Ma che bella partita, Pazienti: di qualità e non solo di quantità , di testa e non solo di cuore. Primo tempo della Bosnia, secondo dell’Italia. Alla fine, Italia due Bosnia uno. Se questo è il calcio di giugno, non mi pento di aver marinato la sala parto, cosa volete che siano un paio d’ore…
Il problema non è mai stato la qualificazione all’Europeo (passano le prime due): il problema era la ricostruzione. Mancini e il suo treno sono in perfetto orario. Ciò premesso, ho colto nella Bosnia (fino a quando, almeno, ha retto quello stare tutta rannicchiata per poi aprirsi a contropiede affilati) i tesori grezzi e sprecati della vecchia Jugoslavia. Cito alla rinfusa: Pjanic, Dzeko, Visca, il portiere Sehic; e che nostalgia, in panca, quella balena di Prosinecki, lui che fu talento sfuso.
Ci hanno messo in crisi, soprattutto sulla destra (Mancini), ci hanno spremuto in mezzo, ci hanno asfissiati in attacco (un solo tiro, Quagliarella). Sono queste le partite che aiutano a crescere, non solo o non tanto le gite ad Atene. La bellezza dell’ordalia coinvolge i gol – splendida l’azione della rete di Dzeko, straordinario lo smash di Insigne, felpato il destro di Verrati – e la sensazione di selvaggia precarità che ribaltoni così tambureggianti trasmettevano. Grandi parate di Sehic, e una pure di Sirigu, occasioni di qua e occasioni di là . Tutto e sempre a ritmi da Premier.
Ci sono stati anche errori, come no. Mancini ne ha corretti alcuni (De Sciglio per il suo omonimo, fuori ruolo; Chiesa per Quagliarella, inno al falso nueve); il centrocampo azzurro è cresciuto (Verratti) e quello bosniaco calato; il duello tra Chiellini e Dzeko ha toccato picchi salgariani. La Bosnia era il primo avversario di un certo livello, l’Italia ha sofferto, ha rischiato. Ma proprio questo è il messaggio: trasformare i limiti in risorse. Si chiama maturità .
x Fabrizio,
Giovanni Martusciello è stato un centrocampista di buone qualità offensive. Nel campionato 1997/98 ha assaggiato la serie A con l’Empoli dopo essersela conquistata sul campo. Era la squadra dei Buscé, dei Pane, dei Baldini dei Bianconi e del bomber Carmine Esposito, tutti ragazzi arrivati al grande calcio passando per la provincia. Poi Martusciello ha giocato anche con Genoa, Palermo, Cittadella e Catania. Nel 2006, dopo il ritiro dal calcio giocato, è vice della Primavera dell’Empoli. Tre anni più tardi diventa prima assistente tecnico e poi vice allenatore della prima squadra con Alfredo Aglietti. Martusciello mantiene il ruolo anche con Maurizio Sarri, che da subito ne apprezza le doti nella preparazione della partita e delle tattiche da adottare. Nel 2016 arriva anche la chance da capo allenatore, sempre a Empoli, conclusa da un’amara retrocessione dopo la rimonta salvezza subìta del Crotone di Nicola. Un altro allenatore ben conosciuto dalla parti di Empoli, Luciano Spalletti, nel 2017 lo porta all’Inter come suo collaboratore. Ora alla Juve, Martusciello ha la possibilità di ritrovare Sarri, che avrebbe voluto portarlo al Chelsea l’estate scorsa.
Lex
d’accordo per i soldi in nero (alla mia età non rischio più il gabbio) ma vedi di fare qualcosa alla veloce perchè con Sarri il business magliette ha chiuso
Comunque se alla fine va come sembra, la faccenda é orientata dalla NON ufficializzazione della sentenza City da parte dell’UEFA prima che scada la clausola nel contratto di Giardiola. Evidentemente lo sceicco é riuscito come minimo a ottenere una procrastinazione pur di non farsi scippare lo spagnolo. Quanto all’UEFA, potranno sempre dire di non essere tenuti a conoscere contratti o clausole e di pubblicare solo quando lo ritengono opportuno. Tutti ne escono più o meno bene… salvo noi che abbiamo aspettato un mese per niente.
Leo
per Sarri non mi entusiasmo ma nemmeno ho preclusioni, staremo a vedere
@Leo45 : beh ma ho diversificato gli investimenti: se va male con le magliette ho sempre il branch Manifattura Tabacchi. Ho creato una società di diritto olandese, così se falliscono le magliette scarico Nino sulle spalle dello stato e poi lo mando a raccogliere il tabacco (pagandolo in nero). :-))))
Se a 3 paghi il caffè, a me come minimo il cappuccino con cannolo ripieno di canditi e pezzi di cioccolato. Minimo sindacale.
Finché non c’è l’ufficialità su Sarri, lasciami sognare Pep. Comunque pare (secondo Momblano) che la Juve abbia vagliato l’allenatore dell’Imolese per l’u23. Potrebbe essere un altro segnale che allontana Guardiola (e il suo staff). Avendo fatto tabula rasa di tutto, conta(va)no di prendere il pacchetto Guardiola con parte dello staff anche per le giovanili. Se non arriva dovranno fare i casting molto veloci anche per le giovanili.
x Nino….vero…però ti pongo una domanda a Te Sarri piace? Metti caso che non si fosse mai fatto il nome di Pep, Sarri ti sarebbe piaciuto? Escludi Conte (per lui non c’è più verso!!!). se non Sarri chi? leo
Ma chi c… é Martuscello??
l’angolo del buon umore:
“con Lotito che acquista l’Alitalia risolto il problema degli esuberi: tutti i dipendenti romanisti stanno chiedendo le dimissioni”
Leo,
stiamo ottenendo 2 fave (Sarri e Martusciello) con 1 piccione (AA) :-))))))
Allora le percentuali di arrivo dei due probabili allenatori sono vicinissime al 50 % per cui…adesso non c’è più l’assolutezza Pep..Lex, mi spiace per Te ma non arriva…del resto non potevi ottenere con una fava due piccioni. Hai già ottenuto la “dipartita” di Allegri per l’altro forse c’è da aspettare qualche anno, se poi sarà ancora in voga! Capisco non farai magliette del Sarri..e sarai costretto a mandare qualcuno in cassa integrazione..niente di nuovo di questi tempi di magra!:-)))) ma così è la vita!!! leo