Complimenti al Genoa, innanzitutto. Con Juric, all’andata, fu la prima squadra a bloccare la Juventus di Cristiano. Con Prandelli, al ritorno, è stata la prima a batterla. Non c’era il marziano, e Madama era gonfia e tronfia di gloria: è successo ciò che successe dopo un 3-1 a Siviglia, e sempre a Marassi contro il Grifo. Prandelli ha ricavato ghiotte «plusvalenze» dai cambi, visto che i gol li hanno firmati proprio Sturaro, mister 16 milioni e mezzo, e Pandev. Il primo, magari, con la complicità di un Perin fin lì perfetto.
Non è un dettaglio la sindrome di Mandzukic che spesso prende Allegri, anche perché non è esattamente la sindrome di Stendhal. Chi scrive, stravede per il croato, una colonna fino a Natale. Dopo, non più. Le sue ante potevano far comodo nelle stanze intasate del Cholo, non oggi. C’era Kean, perché non lui? Mi inchino all’altrui scienza e mi tengo la mia coscienza: a Mandzukic, ormai, crede più Allegri che il Var.
Scritto ciò, non resta che prendere atto di un’impresa e di una umanissima flessione dopo un’impresa, anche se da Dybala mi aspettavo di più, e qui il mister c’entra poco (o meno, comunque): c’entra il giovanotto, poche balle. Così come, più in generale, ho visto piedi sbiruli, riflessi lenti, geometrie slabbrate. La squadra di Prandelli ha aspettato la Juventus sulla trequarti per poi pizzicarla in contropiede. Ha tenuto alto il ritmo, ha rischiato poco, non ricordo una parata di Radu. Kouamé è interessante; e quel Romero, un buttafuori che gode nel trasformare l’area in un ring.
Non c’è ferita che non bruci, e questa brucicchia. La fortuna sono i cerotti che Madama può permettersi. La fortuna e i meriti (24 vittorie su 27). Dopodiché, bisogna pure parlare di qualcosa. E allora, in attesa dell’Ajax, sbizzarritevi.
Robertson due cose
Zizou ci torna adesso a Madrid, ovvero giusto in tempo e con il tempo necessario per programmare la prossima stagione, mentre nel momento in cui uno arriva da noi il 2 giugno di tempo ne ha meno. A meno che nn abbiano già formalizzato.
Inoltre, tolto Zidane, della categoria dei gestori rimane Didì. Insomma nn faccio salti di gioia.
Esatto Mac. Molti indizi vanno, purtroppo per noi, e per la Juve (nn per la Pro Allegrese ovviamente), verso una sanguinosa riconferma.
Ric: i grulli come te, appunto, ridono.
Robertson: vedremo allora il 2/3 giugno o giù di lì. Per me comunque tutte queste bugie o controbugie hanno ancora meno senso. Uno come Nedved, per dire, potrebbe non dire nulla. Che il cazzaro dica invece che si ritroveranno con il presidente a fine stagione, beh, lo dice quasi ogni anno e puntualmente è sinonimo di rinnovo (con ingaggio maggiorato, guarda un po’).
Sono della stessa opinione di Robertson delle 15:28.
su ronaldo non saprei, il ritorno a madrid non mi convince. per me un altro anno lo fa, poi va da qualcun’altro a prendere altre camionate di soldi.
ma infatti, fino a giugno bocche rigorosamente cucite e massima fiducia al mister. poi grazie e tanti saluti. con l’augurio che ci lasci da trionfatore assoluto (cosa a cui continuo a non credere, ma non credevo nemmeno alla rimonta con l’atletico…).
MacPhisto,
ma cosa vuoi che dicano nedved e paratici? quello possono dire. Sia in un caso, che nell’altro. Non mi fascerei la testa prima del dovuto. Se tutto andasse molto bene, sarei disposto pure a correre il rischio che se lo tengano un’altro anno (per me abbastanza remoto, perchè pure l’omino capirebbe che dovrebbe uscirsene con la borsa ai massimi, un grullo lo trova di sicuro).
L’unico rischio che vedo è che le cose non vadano molto bene, e che su piazza tutte le sedie siano state occupate, e allora rimani con l’acciuga in braccio.
Ultima osservazione: se AA avesse già il sostituto, impegnato, l’unica cosa certa che deve fare è tenerlo assolutamente nascosto sino al 2 di giugno, al peggio.
Tutte ste chiacchere per me valgono zero. Quella del birbante primario invece secondo me si riferisce a ronaldo, che torna come ottaviano a madrid. Plausibile. Guarda zizou, che ci torna con poteri illimitati e carta bianca.
In questo momento mi riterrei soddisfatto di dieci anni complessivi, anche perché se ogni anno dico “ulteriori” si rischia l’eternita’ con sconfinamenti nel campo del divino e del mistico. E sinceramente parrebbe troppo pure a me…forse…rido..(e ridete, se siete intelligenti…)
Non so se saranno altri dieci anni del cazzaro livornese, di commedie in conferenza a reggimicrofono pavidi, di gioco molto casuale spesso risolto da colpi dei singoli e rasente la noia e la prevedibilità , ma temo, ad oggi, che molti degli indizi delle ultime due settimane vadano verso una sua riconferma.
Pure le parole di Nedved o Paratici mi paiono molto chiare e non sibilline di qualcos’altro… se non che a giugno, a bocce ferme, si ritroveranno per ritoccare l’ingaggio (rubato) del cazzaro.
@ Dindondan.
Camilla Cederna, nel suo libro ” Giovanni Leone la carriera di un presidente ” scrive testualmente ” diffidare da chi chiede la critica costruttiva “.
Si, il libro è quello che, in stile Farenheit 451, fu dato alle fiamme, io però ne conservo una copia.
Ogni riferimento al sig, Beccantini e’ puramente casuale.
La cosiddetta critica costruttiva ha lo stesso valore di una moneta da 3 euro.
Ciao.
Fulvio.