserirsi,in primis per avere avuto problemi fisici,eppoi per essersi ritrovato a giocare in una squadra che ha il credo opposto da quella da cui proveniva,dove i giocatori erano sfruttati al meglio e dove c’era una fortissima identità di gioco.
Emanuele Gamba su Repubblica (ora in homepage), sottolinea a più riprese come la vittoria sia stata immeritata, come in Champions le avversarie siano tutte come la Lazio, però molto più forti, come il campionato di Seria A rischi di essere poco allenante (come disse per primo Capello nel 2012). E poi trova la soluzione… “Di sicuro la Juve non può prescindere da Khedira, ormai vittima del suo stesso logorio ma fondamentale ogni volta che c’è. Allegri conta di averlo in Champions perché, in tutta evidenza, un centrocampo Khedira-Pjanic-Matuidi e tutt’altra cosa rispetto a qualunque altra soluzione la rosa bianconera possa proporre”…
Io ho paura che accada qualcosa a Cr7. Con tutte le volte che si sbraccia per invitare la squadra ad uscire in pressing, temo che prima o poi si sloghi una clavicola.