Il calcio è anche questo, Liechtenstein zero Italia cinque, otto su otto nell’Europeo già in tasca e in tutto, per ora, nove vittorie consecutive. I topi d’archivio informano, festosi, che trattasi di record eguagliato. L’aveva stabilito, nel 1938, un «certo» Vittorio Pozzo. Il pudore suggerisce di non andare oltre. Per questo, ringrazio Mancini che già alla vigilia ci aveva dato il titolo: «Io come Pozzo? Mi mancano due Mondiali e un’Olimpiade». Edicole, regolatevi.
Il Liechtenstein occupa il 182° posto nella classifica Fifa, l’Italia il 15°. Il catenaccio era nell’aria, e nell’area. Giorno verrà : nel frattempo, si viva alla giornata. Rispetto al verde e alla Grecia di sabato, la Nazionale era tornata al bianco e il ct ne aveva cambiati dieci: tutti, meno Verratti. Capitano, addirittura. E non più punto interrogativo.
Subito Bernardeschi, su azione Belotti-Biraghi, poi le parate di Sirigu (prima e dopo) e, alla ripresa, Belotti e Romagnoli di testa, El Shaarawy e ancora il Gallo. Pioveva, a Vaduz, e i rischi erano i soliti: trasformare i Salanovic in Zorro (in certi momenti, quasi quasi…) e tenere bassa la dedizione, la concentrazione. Capita spesso, con la pancia piena e le formazioni di scorta. Non è successo.
Hanno debuttato, dall’inizio, Di Lorenzo (ok) e, a un quarto d’ora dal termine, Tonali, classe 2000, del quale si dice un gran bene (ammonito, emozionato: giusto un ruttino digestivo). Più che Grifo, disperso nella marmellata avversaria, mi è piaciuto il modo in cui El Shaarawy si è buttato sulla torta, lui che veniva dalla milionaria Shanghai, mentre Bernardeschi continua a essere di tutti (e di tutto) un po’, in bilico perenne fra eclettico e generico, cosa che imbarazza i puristi, la cui prima domanda resta: qual è il suo ruolo? Per me, ala; per voi, non so.
Detto ciò,ora la Dea penserà alla partita col City e metterà la modalità risparmio, rischiando qualcosa,
All’olimpico si ode un “vinceremo il tricolor “….
Giocano a una velocità e una intensità sconosciuti al nostro campionato
Pensare che qui c’erano un paio di coglioni che, pur di venirmi incontro deridevano il Gasp e quella banda di ragazzotti con cui fa letteralmente miracoli risultatistici e prestazionistici.
Lo adoro calcisticamente dai tempi del Genoa e dall’ultimo anno sotto la lanterna non ha sbagliato un colpo.
Posto che notoriamente la Juve non era altro che l’anti-inda, non è che in realtà la Juve è l’anti-atalanta?
e sono
3
che spettacolo l atalanta
ma come gioca la dea?
Il bimbo torna in gruppo!
La fonte interessata, super attendibile, non ha fatto il nome, ma gli indizi, vedi la mancata convocazione, portano a lui.