La prima Juventus «grand hotel» di Sarri senza Sarri non poteva produrre orgasmi, e difatti non ne ha prodotti, al netto del risultato, lo stesso di Allegri a Verona, con il Chievo, quando tutto, dopo Conte, ricominciò. La partita, per meriti, è stata una discesa che alla lunga, per flessioni assortite e garra lievitante del Parma, è diventata una salita.
C’era Higuain e non Dybala, l’eroe di Trieste. Boh. C’era il centrocampo d’antan, Khedira-Pjanic-Matuidi: immagino che Martusciello non abbia fatto di testa sua. Anche se l’equilibrio l’ha spaccato George Orwell Chiellini («chi controlla il passato, controlla il futuro»), continua a tirare soltanto Cristiano, e questo non è il massimo. Ha sbagliato le occasioni più chiare, il Marziano, compreso un diagonale al culmine dell’azione più bella; e quando non ha sbagliato lui, l’ha «corretto» la Var per fuorigioco di un alluce (citofonare Guardiola).
Juventus padrona per un tempo e poi più. Piano piano è venuto fuori il Parma di D’Aversa. Ma non con il contropiede di Gervinho e Inglese, come avrei scommesso: con un po’ più di pressione e alla fine, addirittura, con quattro-punte-quattro.
Ricapitolando: molto Douglas Costa, ma spazi anche molto intasati, e dunque problemi di viabilità , di pericolosità . Tiki taka insistito. Higuain più sponde che fionde. E l’intento, palese, di avanzare il baricentro per far coincidere, se e ove possibile, la fase difensiva con la fase offensiva.
Tutto il resto, dagli schizzi di 4-4-2 al possesso palla pedante e non sempre asfissiante, il sommo Brera l’avrebbe liquidato come «masturbatio grillorum». Quando si cambia libro, e non semplicemente pagina, ci vuole pazienza. Non bisogna correre troppo e neppure troppo poco. E sperare nel 2 settembre per capire, del «grand hotel», i clienti e gli intrusi.
Fra i tanti giocatori che stanno mettendo il bastane fra le ruote di Paratici c’è anche Matuidì il quale vuole arrivare a giugno 2020 per poi andarsene a scadenza. Ma questo scarponaccio non è gestito da Rajiola il quale, come si dice, dovrebbe tenere la Juventus nel cuore per tutti i soldi che gli ha fatto guadagnare? C’è qualcosa che non mi torna. Può essere che il pizzaiolo non riesce a risolvere questo problema alla Juve, o anche lui, dopo averla spolpata come si deve adesso gli vuole dare l’ultima spinta per farla precipitare nel baratro? Vuoi vedere che anche lui è diventato cinese?
Comunque si perde di vista l aspetto più importante. Vediamo di asfaltare il Napoli e ribadire la legge del più forte
qui il problema e’ solo uno : la scelta Sarri doveva esser fatta con largo anticipo , percio’ niente rinnovo a Kredira e Manzu , e mercato incentrato su figure adatte al gioco del nuovo mister . Esempio Verratti e Pogba , su cui avrei puntato tutte le fishes a disposizione .
La vera sfida sarebbe in borsa.
Ma, con la situazione che c’è oggi in quella fogna, nessuna due diligence potrebbe avallare una loro quotazione…
E questa la dice lunga..
In genere è più facile costruire sulle rovine che su un palazzo da buttare giù, peraltro abbastanza efficiente nell’uso.
L’Inda in questo momento sta ricostruendo, sta investendo come un Real Madrid senza averne le entrate, e neanche in prospettiva si può immaginare da dove entreranno.
Certo, con un CEO come Sin Do Nah tutto è immaginabile..
Fra 3 anni, ne riparliamo, va…
@Macphisto: vero che Conte a Luglio era di ben altro umore. Si è fatto sentire, ed i giocatori che voleva sono arrivati, così come sono usciti quelli indesiderati.
Nella Juve, ho l’impressione, che ci sia una confusione reciproca: quella di Sarri che sembrerebbe si sia dovuto preoccupare più dei presenti e degli esuberi che delle reali necessità della rosa per praticare il suo tipo di gioco; e quella di Para-Nedved che non sanno come sfoltire la rosa e chi acquistare per associarlo al tipo di gioco che vorrebbe sviluppare Sarri.
Il tutto nel più completo silenzio di Agnelli.
Preoccupante e definitivo, perché ad oggi puoi completare delle operazioni di piccolo cabotaggio.
Il mercato, di fatto, per gli affari più importanti, puo’ considerarsi chiuso.
Non sapevo che Ibra l’avesse imposto Capello. Ricordo che arrivò agli sgoccioli del mercato e che fu un colpo a sorpresa, magari ricordo male o sono usciti particolari in seguito.
Comunque immagino che in questi giorni, e per tutta la stagione, Agnelli Nedved e Paratici si sentano e si sentiranno non poco sulla graticola.
Mmmmm Ibra lo impose capello così come Cannavaro Emerson e rinnovo Trezeguet.capello minaccio persino d sndarsene se non lo avessero accontentato
DinoZoff, alla Juve il mercato lo ha sempre fatto la società . Ascoltando il tecnico, ma non eseguendo semplicemente le sue indicazioni. Quando Moggi prendeva a sorpresa Zidane e Ibrahimovic dubito che il tecnico avesse indicato proprio loro come obiettivi. Ora il calcio é diverso e certe cose non sono più possibili, ma all’Inda probabilmente Conte ha posto come condizione di poter avere nelle scelte di mercato un peso maggiore di quello che potrebbe avere da noi. Da questo a essere yes-man ce ne corre, Allegri probabilmente avallava tutto ma poi aveva il suo gruppetto di cocchi per i quali é riuscito a strappare rinnovi insulsi.
Sarri è uno che smania, e non mi sorprenderebbe se le voci girate sugli scazzi interni fossero dettate da un certo nervosismo del mister circa il fatto che sia ascoltato poco sulle necessità della rosa.
Scritto da DinoZoff il 28 agosto 2019 alle ore 11:24
Verosimile.
Ma quelle voci erano ben più gravi, fantasiose e pericolose di un semplice scazzo interno che può capitare in qualsiasi ambiente, dal più organizzato al meno credibile.
Credi che l’ex scommettitore non abbia scazzato finora? Ora ci ricordiamo solo di quanto è bravo Marotta?
Non ci ricordiamo che a metà luglio l’ex scommettitore era di ben altro umore?