La prima Juventus «grand hotel» di Sarri senza Sarri non poteva produrre orgasmi, e difatti non ne ha prodotti, al netto del risultato, lo stesso di Allegri a Verona, con il Chievo, quando tutto, dopo Conte, ricominciò. La partita, per meriti, è stata una discesa che alla lunga, per flessioni assortite e garra lievitante del Parma, è diventata una salita.
C’era Higuain e non Dybala, l’eroe di Trieste. Boh. C’era il centrocampo d’antan, Khedira-Pjanic-Matuidi: immagino che Martusciello non abbia fatto di testa sua. Anche se l’equilibrio l’ha spaccato George Orwell Chiellini («chi controlla il passato, controlla il futuro»), continua a tirare soltanto Cristiano, e questo non è il massimo. Ha sbagliato le occasioni più chiare, il Marziano, compreso un diagonale al culmine dell’azione più bella; e quando non ha sbagliato lui, l’ha «corretto» la Var per fuorigioco di un alluce (citofonare Guardiola).
Juventus padrona per un tempo e poi più. Piano piano è venuto fuori il Parma di D’Aversa. Ma non con il contropiede di Gervinho e Inglese, come avrei scommesso: con un po’ più di pressione e alla fine, addirittura, con quattro-punte-quattro.
Ricapitolando: molto Douglas Costa, ma spazi anche molto intasati, e dunque problemi di viabilità , di pericolosità . Tiki taka insistito. Higuain più sponde che fionde. E l’intento, palese, di avanzare il baricentro per far coincidere, se e ove possibile, la fase difensiva con la fase offensiva.
Tutto il resto, dagli schizzi di 4-4-2 al possesso palla pedante e non sempre asfissiante, il sommo Brera l’avrebbe liquidato come «masturbatio grillorum». Quando si cambia libro, e non semplicemente pagina, ci vuole pazienza. Non bisogna correre troppo e neppure troppo poco. E sperare nel 2 settembre per capire, del «grand hotel», i clienti e gli intrusi.
Di media inglese
Stiamo parlando di due ultratrentenni: uno lento e con una storia di infortuni, l’altro spompo con un solo gol all’attivo in tutto il 2019. E guadagnano un perù. Poi se Khedira si trasforma e diventa una diga insuperabile e Marione fa una stagione da 0.60 di media film contentissimo di tenerli. Ma non credo che andrà così.
Tenere Marione e Khedira, se ai margini del progetto, significa spendere tanti soldini per nulla. E che non li mettiamo noi significa niente: questi contratti, gravosi, impediscono l’acquisto di un tassello che potrebbe esserci molto più utile.
L’esimio prof paco D’onofrio sono 11 anni che parla chiaro come il sole con il carburante verde di moggi e agnelli .Avreste dovuto avere 2 scudetti,444 milioni ,moggi assolto, e invece gnente.creduloni.
L ampiezza della rosa è un problema esclusivamente economico, non certo tecnico. Però Manca un centravanti affidabile perché higuain è incerto e Dybala non si sa quanto atto a quel ruolo. E dovesse rimanere pure mandz può dire il suo,almeno in campionato, qualora fosse uno degli esclusi Champions. Come ha recuperato posizioni khedira può farlo pure Marione
Toh chi si rivede .Orsato.Gli amici si vedono nel momento del bisogno.Luridi bastardi venduti al potere.
@Drastico!Una curiosità ,perché auguri problemi e guai a chi ti sta antipatico?Ignorarlo,no?
Eh, Alef, il punto è proprio quello…è chiaro che non sarebbe una tragedia tenere TUTTI quelli elencati da Mike (Pellegrini a parte, ovviamente) e lasciare fuori dalla lista FIGC Perin e fuori dalla lista UCL (almeno fino a gennaio) Perin, Rugani, Matuidi, Mandzukic e Pjaca: ma già Sarri deve gestire (oltre alla sua polmonite) una fase di transizione delicata, sapere con quali uomini farlo un po’ prima della SECONDA giornata di campionato poteva essere un discreto aiuto…
Pellegrini m’è “scappato” :-))))
di questo mercato , quello che é me non sta piacendo é che una squadra che in teoria punta a vincere la Champions a 4 giorni dalla fine del mercato ha 3 attacanti che ancora non si sa se restino …e per fortuna che il quarto ha il 7 sulla schiena…
alzi la mano chi a giugno pensava il buon Gonzalone partiva titolare alla prima di campionato?