Complimenti al Genoa, innanzitutto. Con Juric, all’andata, fu la prima squadra a bloccare la Juventus di Cristiano. Con Prandelli, al ritorno, è stata la prima a batterla. Non c’era il marziano, e Madama era gonfia e tronfia di gloria: è successo ciò che successe dopo un 3-1 a Siviglia, e sempre a Marassi contro il Grifo. Prandelli ha ricavato ghiotte «plusvalenze» dai cambi, visto che i gol li hanno firmati proprio Sturaro, mister 16 milioni e mezzo, e Pandev. Il primo, magari, con la complicità di un Perin fin lì perfetto.
Non è un dettaglio la sindrome di Mandzukic che spesso prende Allegri, anche perché non è esattamente la sindrome di Stendhal. Chi scrive, stravede per il croato, una colonna fino a Natale. Dopo, non più. Le sue ante potevano far comodo nelle stanze intasate del Cholo, non oggi. C’era Kean, perché non lui? Mi inchino all’altrui scienza e mi tengo la mia coscienza: a Mandzukic, ormai, crede più Allegri che il Var.
Scritto ciò, non resta che prendere atto di un’impresa e di una umanissima flessione dopo un’impresa, anche se da Dybala mi aspettavo di più, e qui il mister c’entra poco (o meno, comunque): c’entra il giovanotto, poche balle. Così come, più in generale, ho visto piedi sbiruli, riflessi lenti, geometrie slabbrate. La squadra di Prandelli ha aspettato la Juventus sulla trequarti per poi pizzicarla in contropiede. Ha tenuto alto il ritmo, ha rischiato poco, non ricordo una parata di Radu. Kouamé è interessante; e quel Romero, un buttafuori che gode nel trasformare l’area in un ring.
Non c’è ferita che non bruci, e questa brucicchia. La fortuna sono i cerotti che Madama può permettersi. La fortuna e i meriti (24 vittorie su 27). Dopodiché, bisogna pure parlare di qualcosa. E allora, in attesa dell’Ajax, sbizzarritevi.
C lovre – Errore di battuta. Grazie
Invece il giocommerda ne ha prese 2 (e potevano essere di più), senza uno straccio di tiro in porta, da una squadra di autentici scappati di casa ubicata sotto il Ponte Morandi.
Altri 10 anni (di galera) per il Minestraro parassita.
@dindondan.EC non 86/88 ma 96/98,ciao.
X il Beck – “Gentile Dindondan, lo sa perché la Juventus in Europa è ancora indietro? Per interventi come questo, come il suo. La mia critica è esclusivamente costruttiva, non bisogna accontentarsi, non bisogna vivere esclusivamente sul risultato, bisogna rischiare per andare oltre, per entrare nella storia ASSOLUTA. Certo, che discorsi: Michel Platini ha vinto tre palloni d’oro, tutti con la Juventus, ma tre palloni d’oro non sono tre coppe dei Campioni.
Non pago, affianca il mio spunto alla robaccia che arriva dalla Spagna che non sa più cosa fare per giustificare lo zero su due di Atletico e Real. Ma questa, per fortuna, è cronaca. Cronaca di “piovera gente”. Bisogna pensare ad altro, bisogna pensare alto.
Ci provi anche lei. Grazie.”
Questo mi scriveva qualche giorno fa ed io le avevo anche risposto ma il mio post, come ho comunicato, era stato respinto. Adesso ci riprovo con la speranza di avere maggiore fortuna. Caro Beck, accusarmi di accontentarmi solo del risultato significa che lei di me ha capito molto poco. Io volevo solo difendere la mia Juve (e sul punto che sia anche mia non mi sembra ci siano dubbi) da chi trova mille motivi per offuscare le sue vittorie e l’importanza che ha avuto non solo per il calcio italiano ma anche mondiale. Una squadra che partecipa a 9 finali non può non avere il diritto di essere considerata un punto di riferimento anche se poi ne ha vinte (“si fa per dire” secondo il suo giudizio) solo 2. Una squadra che dall’86 all’88 vince una coppa dei campioni e partecipa a due finali con avversari sempre diversi non può essere passata inosservata. Per quanto riguarda la cronaca di “povera gente”, come avrà saputo, i tanti urlatori hanno già ottenuto un primo successo. Vedremo come andrà a finire. Purtroppo, a noi juventini non è data la possibilità di volare alto e quando ci proviamo c’è sempre qualcuno che trova il sistema di farci tornare con i piedi per terra. Io di questi qualcuno gliene potrei citare moltissimi. Lei è in grado di fare altrettanto?
Squalifica di Ronaldo neanche quotata
Mah in questi casi si tende a stigmatizzare, e quando ci siamo di mezzo noi di solito la legge di Murphy va che è un piacere.
L’UEFA può punire CR7, tanto più vista la sua visibilità (più sei un personaggio pubblico, più hai gli occhi addosso, nel bene e nel male), oppure può ricordarsi di avergli già inflitto una giornata per nulla in questa Champions. Chiaramente punendolo traccia una linea, crea un precedente che influirà su tutti i casi a seguire, e bisogna vedere se hanno voglia di infilarsi in questa direzione.
Possibile che gli diano un multone e un’ammonizione, ma per me non è esclusa una giornata (di più non credo) di squalifica.
X Fabrizio – Mi sembra di essere stato un facile profeta. Comunque io il mio pensiero l’ho già espresso. Non mi sembra che il gesto di CR7 sia tanto più grave di quello del Cholo e l’UEFA infatti procede per violazione degli stessi articoli più un altro che non dovrebbe spostare di molto il processo.
Ma, all’andata com’è che non ha sentito il bisogno di aprire un’inchiesta?
Sarebbe una vera disdetta….speriamo bene….
Francamente, De pasquale, all’inizio provavo un po’ di rancore per la mossa da cavallo di troia di marotta, prima di essere preso a calci da AA. Poi, visti i danni che vi ha procurato, e visto la qualità e quantità di gioco che vi procura, mi sono ravveduto.
Grande impegno, grande tenuta, ma pochissima qualità.
Ha fatto un ottimo affare.
La JUVE…