Piano piano, la Juventus prova a staccarsi da Allegri per diventare di Sarri. Il 2-2 di Madrid è difficile da digerire per come si era messa (2-0) e, soprattutto, per come si sono presi i gol (testa di Savic, testa di Herrera: aggiunti ai due di Manolas e Di Lorenzo fanno già quattro su palle inattive: troppi). Difficile, ma bello da raccontare, visto il timbro tecnico e fisico dell’ordalia, un primo tempo così così, poi una ripresa da grande squadra, capace di soffrire e di rischiare, ma anche di far soffrire. E con lo slalom di Cristiano, al 94’, di gelare, comunque, quell’inferno chiamato Wanda.
Belle le reti, specialmente la prima: esterno destro bonucciano da urlo, servizio di Higuain, gran numero di Cuadrado, che «C’era» Guevara aveva preferito a Bernardeschi. Cuadrado è il classico scolaro capace di scrivere cuore con la q ma anche di beccare otto in un tema. Dimenticavo: contropiede purissimo. Più cesellato e arioso, il secondo: cross di Alex Sandro, sgrullata di Matuidi (uno dei cocchi di Allegri), in capo a una signora azione.
Simeone e Sarri se le sono date di santa ragione, sul piano tattico e a livello rambico, cercando di ribaltare il fronte della manovra (il Cholo), invitando le catene laterali a salire (il Comandante). In Champions, it’s not over until it’s over.
E’ stato, come Napoli-Liverpool, un romanzo fiammeggiante. Veniva, la Juventus, dalla partitaccia di Firenze. La reazione c’è stata, persino dopo il pareggio, ed è stata sempre da branco con «los huevos», cosa che in casa dell’Atletico non le era mai riuscita: due gare, due sconfitte, zero gol segnati. Sarri deve lavorare molto sui cross, l’area grand hotel non porta lontano. A certi livelli, inoltre, non si possono sbagliare certe scelte: penso a Danilo che ignora il marziano. Su tutti, Bonucci e Matuidi. Per una volta, prendo il bicchiere mezzo pieno.
Non regge le battute “sessiste” del nostro finto allenat(t)ore
Scritto da mike70 il 20 settembre 2019 alle ore 12:09
Che c’è, gentile Fabrizio?
Scritto da Roberto Beccantini il 20 settembre 2019 alle ore 12:04
Ecco, gentile Primario, volevo appunto riportare l’attenzione del paziente indisciplinato mike70 sull’Hellas Verona, visto che sembra pensare troppo alle marcature a uomo e alle pasmine :-)))
Non uno che pensi all’Hellas Verona, complimenti…
Scritto da Roberto Beccantini il 20 settembre 2019 alle ore 12:35
Giusto richiamo del primario. Il Verona è la classica squadra italiana fatta per allontanare i tifosi dallo stadio ed il pubblico straniero dalle televisioni quando trasmettono la serie A. Due goal subiti, su rigore, in tre partite non è male come biglietto da visita per una squadra che presumibilmente giocherà a torino con il 5-5-0 (tipo Montella sabato scorso). Serviranno le giocate per sbloccarla e qualcuno che tiri in porta da fuori area perché dentro l’area faranno mucchio.
“Bernardeschi diventerà un centrocampista più che un esterno” (Sarri in conferenza stampa)
Bene, io la vedevo in modo opposto ma almeno è una decisione, sperando nella famosa “specializzazione” che dovrebbe salvarlo dall’essere sempre a metà del guado.
E beh, per chi ha figli o nipoti, la Melevisione e Tonio Cartonio erano un must.
Ma anche lui, chiamarsi Antonio e finire tra i cartonati…se le cerca.
Lo skrondo sarebbe il primo a lanciare un’ape dal quarto anello se Antonio Cartonio (complimenti) dovesse grippare. Ha la coerenza e l’etica di un felpina qualsiasi, lo skrondo.
Marcatura a zona o uomo sui piazzati corrisponde, direi emblematica, alle differenze tra Allegri e Sarri. Fermo che in entrambi i casi occorrono concentrazione e reattività, la marcatura a uomo è più semplice da attuare, lascia la supremazia al confronto tra le abilità di chi difende e chi attacca, col difensore avvantaggiato. E le riflessioni intelligenti di Sarri sul var, valevoli a Napoli a Torino e pure al polo nord, non sono da sottovalutare. La difesa a zona è più difficile da attuare perché occorrono posizionamenti e sincronismi perfetti, ma se attuata bene azzera le possibilità di subire goal, e di causare rigori. Se attuata male aumenta considerevolmente la possibilità che l’attaccante arrivi prima sul pallone.
niente, l’anarchia continua.
ora comanda il brozo.
grande gonde…
ciccione abbronzato.
ti ci vorrei vedere di presenza a diglielo.
da buon salviniano, come minimo scapperesti con la moto d’acqua..
Pare ci sia una talpa ,forse il procuratore di Lukaku.Comunque io sto con Brozovic. Quel ciccione abbronzato e’ arrivato ieri e deve rispettare chi tira la carretta da anni. che se la prenda col suo allenatore che non ha preparato adeguatamente la partita, e non ha fatto i cambi doverosi gia’ alla fine del primo tempo .
Primario, lo dico: l’hellas sembra fatto apposta per lucidare le gioie. Anzi, la gioia.