In un Olimpico da notti magiche, la Nazionale in verde (ma non al verde) liquida gli avanzi della Grecia e si qualifica in bellezza – prima, sette vittorie su sette, tre turni di anticipo – per la fase finale dell’Europeo. Non è stata un’impresa: è stato un lavoro ben fatto, al netto di avversari che potranno drogare le pance delle edicole, non certo i piani di Mancini. Al ct va dato atto di aver restituito gioco ed entusiasmo. Poi, è chiaro, sono i singoli che vanno in campo e lì la musica cambia o non cambia in base al talento e allo spirito. Il talento non è più quello della generazione dorata, lo spirito sì.
Non una gran partita, non una grande Italia. Il catenaccio ellenico ha riproposto, lontano dal pathos del mito, l’assedio delle Termopili, con nessun Leonida fra i pretoriani di Van’t Schip e nessun Serse fra i persiani d’Italia. Non solo: in un paio di contropiede, e su un angolo, abbiamo addirittura rischiato. E nel primo caso, bravo Donnarumma.
Storici sono i numeri, non (ancora) il resto. Per un tempo, si è girato attorno alle trincee, un po’ assalitori e un po’ turisti, con il dribbling timido di Spinazzola unico grimaldello. Meglio, senza però esagerare, la ripresa, quando la stoffa individuale ha scavato la differenza. Penso all’azione Verratti-Insigne che ha propiziato il rigore di Jorginho (braccio, netto, di Bouchalakis al d là di ogni mani-comio); penso a Bernardeschi, al raddoppio carambolato (su Giannoulis), a un bel lancio per Insigne e a un contributo che, nel viscerale braccio di ferro tra quantità e qualità , ha permesso di assorbire l’infortunio di Chiesa senza ambigui processi alle intenzioni.
In Europa, non ci sono più squadre in fuga di chilometri. Ce ne possono essere di migliori, certo, ma che il futuro abbia il fascino del punto interrogativo e non più l’angoscia del buco nero, è già qualcosa.
Beh ilcomunismo con la Racchiette, le ong e gli sbarchi c’entrano ben poco e comunque meno dei capitalisti come Soros, gli euroburocrati, i cazzaroni di rignano, i radicali (purtroppo) liberi come la (dio) Bonino, il brodo Magi ed altra rumenta radical-chic.
Ecco forse molti di questi politicanti opportunisti sono stati dei ferventi comunisti in un passato remoto, ma chi non lo era visto che faceva figo.
Per una volta concordo alla lettera con ric meno che su un punto.
L’uefa DEVE colpire duramente TUTTI i calciatori turchi che salutano militarmente e i club DEVONO punire in maniera draconiana i turchi che twittano porcherie come quelle di demiral o can.
Nessuno chiede all’uefa di fare politica ma semplicemente di colpire duramente quegli affiliati che usano lo sport per fare politica.
Sam
Guardiola è lo stesso che ha eletto quella stronza con le pulci in testa della Rackete come sua eroina…se mi date 24 milioni all’anno divento comunista e rivoluzionario anch’io.
I curdi hanno sconfitto l’Isis, facendo un favore a tutti, nel “loro” territorio, che non é uno Stato ma che loro vogliono gestire. I curdi sono distribuiti in un vasto territorio che passa attraverso vari Stati.
Assad forse finanzia l’ISIS, magari perché gli fa comodo dato che vuole garantirsi la gestione sempre di quel territorio.
Erdogan vuoe anche lui entrare in quel territorio, spalleggiato da Trump, il quale anche lui pare molto interessato.
L’UE all solito fa finta di non vedere quando questo o quell’alleato sono implicati in qualcosa di losco o tetro.
Naturalmente il nocciolo della questione é: perché quel territorio interessa cosi’ tanto a tutti, oltre ai curdi che ci abitano? Ma perché c’é il petrolio, naturalmente. Fosse stato un grande prato verde dove nascono speranze non se lo sarebbe filato nessuno. Invece siccome c’é il petrolio, guarda un po’, all’improivviso si accusano questi di terrorismo, quegli altri di sostenerlo, quegli altri ancora di occupare qualcosa che non é loro, ma insomma la questione drammatica e umanitaria é un danno collaterale, prima questo cavolo di petrolio. E per i media, che sempre si ergono a paladini della libertà di espressione e della trasparenza, la tragedia é un po’ meno tragica se c’é di mezzo lo Zio Tom e i suoi amici.
ovviamente i calciatori turchi devono tacere, guardiola che accusa madrid …. no….
EC: liberalisti etc.
Ah quindi nel “meraviglioso” mondo del cosiddetti liberialisti-liberisti-liberopertutti(…i delinquenti) il diritto all’autodeterminazione é scomparso…
Io il mio piccolo contributo, nella questione turca, lo porteró avanti smettendo di cagare in piedi.
prima si mette saddam al potere, e poi si inventano le “armi di distruzione di massa” per destituirlo…..
un giornalista americano scrisse, a proposito di Afghanistan “chi sono quelli dell’alleanza del nord che sosteniamo oggi? I nostri nemici di domani….
i bosniaci, i croati e co. avevano il diritto di pretendere l’autonomia, anzi la Libertà ……… ovviamente i catalani no, lì è giusto che Madrid intervenga e li sbatta in galera…..