Quando torni dal bicchiere mezzo pieno del Wanda e devi scolarti un Verona, partite così sono all’ordine del giorno. Il pressing di Juric ha costretto la Juventus a giocare in contropiede. Un pressing di gruppo e di speroni, a rischio giallo, ma capace di mordere, di confondere. Ne aveva cambiati cinque, Sarri, e immagino quanto gli sia costato: lui che per i colpi di stato ne invocava appena diciotto.
Verre e Amrabat davano i tempi all’Hellas, nessuno li dava ai campioni. Ramsey, al debutto da titolare, annusava gli schemi, Dybala era Messi a metà campo ma poi? Cristiano pascolava ai margini, idem Cuadrado. L’area sorda e vuota, non c’era centravanti: una pacchia, per Kumbulla e Gunter.
Nulla da dire sul rigore dell’acerbo Demiral, dal quale è nato, comunque, il gol di Veloso (gran sinistro dal limite) dopo il palo di Di Carmine e la traversa di Lazovic. Il pareggio, in compenso, è piovuto da una carambola di Gunter su un tiro del gallese, tiro che, sono sincero, non mi era parso irresistibile. E sempre il povero Gunter, già artefice del penalty di Calhanaglou, ha propiziato quello su Cuadrado, trasformato da Cristiano.
Danilo e Alex Sandro hanno spinto poco, Bentancur aveva le sue cose, meglio, molto meglio Matuidi (fino, almeno, al momento dello sparo). «C’era Guevara» ha invano spinto la squadra a salire, ma non è che i dipendenti gli abbiano dato retta. Higuain ha sostituito Dybala: poca roba, ma quel sangue al naso era da rigore. Juric, la scorsa stagione, fu il primo a bloccare la Juventus. E fra la parata di Buffon su Lazovic e il palo scheggiato da Veloso, migliore in campo per distacco, stava per riuscirci di nuovo.
Rimontata, rimontante: è una Juventus che il massimo l’ha dato finora contro Napoli e Atletico. Non a Parma e Firenze, e meno che mai oggi. Dimenticavo: con Khedira in campo, ancora zero gol al passivo.
Gentile Robertson, certo che per il futuro non si può puntare sui Khedira e sui Mandzukic (che nel cuore mi sta). Bisogna pensare al presente. Io discuto solo il disprezzo verso i giocatori, da Pincopalla agli altri. Questo non lo censuro, non censuro mai niente, ma non mi piace. Anche perché al 90 per cento viene espresso con il passamontagna.
Beck, mi spiace ma Khedira non si può vedere, per me almeno. Lo sopporto, male, da quando è arrivato, è il prototipo di giocatore che io nella mia squadra non vorrei mai e poi mai.
Abbiamo accolto il pareggio esterno con l’Atletico ( al di là del rammarico per la vittoria un po’ buttata via ) con con un certo compiacimento perché al Wanda lo scorso anno ne avevamo presi 2 senza colpo ferire…io stesso ero in quest’ordine di idee….trascurando il fatto che il nuovo Atletico è sensibilmente diverso da quello di prima…meno cholista….oggi pomeriggio, in contemporanea con noi, il n7ovo Atletico fa 0-0 in casa con il Celta Vigo….insomma primario…bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto??!!
Gentile Intervengo, lei scrive: “L’anno scorso una partita così non l’avremmo vinta, e se oggi ci siam riusciti è grazie al fatto che c’è la siamo giocata”. Ha bevuto? A Roma con la Lazio come si vinse? E la stagione precedente con il Benevento in casa?
Beck
Non come nell’ultima mezz’ora.
Ramsey e bentancur per me meglio dei due mosci. Matuidi meglio di tutti.
Gentile Fabrizio, non capisco il suo disprezzo per Khedira, e non solo. Si vergogni!.
Primario
Anche derossi è’ un campione del mondo. Ma sverna a baires.
Ora, tutto è possibile a questo mondo, pure che a 32 anni khedira viva una seconda giovinezza dopo aver avuto una cartella clinica degna di guerra e pace.
Ma non mi sembra una decisione strategica molto saggia impostare su di lui il futuro di una squadra. In particolare con a fianco il centrale di centrocampo più morbido del mondo. Salvo quando fa falli a minchia sulla trequarti, cioè sempre.
Era lecito attendersi dopo la sua entrata e urla di khedira poco dopo che questi due, freschi, tenessero su il baricentro della squadra. Nada de nada.
Domanda: quest’anno chi dà il cambio ad Alex Sandro? O pensiamo che ne giochi 50?
L’anno scorso una partita così non l’avremmo vinta, e se oggi ci siam riusciti è grazie al fatto che c’è la siamo giocata. Che poi è esattamente quello che è successo a Madrid. Rimango convinto che questa è la strada giusta, anche se sarà intrisa di ostacoli e difficoltà . Purtroppo abbiamo ancora negli occhi il ricordo di come giocava il Napoli di Sarri. Ma ci vuole tempo, fermo restando che da noi è tutto maledettamente più difficile, sia x la complessità che porta il nuovo corso, ma ancor di più x la ns storia, da squadra da campionato e poco europea.
Gentile Fabrizio, Khedira è un campione del mondo: non lo dimentichi mai. E se fosse meno cagionevole di salute…
Scritto da Roberto Beccantini il 21 settembre 2019 alle ore 20:46
… sarebbero cazzi amari per noi.