Me lo sentivo, e l’avevo scritto: Lazio al pelo. Così è stato. Non so se ci fosse logica, nella mia picola teoria, ma credevo che le due sconfitte di campionato le avrebbero trasmesso un po’ più di «garra». Naturalmente, l’Atalanta di Gasperini – come l’Ajax di ten Hag – verrà bucata con i chiodi del «tutto qui?». Tranquilli: resta una grande stagione, grande sul piano del gioco, e, in attesa del verdetto Champions, dei risultati.
Non si può non citare il mani-comio di Bastos che, sul palo di De Roon, avrebbe portato a un rigore e al rosso del difensore, già ammonito. Si era sullo zero a zero, e chissà cosa sarebbe successo. Una capatina di Banti al Var? Manco per idea. Veniva, l’Atalanta, da un periodo di episodi fortunati: ha pagato tutto in un colpo.
Sia chiaro: ha pagato anche i meriti di una Lazio che Inzaghi ha avuto il coraggio di correggere, fuori Bastos, fuori Immobile, fuori Luis Alberto. Sarà un caso, ma Radu, Caicedo e Milinkovic-Savic, autore del gol rompi-ghiaccio, hanno orientato l’ordalia. Alla Dea, in compenso, sono mancati i tenori: Gomez, Ilicic, Zapata. E, sotto sotto, è mancata pure l’abitudine a un certo tipo di pressioni. Il problema delle favole sono le ultime pagine, dalle quali non sai mai chi compaia: se la fatina o l’orco. All’Olimpico c’era l’orco, come raccontato (anche) dal contropiede di Correa.
E’ stata una finale di stampo british, giocata a ritmi tali che le traiettorie e gli alluci ne hanno risentito. I duellanti si sono menati allegramente, Ilicic detto «la nonna» era empre per terra, e non sempre per pigrizia. La Lazio ha ricavato da Lucas Leiva puro cemento. E occhio alle implicazioni del verdetto romano: l’Aquila vola direttamente in Europa League; il settimo posto, oggi del Toro, non serve più.
Lex, Conte va all’Inter.
Ma non ha necessariamente a che fare con la questione Allegri. Che non ci fossero comunicati era prevedibile, e non esclude affatto che si cambi. Diciamo che la situazione è molto simile a quando si chiuse il triennio Conte.
Scritto da Massimo Franzo’, l’ultimo dei contigiani il 16 maggio 2019 alle ore 14:46
certo, infatti quel ruolo non gli appartiene
Scritto da mike70 il 16 maggio 2019 alle ore 14:42
sacrosanto
Anche s R24 il giornalista del Corriere conferma quello che riportava Teo. Oltretutto dà per certo Conte all’Inter.
Alla fine più il tempo passa più aumentano le probabilità che Allegri rimanga mi sa…..
Cioè se assumi un geometra e lo metti a fare il muratore, potrà pure avere il carattere che si vuole, ma é sempre un geometra e nn si può pretendere che tiri su dei muri come fa un muratore di mestiere.
….i due si sono salutati dandosi appuntamento per un secondo incontro in cui saranno presenti anche Pavel Nedved, vicepresidente bianconero, e Fabio Paratici, direttore sportivo. (da Repubblica)..
…e in quella sede voleranno pugni e calci..(ndr)..
Se le hai, le hai. Giustissimo. Però una cosa nn capisco: nel suo nuovo ruolo presumo che Dybala avesse dovuto fare lavoro di raccordo tra i reparti, ovvero portare palla alla fine. Mi sembra lo abbia sempre fatto, perché nn vedo in che modo in quella posizione, uno con le caratteristiche fisiche e soprattutto tecniche di Dybala potesse incidere. Nel bagaglio tecnico di uno che gioca su sessanta metri ci vuole almeno il lancio lungo di prima per poter essere decisivo. E Dybala non lo possiede. E nn ti viene con gli attributi.
Il lavoro da fare sui probabili nuovi acquisti è parecchio importante.
Non bastano i piedi buoni. Serve tutta gente di personalità .
Nei nuovi arrivati dell’ultimo triennio, fatto salvo Ronaldo e poco altro è mancata in maniera evidente la personalità .
Certo il “gestorino” (cit) non aiuta a migliorare tecnicamente e mentalmente i calciatori a sua disposizione, però è certo che le palle, se le hai, le hai.
quanto a Pogba e Vidal………
vendere Vidal è stata una fesseria colossale, qualunque sia stata la ragione, anche se dopo l’infortunio al ginocchio (e il recupero forzato per il mondiale) la sua ultima stagione da noi era stata meno brillante delle precedenti…….. ma come diceva Conte, se devo andare in guerra mi porto Vidal, che poi è anche uno di livello tecnico elevato
Pogba mi piace, ha giocate prorompenti e raffinate, ma come scrissi ripetutamente è ciliegina e non torta. Supportato da Vidal Pirlo e/o Marchisio era una cosa, oggi non so se risolverebbe i problemi del nostro centrocampo… probabilmente porterebbe qualche lancio preciso in più….
mah… depasquale, ricordo le stessi frasi su Anastasi, Causio, Tardelli …. vero che Dybala è più giovane, però……
quanto a Cancelo, ma non eravate voi a chiamarlo Cancello?