Per mezzora l’Ajax ha incantato come nel secondo tempo di Torino. Testa alta, petto in fuori, ricami al limite e dentro l’area avversaria; gol di Van de Beek, un altro paio di occasioni (la più ghiotta delle quali sciupata, per egoismo, proprio dal mio quasi parente), il solito gioco invasivo e per le nostre rustiche bocciofile, Atalanta esclusa, trasgressivo.
Poi, e qui entra in scena l’altra faccia della luna, l’Ajax si è tolto il papillon e la giacca dello smoking, tanto per far capire agli Speroni che, insomma: monelli sì, fessi no. Morale: 4-1 al Barnebau, 2-1 allo Stadium, 1-0 a Londra. E la finale di Champions che sembra, ormai, l’utopia di Galeano rovesciata: «se lei fa un passo, noi ne facciamo due».
Mancavano, al Tottenham, Kane e Son. Traduzione: tutto l’attacco. Non sono bastati, ma ad Allegri sarebbero serviti, quei due giocatori che, bene o male, hanno contribuito, più ancora di Alli ed Eriksen, ad alimentare un filo di speranza: Lucas Moura-Douglas Costa e Llorente-Mandzukic (il penultimo, non l’ultimo).
Il palo di Neres, a ripresa inoltrata, ha confermato che nel calcio tutto serve e nulla va stipato in cantina, a cominciare dal contropiede, a patto di non trasformarlo nell’unico feticcio. Non è stata, a essere schietti, una «semi» esteticamente memorabile. Devoto alle dritte di Mourinho, Pochettino ha cercato di metterla sul fisico, ma di Onana non ricordo una parata. Aver perso anche Vertonghen ha tolto un po’ di ciccia nelle mischie. Il successo dell’Ajax penso che rimanga però al di sopra di ogni dispetto o sospetto.
Blind e De Ligt: ecco una coppia di avvocati a cui, se fossi imputato, affiderei la mia difesa. Per il resto, tutto molto british: la resistenza, la resa, gli applausi ai vincitori. Come ai tempi di Adani ed Eva.
Purtroppo Moggi ha avuto un solo difetto, non credeva nelle proprietà terapeutiche del caffè. E si affidò alle escort…
Casillas ha infartato.
Auguri
Devo dire a malincuore che nel 1992 il Torino aveva un direttore genenrale ,gia’ molto chiacchierato, che era molto generoso con gli arbitri ; una certa Adriana R. , fisico e abbgliamento da escort di alta classe un giorno volle dal ragioniere del torino 6.300.000 lire per le prestazioni sue e di sue colleghe per gli arbitri ( e guardalinee) di torino aek atene .ma si trattava anche di gioielli e vestiti nelle boutiques di Torino in occasione delle partite interne di coppa. il tutto con la collaborazione del collega pavarese. Borsano confermo’ “delle prostitute si occupava moggi “.Comunque ,nel decreto di archivizione il gup Piera caprioglio ( 24 11 95 ) scrisse: “«Non può esser revocato in dubbio un piano di assistenza femminile degli illustri ospiti» nè che «la scelta di connotare l’ospitalità con presenze femminili sia riferibile al Moggi». Ne consegue un «severo giudizio sulla lealtà dei dirigenti» che resero «più ameno il soggiorno degli arbitri» con «l’ingaggio di avvenenti signore addette al dopo cena… La lesione degli interessi sportivi e la frustrazione delle regole del calcio si stagliano in modo anche troppo evidente». La frode sportiva pero’ era configurabile solo per le gare Coni e non per le gare uefa ,e comunque la giustizia sportiva fece finta di neinte.Ma poi, la juve di umberto agnelli in crisi di risultati da anni si era gia’ precipitata ad ingaggiare il grande dirigente a inizio 1994 quando era sotto contratto con la as roma ,quindi ,che vuoi fare? andare contro il potere e scatenare un casino ? ma no dai.
Scritto da Massimo Franzo’, l’ultimo dei contigiani il 1 maggio 2019 alle ore 16:55
Dai ragazzi, parliamo di una tifoseria che non riesce a vincere una coppa dopo con 50 scudetti.
Scritto da MacPhisto il 1 maggio 2019 alle ore 15:12
Provocare, provocare, qui si parla di calcio, sfigato, con tanto di dati inconfutabili alla mano.
Solo che qualcuno di voi, lei in primis, non ne e’ all’altezza.
Ho visto piu’ partite dal vivo, che lei in tv con l’abbonamento pirata.
O con le sintesi di YouTube.
A nanna, coraggio che arriva il sussidio, come sempre.
Poi, certo se dai 8 punti al Napoli e ne togli 5 alla juve (e alla Fiorentina) forse vincono loro.
Il napoli, voi rimarrete sempre pezzenti.
Dai ragazzi, parliamo di una squadra il cui presidente nemmeno riesce a dire “Forza Inter”.
FOZZZZZAAAAA INDAAAAA
Certi deficienti non cambieranno mai, fortunatamente per noi.
Pensano sempre che perdono per colpa degli altri. Non pensano a migliorarsi. L’anno scorso sono arrivati una trentina di punti indietro, ma la colpa è di Orsato. Quest’anno sono solo 27 i punti di distacco, ma la colpa è di quello del rigore contro D’Ambrosio con la Fiorentina.
Questo e il loro limite e la nostra fortuna.
Altri 10 anni ancora…
Fulvio esprime discorsi da bar che non contano una mazza. Orsato c’entra e come,in generale c’entrano o possono entrare gli arbitri ; tanto e’ vero che hanno timore a riproporlo all’inter dopo la vigliaccata dell’anno scorso. Troppo comodo fare il conto numerico alla fine e sbattere in faccia i punti di differenza . Gli episodi si valutano e si pesano nel momento e nel contesto in cui avvengono . dai un punto in piu’ all’inter per la CL ,uno solo alla juve ,prima di fiorentina napoli e poi si vede come evolvono gli eventi .Il vulnus ormai storico e’ questo tipo di cose capitano sempre e solo ad una sola squadra.E la gente non e’ scema .
Per Fulvio. Ciascuno di noi, grazie al cielo, pensa con la propria testa. I tifosi juventini che conosco erano contenti delle retrocessioni in serie B del Toro e anche quando perse senza perdere, ormai ventisette anni fa, una finale di Coppa Uefa contro, neanche farlo apposta, l’Ajax, all’epoca allenato da Van Gaal. Personalmente non li ho mai biasimati, anzi io apprezzo di più il tifo contro alla finta sportività . Voi dite che del Toro non ve ne importa niente perché vi piace fare la figura dei ”superiori” con la puzza sotto il naso, di quelli che non si interessano del calcio minore delle squadrette, che poi proprio squadrette, classifica alla mano, non sono. La verità è che vi interessa, ma fate di tutto per non darlo a vedere nascondendovi dietro un dito.