Scrivo, non scrivo? Scrivo. Allegri sperava che Dybala si sbloccasse, e difatti, ma mai avrebbe immaginato che contro i gilettini gialli del Frosinone in casa, già sul 2-0 e ancora nel primo tempo, Emre Can potesse rischiare il secondo giallo su Emre Cian(o). Sono le capriole di quel «giuoco» che continua a essere il più popolare del mondo proprio perché così populista, sovranista, casinista, calvinista e molto trans (nazionale).
Juventus-Frosinone 3-0 ha introdotto Atletico-Juventus, snodo di tutta la stagione. Rientravano Bonucci e Chiellini giusto per prendere confidenza. Era stato confermato Mandzukic, giusto per non perderla («cerchio»: non sono le sue partite ma due assist; «bottismo»: due assist ma non sono le sue partite).
Quanto a Cristiano Ronaldo, il contratto parla chiaro: finché non timbra, non vuole, non può e non deve uscire. L’avevo scritto prima che segnasse, sicuro che avrebbe segnato. Era il minuto 63: dentro Bernardeschi.
Pjanic ha raccolto gli spiccioli dalle tasche di un Khedira crepuscolare («cerchio», pimpante: come sempre; «bottismo», stanco: come quasi sempre). Nei panni di Allegri, avrei sguinzagliato Kean, ma evidentemente ci sono dettagli che mi sfuggono («cerchio») o che gli sfuggono («bottismo»).
Al Wanda Metro-Politano (ma è lo stadio dell’Atletico o dell’Inter?) schiererei: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Cristiano; Mandzukic. Con coraggio («cerchio»), con cautela («bottismo»). Perché il Cholo è il Cholo: e il suo rinnovo, benzina para todos. Non che l’Atletico non abbia problemi («cerchio»), ma la Liga è più competitiva della seria A («bottismo).
Dimenticavo i carichi di lavoro: peseranno («cerchio») o appesantiranno («bottismo»)?
Fanno quasi tenerezza,…sono contenti contenti contenti….
Sì, poi magari c’è chi scopre il Minestraro quando viene alla Juve.
O scopre Lippi.
O Torricelli.
O Padovano.
O Giaccherini.
O Di Livio.
O Zambrotta.
O mille altri.
Se mi permettete il paragone: ekdal=Gasperini. Buoni, ottimi interpreti. Fino ad un certo livello. Non certo al nostro.
Eh quando vedo giocare Ekdal mi chiedo sempre se, forse, fatto crescere, non poteva diventare un top. Dopo la Juve ha sempre giocato in squadre medie medio alte. Oh, magari il suo livello e’ quello, però è uno che ha sale calcistico in zucca. Ed il sale calcistico a me piace tanto in un giocatore,
Ekdal…
Ridalle, non banale.
O mamma, quagliarella, c’è mancato poco poco…
Una differenza fondamentale fra Juve e Atalanta é che alla Juve devi vincere e non puoi permetterti di arrivare secondo in tutte le competizioni dicendo “eh però abbiamo dato spettacolo”. Quindi più difficile perché ci sono maggiori pressioni. Questo può portare ad imborghesirsi un po sotto l’aspetto del gioco. Detto questo, credo che il Gasp, pur diventando più prudente di quanto non lo sia oggi (credo ma non é nemmeno detto), vincerebbe cercando il più delle volte la prestazione e non speculando come il nostro minestraro. Perché c’è una grande differenza tra badare ogni tanto al sodo e giocommerda a prescindere con grandi prestazioni solo in caso di ultima spiaggia.
Quando sei pure intelligente, ben volentieri. Ultimamente quest’ultima è qualità che latita, quindi da didascalico allegorico esclusivo diventi un popolare volgarmente superficiale.
Sono didascalico allegorico.
Fanne tesoro.