Al di là del risultato, strameritato, mi spiace per Capello ma la mano di Sarri si vede: e come. La qual cosa non significa la bocciatura di Allegri (ci mancherebbe): significa, semplicemente, un progresso. L’Inter di Conte, pur mettendocela tutta, ha sempre inseguito la partita, fin dall’inizio (gran gol di Dybala, gran traversa di Cristiano) e, soprattutto, dopo l’uscita di Sensi.
Nessun dubbio che la rosa di Madama sia più guarnita, sia più forte. Si chiedeva a San Siro di pesare le differenze. Ci sono state. A costo di svuotare l’area, Sarri ha preteso, e ottenuto, un palleggio fitto, veloce, con Bernardeschi, preferito a Ramsey, che disturbava Brozovic, Cristiano mobile (splendida, l’azione della rete annullata per un mezzo piede del piccolo Omar in fuorigioco), Dybala rapace e Pjanic sontuoso.
Un braccio di de Ligt (così così) ha propiziato il rigore che, trasformato da Lautaro, più incisivo di un Lukaku «troppo» sherpa, aveva ridato gas all’Inter. Il toro, ancora, sfilava la palla a Bonucci e impegnava strenuamente Szczesny.
Ecco: se la Juventus si è cibata di gioco, l’Inter si è nutrita di giocate. Poi i cambi, naturalmente. L’ingresso di Higuain, per esempio: suo il guizzo decisivo, in capo a 24 passaggi (così mi dicono). Prima Dybala, poi il Pipita: gli esuberi d’estate.
L’Inter le aveva vinte tutte, la Juventus aveva pareggiato a Firenze. Il sorpasso conferma come e quanto la Signora dia il meglio contro le «meglio» (Napoli, Atletico, Inter). Poi, è chiaro, Vecino ha beccato un palo esterno di carambola e costretto il polacco alla parata salva-vita. Il tabellino ha diritto di cittadinanza, sempre: a maggior ragione, se lo spirito del tempo («Zeitgeist») sorvola gli episodi e privilegia il senso della trama. Siamo appena alla settima, Sarri crede negli alunni e gli alunni nel maestro.
Scritto da teodolinda56 il 9 ottobre 2019 alle ore 17:56
Concordo. Domenica allo stadio scene mai viste, al netto della faziosità tipica di ogni stadio, ad ogni fischio arbitrale contro l’Inter, anche per falli evidenti a centrocampo, giù fischi proteste ed insulti e lamentele. Contenti loro…
Maldini e Boban secondo me sono due persone serie, che sanno di calcio, magari un po’inesperti come dirigenti, Hanno inseguito il sogno fanciullesco di un Milan giovane dal gioco (o GiUoco?) sbarazzino, ma il calcio è molto più concreto. Maldini dopo la disfatta contro la Fiorentina si presentò davanti alle telecamere facendo autocritica, senza vomitare come di solito i dirigenti fanno, ogni responsabilità sull’allenatore. Poi lo hanno in effetti esonerato, ma Giampaolo ci ha messo del suo, riproponendo a Genova nel primo tempo formazione con gli stessi stantii, almeno in questo periodo, delle partite precedenti, Pjatek su tutti. Nel secondo con Leao e Paqueta sono andati meglio,
De Pasquale: appunto. Lippi da voi ha fallito miseramente, mai altrove ad alti livelli.
Quindi?
Trova ‘sta differenza.
Scritto da MacPhisto il 9 ottobre 2019 alle ore 14:48
Gli alti livelli, a parte la Juve e la Nazionale(prima parte, la seconda e’ stata vergognosa) quali sarebbero stati, Atalanta e Napoli?
Chiaro , poi c’e’ la Cina.
Andiamo bene.
Non mi sembra che nessuna delle prime squadre d’Europa se lo sia minimamente filato, all’epoca.
Un motivo ci sara’.
Comunque da voi ha fatto bene, normale che lo idolatrate.
Sono molto curioso di capire Maldini Paolo (immenso giocatore) e quel tonto di Boban, che tipo di dirigenti saranno, di quale caratura.
Una mezza idea ce l’ho già.
“Lo amo perchè è un uomo di altri tempi”. (hihihihi)
(Ambra Rabacci Cicocò)
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Proprio come il suo gioco.
Difficile la vedovanza.. Capisco…
hihihihihiihi.
Per me quella dell’inno che piace e/o non piace a conte e’una cazzata colossale ad uso e consumo di qualche che grullo che vive di flatulenza online.
Depascuale
Il problema è che voi siete riusciti ad andare in piazza duomo per lo scudetto di Mancini,il primo,quello a cui avete partecipato da soli e vinto a ”dieci minuti dalla fine contro nessuno”(mou).
Ora io capisco che Moratti dopo aver perso completamente la faccia negli anni precedenti fosse talmente affamato da umiliarsi a far cose tipo la bandiera sul balcone pero’i tifosi dovrebbero avere una visione piu’ampia dello stato delle cose e voi,diciamocelo,non siete proprio in grado di averla.
Comunque io rimango ancorato ai fatti e non alle suggestioni.
Conte ha la terza rosa del campionato e deve finire minimo terzo i due,eventuali,step successivi,sarebbero da “ottimo”e da “miracolo”nel caso di primo posto.
Ovvio,deve lavorare tranquillo ma potra’farlo solo se le cose andranno costantemente bene.dovesse passare un periodo difficile l’ambiente glielo farebbe pagare.
Scritto da Riccardo Ric il 9 ottobre 2019 alle ore 16:29
Aldilà se al PDM piaccia o meno, del quale oramai non c’è più niente che potrebbe meravigliarci, ma questo è un testo di una tale deficienza mentale che riflettendoci solo a loro (e a Elio) poteva venire in mente.
Io continuo a pensare che questa squadra non è degna della loro curva…