Complimenti al Genoa, innanzitutto. Con Juric, all’andata, fu la prima squadra a bloccare la Juventus di Cristiano. Con Prandelli, al ritorno, è stata la prima a batterla. Non c’era il marziano, e Madama era gonfia e tronfia di gloria: è successo ciò che successe dopo un 3-1 a Siviglia, e sempre a Marassi contro il Grifo. Prandelli ha ricavato ghiotte «plusvalenze» dai cambi, visto che i gol li hanno firmati proprio Sturaro, mister 16 milioni e mezzo, e Pandev. Il primo, magari, con la complicità di un Perin fin lì perfetto.
Non è un dettaglio la sindrome di Mandzukic che spesso prende Allegri, anche perché non è esattamente la sindrome di Stendhal. Chi scrive, stravede per il croato, una colonna fino a Natale. Dopo, non più. Le sue ante potevano far comodo nelle stanze intasate del Cholo, non oggi. C’era Kean, perché non lui? Mi inchino all’altrui scienza e mi tengo la mia coscienza: a Mandzukic, ormai, crede più Allegri che il Var.
Scritto ciò, non resta che prendere atto di un’impresa e di una umanissima flessione dopo un’impresa, anche se da Dybala mi aspettavo di più, e qui il mister c’entra poco (o meno, comunque): c’entra il giovanotto, poche balle. Così come, più in generale, ho visto piedi sbiruli, riflessi lenti, geometrie slabbrate. La squadra di Prandelli ha aspettato la Juventus sulla trequarti per poi pizzicarla in contropiede. Ha tenuto alto il ritmo, ha rischiato poco, non ricordo una parata di Radu. Kouamé è interessante; e quel Romero, un buttafuori che gode nel trasformare l’area in un ring.
Non c’è ferita che non bruci, e questa brucicchia. La fortuna sono i cerotti che Madama può permettersi. La fortuna e i meriti (24 vittorie su 27). Dopodiché, bisogna pure parlare di qualcosa. E allora, in attesa dell’Ajax, sbizzarritevi.
Sul palo dell’ Acea io ci ho il copyright
Gentile Bit, la capisco ma occhio: vogliamo parlare di Dybala? Di Rugani? Di Alex Sandro? Dei “freschi”, voglio dire. Su Mandzukic concordo, ma occhio a dare tutte le colpe a uno e zero agli altri. Calma.
E beh certo, nel deserto calcistico che rappresenta la Juventus minestrara (non quella lippiana di martedì scorso). Dybala assieme a quel pippone croato avrebbe dovuto prendere palla, scartare tutti e segnare, per poi trovare tifoselli e giornalisti giocommerdisti solerti a dare i meriti ad un allenatore mediocre come il Minestraro.
Detto poi che comunque, con una misera occasione prodotta dai nostri “meccanismi”, La Joya il gol l’aveva anche fatto, davvero sbalordisce la considerazione secondo la quale Spelacchio fino a Natale fosse stata una colonna (!!!).
Si vede che da albero di Natale, spelacchiato, ha ritenuto la sua utilità esaurita dopo le feste.
lo trovo sempre sorprendente quando dichiara, come oggi, che “non si può giocare sempre al massimo”. nella sua testa, evidentemente, giochiamo tutte la partite a mille all’ora.
https://www.tuttojuve.com/primo-piano/allegri-a-dazn-la-champions-ha-pesato-la-sconfitta-ci-sveglia-contento-per-sturaro-462719
…ed è pure contento questo soggetto, quanto alla sveglia gliela attaccherei al collo volentieri
se penso che non appena si reggerà in piedi rivedremo anche il Cammello sempre in campo col Palo dell’Acea mi vengono i brividi
Auguri al Trap, grande uomo di calcio.
X Robertson . Al ricotta sarebbe sufficiente che Marione s’infortunasse (niente di grave naturalmente) ma quello è fatto di ferro.
A me girano le palle e questo perche’ non vorrei lasciare manco le briciole…..comunque appena lettol’altro giorno di Nino Raschieri che scriveva di Juve su DAZN …mi sono messo il cuore in pace…..;-))))…..confortato dalle parole di Luciano il Direttore cjhe annusava anch’egli la sconfitta o perlomeno una battuta d’ arresto….it’s okay sotto per le restanti partite e FORZA JUVENTUS!
Francesco.
Scritto da Quartieri Spagnoli il 17 marzo 2019 alle ore 15:06
Culatello lancia la rimonta. Dai. Dai dai.
L’unica minchiata di oggi, chiara come il sole, è’ l’impiego di marione al posto del piccolo. A meno che ricotta, geniale, voglia eliminare il croato per consunzione perché non ha coraggio di dirglielo.