Si possono sfidare gli dei, non la Dea. Già contro la Lazio, Madama se l’era cavata con i cambi, Cancelo soprattutto, e con la riffa degli episodi. Questa volta, proprio Cancelo l’ha spinta verso il patibolo al quale, agli sgoccioli, l’ha poi inchiodata De Sciglio. Gasp era partito in tromba, l’Atalanta aveva preso campo, poi si era placata. Gli infortuni di Ilicic e Chiellini hanno sabotato la trama. Al posto di Chiellini, è entrato Cancelo: Castagne gli ha soffiato la palla come il fazzoletto a rubabandiera e ha segnato, indisturbato, dal limite. Era il 37’: due minuti dopo, ha raddoppiato Zapata, con una sassata che lo Szczesny dell’Olimpico avrebbe probabilmente murato. Nel finale, ancora Zapata: già sazio, sì, ma non al punto da rifiutare una caramella così dolce.
E la Juventus? La stessa di Roma pre-riffa: inguardabile. E nervosa, come documenta l’espulsione di Allegri. Reclamava una trattenutina di Freuler su Dybala a monte del 2-0: per carità. Mi ero permesso di definire «pericolosa» la vittoria di domenica. Pericolosa, perché il gioco non va reso un’ossessione, ma neppure declassato a stretto superfluo. L’Atletico si avvicina, e la squadra del Cholo è un’Atalanta più rognosa, più affilata, occhio.
La Dea marca a uomo, pressa, Gomez trequartista è la risposta allo spreco cosmico di Dybala tuttocampista. Allegri non c’entra con i harakiri dei singoli e gli errori del branco: c’entra, viceversa, per l’idea che la squadra trasmette, lontana anni luce da Old Trafford. Quel Matuidi incursore, boh. E Cristiano – per tirare, non dico per fare miracoli – a quasi 34 anni ha bisogno di munizioni; è passata l’epoca in cui faceva tutto da solo.
Dopo quattro anni, la Coppa Italia non sarà più della Tiranna. Il problema non è questo. E’ l’involuzione che i cerotti laziali e gli schiaffoni di Bergamo hanno accentuato, e non solo banalmente indicato.
Scritto da bit il 2 febbraio 2019 alle ore 12:28
Ma l’ha detta veramente? Mani avanti? Bel coraggio.
Juventus, Allegri: ”Ma quale crisi, abbiamo solo toppato una partita”
Scritto da Robertson il 2 febbraio 2019 alle ore 08:25
Eh oltretutto le sceglie male. Ha la tendenza a perdere solo gare decisive…
Comunque é prontissimo per l’Inda. Lui ama schiacciare dei gran pisoli e all’Inda troverà un presidente che vuol schiacciare anche lui. Si piaceranno subito.
Nevica come dio comanda. Stasera ci sarà un pienone allo stadium…
Ah, impara a scrivere in maniera comprensibile.
Ma quindi, Cocchiere, o Giuljuve, come ti firmi ora, mi vieni davvero a citare Kierkegaard e Schopenhauer per dirmi che faccio parte, al meglio, della massa belante o, peggio, dei troll?
Solo perché mi permetto di criticare quel molesto gerente della panchina, argomentando a iosa, oltretutto?
Permettimi: vai a scopare il mare.
ormai sulla Primavera è come sparare sulla Croce Rossa, che colpa hanno se sono delle pippe, i pipponi veri sono gli “esperti” di scouting che li hanno scoperti, quelli che pochi giorni ne hanno comprato altri 3 , Omic, Mokulu e …Mink mi sembra o qualcosa di simile, segnateveli vedrete in futuro che crack diverranno, forse persino come Favilli, Mandragora e Orsolini
mica come quei fessi che per non spendere acquistano Piatek, Zaniolo, Tonali ecc
Le cantere in genere praticano lo stesso schema di gioco delle prime squadre. Alla juve la differenza la fa la qualità dei giocatori, ma il gioco è lo stesso.
Di merda, naturalmente.
Le magliette dei giocatori della Primavera juve valgono di più dei giocatori che la indossano…una vergogna continua! leo
Perdere una partita ci sta. È il bello del gioco del calcio che la,squadra che domina per 90 minuti magari non riesca a segnare e poi prenda un goal nell’unico tiro in porta subito. Chiudo questa carrellata di banalità dicendo: tutto vero, ma io mi aspetto che sia la Juve la squadra che domina. Si può accettare il risultato di Bergamo ma non il fatto che una squadra il cui monte ingaggi è inferiore a quello del tuo giocatore più rappresentativo letteralmente ti asfalti. Fossi un dirigente d azienda penserei che qualche o tutti i miei dipendenti non meritano lo stipendio che prendono a cominciare dai quadri.
“Su 8, ripeto, in semifinale ne arrivano 4. Quindi o le semifinali si giocano due contro due, altrimenti quattro vanno a casa.”
(questa è per i duri di comprendonio)