Con il tatto che le ricorrenze impongono (i 70 anni di Superga, tutti in piedi), se il Toro non è riuscito a battere nemmeno «questa» Juventus, be’, io tifoso granata sarei arrabbiato. Arrabbiatissimo. Sono queste le sliding doors che non si possono sbagliare, soprattutto dopo il pisolo di Pjanic e il gol di Lukic, la sentinella che Mazzarri aveva piazzato sull’uscio del bosniaco.
Ha corso tanto, il Toro, e vinto parecchi tackles, che poi sono il confine tra squadre con stimoli e squadre senza (o con meno). Direte: ma senza Cristiano? E’ un po’ quello che si chiedono, su ben altri livelli, nel resto del mondo: e senza Messi? A ognuno il suo (soprattutto adesso, vista l’età ). Il colpo di testa su cross di Spinazzola, migliore in campo con Izzo, appartiene al repertorio di LeBron James. Belotti non ne aveva più, Berenguer non c’era più, Rincon e Meité ringhiavano di meno. Di parate vere, Sirigu ne ha fatta una (su Matuidi), idem Szczesny (su Belotti).
I duellanti si attorcigliavano a metà campo, la Juventus molto imprecisa, il Toro molto fisico ma poco coraggioso negli ultimi metri. Allegri non aveva cambi, Mazzarri ne ha trovato uno, Aina, prezioso anche se non decisivo. E’ stato un derby cavalleresco, disputato in uno stadio troppo vuoto, che il Toro aveva in pugno e la Juventus ha recuperato in extremis, tra gli attimi mai colti da Bernardeschi, il lavoro sporco di Kean e la serataccia di Cuadrado.
A un certo punto, sembrava che la differenza potessero farla le motivazioni. Alla fine, hanno prevalso quelle del marziano, furibondo, solitario y letal. La Juventus post scudetto è abbinata alle partenze false (Milenkovic, Nainggolan, Lukic) e alle rincorse laboriose. E la zona Champions di Cairo? Era difficile prima, figuriamoci adesso.
Parola d’ordine, pazientare fino al 2 giugno.
Scritto da Fulvio il 6 maggio 2019 alle ore 12:28
Non sarebbe di per sé un problema se il 2 giugno annunciassero questo o quello. Basta che non *decidano* a giugno. Conte, per dire, dubito aspetti il 2 giugno.
E.C. non puoi non mettergli vicino
x Leo – Non son stato tenero solo con i geometri di paese non quelli di città . A parte gli scherzi, spero che il concetto sia stato chiaro. Se hai Ronaldo in squadra non puoi mettergli vicino un allenatore del suo stesso livello e trovarne di questa specie non è facile.
secondo me in quello sproloquio (perchè tale è stato, poi simpatico o antipatico,diipende dai gusti) su sky Allegri è andato pure oltre il suo pensiero, riducendo tutto nella contrappposizione tra “giocare bene” e “risultati”, come se fossero due concetti in antitesi. “Giocare bene” non può che essere funzionale al risultato. Il fine ultimo, e unico, nel calcio è infilare il pallone nella rete avversaria almeno una volta in più di quanto gli avversari la infilino nella propria. Su questo assunto, valevole ad ogni latitudine ed in ogni epoca, ogni allenatore poi realizza le proprie idee e teorie.
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3) un centrocampista medianaccio (James Rodriguez)
Beh ma il mercato è presto fatto.
Paratici si sta sbattendo per dare ad Allegri:
1) centrale di difesa (Kante)
2) un attaccante da affiancare a CR7 (De Light)
3) un difensore centrale (James Rodriguez)
P.s…ecco io Kante lòo andrei a prendere a piedi.
….
Dopo è andato in Australia e India…..manco in USA e Giappone l’hanno voluto.
Scritto da Lex Luthor il 6 maggio 2019 alle ore 11:41
Secondo te questo USA e/o Giappone lo prenderebbero?
fulvio
come ho precisato e’solo una ficition.
robertson
non credo che paratici si possa dimettere a 40 anni dopo che si ritrova un posto di lavoro da sogno con stipendio da nababbo e nedved e’legato ad AA a centuplo filo oltre al calcio.
scusate, poi cambio argomento : L’Ajax a Torino non aveva un giocatore per loro molto importante ( Taglifico)…. avessi detto “Maldini” ….. dopo 10 minuti si fa male il suo sostituto Marhouzi , ed entra la riserva della riserva….. PORCA PUTTANA, con la riserva della riserva di Tagliafico ,non riusciamo a fargliene 4 !!!!!
e piaccia o non il calcio sta andando in questa direzione.
Se non vinci in terra patria e/o in europa che sia, i mercati per il merchandising non ti si aprono, ed il brand all’estero non lo vendi con il bel gioco ma con i titoli.
Oggi è cosi.
Scritto da DInoZoff il 6 maggio 2019 alle ore 11:40
esattamente il contrario.
il calcio va verso vittorie ottenute solo ed esclusivamente con gioco propositivo,anzi non serve nemmeno vincere visto che il liverpol e’la squadra piu’televista al mondo per la stagione 2018/19