Al di là del risultato, strameritato, mi spiace per Capello ma la mano di Sarri si vede: e come. La qual cosa non significa la bocciatura di Allegri (ci mancherebbe): significa, semplicemente, un progresso. L’Inter di Conte, pur mettendocela tutta, ha sempre inseguito la partita, fin dall’inizio (gran gol di Dybala, gran traversa di Cristiano) e, soprattutto, dopo l’uscita di Sensi.
Nessun dubbio che la rosa di Madama sia più guarnita, sia più forte. Si chiedeva a San Siro di pesare le differenze. Ci sono state. A costo di svuotare l’area, Sarri ha preteso, e ottenuto, un palleggio fitto, veloce, con Bernardeschi, preferito a Ramsey, che disturbava Brozovic, Cristiano mobile (splendida, l’azione della rete annullata per un mezzo piede del piccolo Omar in fuorigioco), Dybala rapace e Pjanic sontuoso.
Un braccio di de Ligt (così così) ha propiziato il rigore che, trasformato da Lautaro, più incisivo di un Lukaku «troppo» sherpa, aveva ridato gas all’Inter. Il toro, ancora, sfilava la palla a Bonucci e impegnava strenuamente Szczesny.
Ecco: se la Juventus si è cibata di gioco, l’Inter si è nutrita di giocate. Poi i cambi, naturalmente. L’ingresso di Higuain, per esempio: suo il guizzo decisivo, in capo a 24 passaggi (così mi dicono). Prima Dybala, poi il Pipita: gli esuberi d’estate.
L’Inter le aveva vinte tutte, la Juventus aveva pareggiato a Firenze. Il sorpasso conferma come e quanto la Signora dia il meglio contro le «meglio» (Napoli, Atletico, Inter). Poi, è chiaro, Vecino ha beccato un palo esterno di carambola e costretto il polacco alla parata salva-vita. Il tabellino ha diritto di cittadinanza, sempre: a maggior ragione, se lo spirito del tempo («Zeitgeist») sorvola gli episodi e privilegia il senso della trama. Siamo appena alla settima, Sarri crede negli alunni e gli alunni nel maestro.
Visti gli highlights di olanda Ulster….mamma mia deligt.
frega niente della maglia di FIGcalciopoli, mi spiace per Gigi, Barzagli e il Camo, ma l’ultima Nazionale Italiana Campione del Mondo è quella del 1982.
Quanto hai ragione Superciuk, Una genia da estirpare alla radice. Ebbi a che fare qualche anno fa da milite, con uno dei virgulti della real casa e giannizzeri serventi, che anche in quell’occasione diede prova di insipienza e cialtronismo sommi come da tradizione. Ovviamente lo presi a pallate per quanto nelle facoltà concessemi da quella Repubblica che, almeno, li aveva almeno mandati dove dovevano. Avessi potuto avrei fatto pure peggio, ma c’era pur sempre il codice.
Però l’azzurro oramai è l’azzurro. Come calzoncini neri e maglia bianca sono i crucchi e invece coi calzoncini blu i mangia porridge.
La maglia verde è molto bella, ma nulla ha a che fare con la nazionale. Un poco come la maglia da fantino attuale, bellissima. Ma non è la maglia della Juventus.
Piccola parentesi di costume. A qualcuno non piace la maglia verde in nazionale perché oltraggia la tradizione azzurra. Invece a me piace proprio perché trovo che solo in una repubblica delle banane la maglia della nazionale renda omaggio ad una monarchia cacciata a pedate 70 anni fa. Anzi un bel pantaloncino bianco, calzettoni Rossi e torniamo almeno in questo ad essere un paese normale
Piú in generale, a livello di centrocampisti low cost (anche se sicuramente ora il loro valore é senz’altro aumentato), mi hanno favorevolmente impressionato il batavo-marocchino dell’Hellas Amrabat e l’uruguagio Nandez del Cagliari. 2 bei tipini, anche se da noi sarebbero buoni come ricambi di nerbo.
Si fa sempre piú strada, nelle mie convinzioni, l’idea che Lolo sia molto meglio come interno (o addirittura come vertice atipico di un rombo, viste le sue caratteristiche di recupera-palloni e l’attitudine al pressing). Non escludo che un domani non possa diventare anche un regista arretrato di valore, come peraltro accadde al Principino,
E d’altronde se Pjanic, palesemente rivitalizzato da Sarri, é il sontuoso giocatore visto domenica sera, quel posto é suo, e semmai in sua assenza ci metto il formaggione (cit.) che in precampionato non aveva lasciato cattive impressioni a tal proposito.
Bentancur, con le dovute differenze di potenza, potrebbe forse coprire quella voragine lasciata dalla partenza del Polpo, e prima ancora di Re Arturo.
Nel 4312 con Pjanic in mezzo, Lolo a sx, Emre Can a dx e Ramsey vertice alto del rombo, penso ci si divertirebbe, stante l’attuale atteggiamento in campo.
Anche nel 433 con DC ovviamente farebbe bene, fermo restando che il buon Blaise rimane sempre un affidabile scudiero su cui contare.
Insomma, come rivelava LFM da voci vicine all’ambiente, Bentancur potrebbe mettere nel mirino il Cammello per scalare quel posto.
Si Massimo,
ma era tutto l’atteggiamento della squadra ad essere molto attento a recuperare palla e alta. E’ veto che xavi e iniesta non sono giocatori difensivi nel senso di busquets, ma erano due che appena non avevano la pallla pressavano gli avversari non nella propria trequarti, ma ar ridosso della loro! quindi altro che se erano difensivi (in questo senso). NOn consentivano alla squadra avversari di avere il pallone se no che per limitate frazioni di gioco. In questo mi sembra che ci sia molta vicinanza tra guardiola e sarri: non dobbiamo consentire alla squadra avversaria alcuna iniziativa.
Lo stesso suarez è un pressatore compulsivo dei centrali.
Due mezzeali come xavi e iniesta passerà molto tempo prima di vederle. Soprattutto il secondo, assolutamente divino, ma pure il primo…
Devo dire che a parte la statura, Sensi in qualcosa ricorda iniesta, il tempo dirà se fatti le dovute proporzioni.
Altra cosa è sostenere come si è letto che domenica la partita è cambiata quando è uscito sensi.
Il primo tempo di domenica è stato da una parte 1 goal bellissimo, 1 traversa tonante, un goal annullato di niente, e altre due azioni da goal. Dall’altra parte un rigore inventato da deligt, e un tiro di qualche pericolosità (diciamo mezza occasione, va, con lautaro definalto a destra).
Più una camionata di falli sistematici dell’ intrr che brocchi causa carrrarite si è peritato di ignorare.
Poi ci sono le fantasie che vedono un secondo tempo a senso unico (pure lui), solo perchè era uscito sensi.
Bene, perchè se ci credono non miglioreranno mai e la Juve dormirà sonni tranquilli.
Piqué, Puyol e Busquets. Questi erano gli unici giocatori con attitudini difensive di quel Barcellona. I terzini, Alves e all’epoca Abidal, erano in realtà dei cursori che in fase di possesso andavano sulla linea dei centrocampisti con Busquets che arretrava in mezzo a Puyol e Piqué. Poi Xavi e il Mago da interni. E attaccavano tutti come bestie. Pero allo stesso tempo subivano poco. Dobbiamo percorrere quella strada e credo sia l’obiettivo di Sarri. Ci vuole tempo.
Io penso che con Ramsey giochiamo a due punte. Ramsey e Costa, entrambi da gestire perché nn mi sembrano indistruttibili. Per fortuna abbiamo un Pipita in gran spolvero e un Pjanic privilegiato da una chiara idea di gioco. Cmq non serve per forza avere il rubapalloni e un cristone di novanta chili per difendere bene. Pensiamo al Barcellona di Guardiola: quanta gente difensiva aveva in campo? Difendevano di squadra, con l’organizzazione.
matuidi non gioca solo se trovi un altro matuidi con i piedi più buoni. il formaggione, nonostante la stazza, come interditore si fa valere ma non copre le stesse zone del campo che riesce a coprire matuidi per cui può essere un ricambio in alcune partite quando magari al posto di cr7 gioca DC. rambetto giocherà da trequartista ma, data la sua salute, si alternerà con costa nel ruolo di terzo attaccante. pjanic è intoccabile. rimane il posto a destra dove giammai sarri rinuncerà all’intelligenza tattica, all’incedere a fari spenti, alla presenza fisica, al carisma, all’esperienza, alle magliette senza traccia di sudore del cammellone.