La Juventus di Antonio Conte «cominciò» da un 2-0 al Milan di Ibra e Cassano. La sua Inter è ripartita da un 2-0 nel derby – e, dunque, sempre dal Milan – dopo la magra europea con lo Slavia. Quattro partite, quattro vittorie. E questa, cruciale, molto al di là dell’episodio che l’ha orientata: il fuorigioco di Lautaro sul tiro di Brozovic, sanato – via Var – dalla deviazione di Leao.
E’ stato un derby giocato a spron battuto, che l’Inter si è presa fin dall’inizio, una sgommata dopo l’altra. Non a caso, il migliore del Milan è stato Donnarumma e, sempre non a caso, di Handanovic non ricordo una parata. L’occasione di Lukaku, quella di Lautaro, il palo di D’Ambrosio (anche se era un gol mangiato), tutto o quasi sotto l’ispirazione di un Sensi irresistibile palla al piede (palla agli altri, viceversa, qualche corpo a corpo l’ha sofferto), di un Barella ormai padrone del ruolo e di un tridente difensivo che non ha lasciato passare uno spillo.
Conte è andato sul classico, Giampaolo ha calato, a sorpresa, la carta Leao. Non male, il portoghese. E’ Piatek, semmai, che continua a deludere. Nell’Inter ho colto un’idea, una scintilla; nel Milan solo gambe, solo orgoglio. Si affrontavano le migliori difese e uno degli attacchi più scarsi. Per un’ora non c’è stata partita, o ce n’è stata poca. L’Inter premeva, il Milan si è sempre cibato di momenti, di avanzi.
Il pressing interista ha soffocato Suso e, soprattutto, Biglia, regista di un centrocampo scarno e avaro. Non che Lukaku avesse fatto sfracelli, ma il raddoppio, di testa, è stato una specialità della casa. Lautaro, lui, mi è piaciuto per la «garra». Due sconfitte in quatto partite sarebbero troppe in assoluto, figuriamoci per il Milan (anche se un Milan-cantiere). L’Inter, viceversa, i derby li vinceva pure con Spalletti, ma Conte, quando va in testa, difficilmente se la monta o gliela tagliano.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Colori_e_simboli_della_Juventus_Football_Club#Evoluzione_2
È dal 1985 che non presentano la stessa divisa per due anni di fila
Possiamo azzardare a dire che la stragrande maggioranza dei tifosi della Juve vorrebbe sempre la maglietta classica a strisce bianco nere, ma ho come il sospetto che i capoccioni della Juve di quello che pensano i tifosi se ne impippino e pensino invece ai clienti ai quali le maglie a strisce non piacciono. È facile trovare chi indossa la maglia di una squadra di calcio a tinta unita anche nel tempo libero o per andare a lavorare. Chi compra la maglia a strisce, e non parlo di solo quella bianconera, lo fa solo per andare allo stadio o per giocare a calcetto
A me della maglia frega una minchia,pur di vincere mi andrebbe bene pure la canotta!La maglia di quest’anno mi sembra molto bella.De Gustibus
Quella di Berlino era splendida per esempio.
Si fabrizio. Ma manutd barca liverpool e ci mancherebbe real la prima maglia non la cambiano. Marchette-ing o no. Con la seconda e la terza e la quarta facciano quel che pare loro.
La maglia di quest’anno prepara già il ritorno alle strisce dell’anno prossimo.
In pratica è marketing 2.0.
Gravi errori tattici di posizione e di gestione del finale di partita dei giocatori viola e del loro allenatore.
Maglia a strisce verticali bianconere. Questa è la maglia della Juve. Quella che indossano ora i nostri ragazzi è una bella maglia dal punto di vista estetico. Ma non è la maglia della Juve, come già scritto da Robertson.
Meravigliosa Atalanta. Senza dubbio una squadra con i coglioni.
Grazie, gentile Robertson, per l’omaggio cromatico al Liverpool, oggi vittorioso “a” Chelsea con merito, con sofferenza e con la ferocia tecnologica del Var