Al di là del risultato, strameritato, mi spiace per Capello ma la mano di Sarri si vede: e come. La qual cosa non significa la bocciatura di Allegri (ci mancherebbe): significa, semplicemente, un progresso. L’Inter di Conte, pur mettendocela tutta, ha sempre inseguito la partita, fin dall’inizio (gran gol di Dybala, gran traversa di Cristiano) e, soprattutto, dopo l’uscita di Sensi.
Nessun dubbio che la rosa di Madama sia più guarnita, sia più forte. Si chiedeva a San Siro di pesare le differenze. Ci sono state. A costo di svuotare l’area, Sarri ha preteso, e ottenuto, un palleggio fitto, veloce, con Bernardeschi, preferito a Ramsey, che disturbava Brozovic, Cristiano mobile (splendida, l’azione della rete annullata per un mezzo piede del piccolo Omar in fuorigioco), Dybala rapace e Pjanic sontuoso.
Un braccio di de Ligt (così così) ha propiziato il rigore che, trasformato da Lautaro, più incisivo di un Lukaku «troppo» sherpa, aveva ridato gas all’Inter. Il toro, ancora, sfilava la palla a Bonucci e impegnava strenuamente Szczesny.
Ecco: se la Juventus si è cibata di gioco, l’Inter si è nutrita di giocate. Poi i cambi, naturalmente. L’ingresso di Higuain, per esempio: suo il guizzo decisivo, in capo a 24 passaggi (così mi dicono). Prima Dybala, poi il Pipita: gli esuberi d’estate.
L’Inter le aveva vinte tutte, la Juventus aveva pareggiato a Firenze. Il sorpasso conferma come e quanto la Signora dia il meglio contro le «meglio» (Napoli, Atletico, Inter). Poi, è chiaro, Vecino ha beccato un palo esterno di carambola e costretto il polacco alla parata salva-vita. Il tabellino ha diritto di cittadinanza, sempre: a maggior ragione, se lo spirito del tempo («Zeitgeist») sorvola gli episodi e privilegia il senso della trama. Siamo appena alla settima, Sarri crede negli alunni e gli alunni nel maestro.
Per me una tra barca e real salta nell’anno. Più facile la seconda.
No no, dico che professionalmente è una scelta forse più rischiosa che stare fermo. E’ certamente un passo indietro, se gli va bene risalte (un poco), se gli va male sono cazzi (professionalmente parlando).
Stare fermo…in un anno succedono tante cose… Madrid? Barca? Psg?.
Certo, poi ci sono i danari. mai sputerei su 11 anche ne avessi 50.
Boh- tempo dirà ..
Perdonatelo
https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/avv-durante-a-radio-bianconera-sto-valutando-una-querela-su-conte-lo-perdono-perche-487901
Non ho capito Claudio.
Rob forse no forse si dipende dal punto di vista i suppose.
Però ti rifaccio la domanda:city Liverpool tottenham e Arsenal già occupate in uk.lo united in una situazione surreale.
In Italia Juve niet.
Le spagnole piazzate,il bayern pure.
Cosa doveva fare?stare fermo un’altra volta?
Gentile Ezio, ho letto i giornali: Corriere della Sera, Rocchi voto 8. La Gazzetta dello Sport, voto 7,5, la Repubblica voto 7, Tuttosport voto 6, La Stampa voto 6. Non è vangelo, per carità …
Scritto da Roberto Beccantini il 7 ottobre 2019 alle ore 15:21
———————————————————————–
Si è dimenticato Matteo Messina-Denaro (su Il Latitante), voto 9
Alex, Guardiola e’ n’altra cosa , la rosa del City ancora di piu’ , i citizen non fanno testo
Alex
Ma, senza ironia per carità , ma l’inter secondo te a livello europeo è ancora una panchina attraente per un grande allenatore?
Mi pare che negli ultimi 4-5 anni si è assistito ad una stratificazione di valori e appeal senza precedenti. E gli inserimenti non sono facilissimi. Pure la juve è li li, ma se non consolida (gli acquisti di ronaldo, deligt e in un altro senso pure ramsey) sono un segnale in quella direzione, il rischio di cadere sotto è ancora presente.
Guarda Tottenham, Borussia, Ajax, squadre che riescono ad emergere con la testa, ma poi faticano.
Los tesso Atletico è in una situazione un poco simile a quella della juve…
La scelta di Tonio mi sembra “sportivametne” piuttosto rischiosa.
Lassat fa o mast!
Eh ma rob non e’che le panchine di prestigio siano poi molte.
La scelta era ristretta,anche tenendo conto che certe panche erano blindate.
Uno deve pur allenare da qualche parte.
Da lippi a capello a trapattoni ancelotti e così via i migliori le 2-3 grandi italiane le hanno allenate tutti.