Prima di tutto e di tutti, Sinisa Mihajlovic. In panchina per la quarta volta, nonostante tutto e contro tutto. Un esempio per coloro che soffrono, una speranza per i soldati Ryan che non hanno la sua visibilità. Poi la partita. Che la Juventus ha dominato senza chiudere. E così, quando Orsolini si è tirato addosso a tu per tu con il portiere; De Ligt è incorso in un caso di mani-comio che Irrati in campo e Fabbri al Var hanno prosciolto per insufficienza di prove (visto l’aria che tira, non mi sarei meravigliato del contrario); Santander ha colpito la traversa e costretto la «riserva» Buffon a una paratona; quando è successo tutto questo, il risultato, bugiardo, era «solo» di 2-1.
E’ stato un Sarri, nervoso, di lotta e di governo, in vantaggio sul destro di Cristiano (complice Skorupski, poi provvidenziale), raggiunto dal destro di Danilo e, alla ripresa, di nuovo avanti con il destro di Pjanic, al culmine di un flipper gialappesco. Pjanic, già 3 gol e un loggione non sempre generoso. Lo disturbava Soriano, è riuscito comunque a fornire e rifornire.
La differenza che continuo a cogliere non è tanto nello sbloccare il risultato. Capitava spesso anche con Allegri. E’ stato dopo il 2-1. Pressing alto, azioni avvolgenti e non più lente, Higuain rifinitore e tiratore, Cristiano gregario e leader, Bernardeschi meno lontano dalla sua Itaca, Alex Sandro chirurgico e Cuadrado casinista, Rabiot alla ricerca degli schemi perduti. Venti minuti di dominio assoluto. E solo quel calo lì, agli sgoccioli, che Santander, subentrato dalla panchina per offrire un riferimento all’immortale Palacio (37 anni), stava per punire.
Sesta vittoria di misura su sette. Cosa significa? Significa che non sempre Madama traduce la massa di azioni che produce e la difesa (già 7 reti) non offre le garanzie d’antan. Anche per questo, sarebbe opportuno non scialare sotto porta.
https://www.tuttosport.com/foto/calcio/serie-a/juventus/2019/10/19-62420070/de_ligt_tocca_la_palla_di_braccio_in_area_il_bologna_chiede_un_rigore/#slide-1
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Tuttosport riporta fedelmente l’interpretazione attuale sulla regola del fallo di mano:
La regola sul fallo di mano
“Di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani/braccia del calciatore: se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso; se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino; se mani/braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo; quando un calciatore cade a terra e mani/braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo”. Ora, vien da sé che quel “di solito” lasci un margine di discrezionalità che è impossibile escludere in toto, tuttavia i replay evidenziano in maniera netta che prima di toccare con il braccio il pallone, De Ligt l’ha toccato con il piede (ripetiamo: proviene direttamente dalla testa o dal corpo, compresi i piedi, del calciatore stesso) e inoltre le mani/braccia di De Ligt non si trovano in una posizione innaturale.
Più mani….aci di così si muore.
Comunque a me piace disquisire l’aspetto tecnico togliendomi la maglia per la squadra per la quale tifo da sempre, la Juventus.
Se si osserva il fermo immagine (il link della foto sopra) si possono ipotizzare tre cose:
1) De Ligt entra in scivolata, prende il pallone. Calcio d’angolo e amen;
2) De Ligt entra in scivolata, il piede devia la palla sul braccio, di fatto stoppandola, e la palla non passa tenendo conto che dietro c’era pronto Palacio per deviarla in porta: questo è rigore senza se e senza ma.
3) De Ligt interviene di piede lisciando la palla che non tocca il braccio: la palla arriva a Palacio per la deviazione in porta, Bonucci non può intervenire.
Personalmente, prego iddio, che non ci capiti mai al 94esimo una situazione del genere, invertita.
Poi voglio vedere chi non reclama il rigore.
Comunque se l’interpretazione è questa, ben venga, l’accolgo a braccia aperte, evviva per i tre punti arrivati con il Bologna, testa bassa e pedalare.
Finoallafine, sempre e comunque.
https://www.youtube.com/watch?v=evx0yG1Nrlo
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Con allegri tutte le volte che eravamo sul 1-0.frosinone Genoa cagliari Parma e potrei citarne altre venti.
Il problema e’che ti metti in 11 dietro la palla portarti l’avversario in area e fisiologico.
Scritto da Alex drastico il 21 ottobre 2019 alle ore 13:40
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Sinceramente, a parte le partite da te citate, quando in effetti poi il goal lo subimmo, grossi patemi, se non quelli normali derivanti dal risultato in bilico, non ne ricordo. Ricordo tante, ma tante, partite giocate col filo di gas, ok, col risultato in bilico, ok, ma portate a casa in totale tranquillità. E non solo contro le medio piccole, Juve Roma goal di Benatia, partita finita uno a zero senza che la Roma tirasse una volta in porta (a parte nel finale per scivolata sempre di Benatia, ma è altro discorso). Juve Inter 1 a 0, goal di Cuadrado nel primo tempo, partita finita.
https://www.youtube.com/watch?v=P_1johKHKvo
Per Ezio e per tutti, Primari compresi
…
Salve, una curiosità su un caso di anni fa, direi emblematico/scolastico quanto quello di De Ligt. Scivolata di Granqvist in Juve Genoa campionato 2011/2012. Il giocatore genoano si frappose in scivolata ad un cross in area, il pallone incocciò sul ginocchio e poi schizzò sul braccio largo. Il rigore non venne assegnato. Era rigore o no? e nel caso, oggi sarebbe rigore o no?
Rispondi
Luca Marelli
Luca Marelli dice:
21 Ottobre 2019 en 12:48
No, come ha detto Rizzoli citando proprio quell’episodio ad inizio stagione.
Peraltro è un episodio un po’ diverso.
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Scritto da Riccardo Ric il 21 ottobre 2019 alle ore 11:14
Gian Carlo, non ci sperare. Per instillare il dubbio è andato a ripescare un episodio, (Granqvist)
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IL MANI-COMIO DI BECCANTINI?
(e’ quando legge: ha ragione il primario, si schernisce, ma…con i suoi polli va in estasi)
Esattamente, non so quale, ma deve essere uno di Milano, essendo egli… ivi vivente.
Quello famosissimo dei matti irrecuperabili, per i matti comune lo hanno chiuso, E’ lo tengono aperto solo poer i Beccantini! ….ho detto tutto? Quasi!
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Gentile Massimo, dicono che sia così – sul mani-comio – poi fanno quello che vogliono.
(sempre a favore della juventus eh!)
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Oggi vincono le interpretazioni, più che le regole. Mi creda. E’ andata bene. Al di là delle veline
ufficiali. —– Scritto da Roberto Beccantini alle ore 00:51
(ecco il delirio! era rigore ma hanno ignorato la regola! prendere per il culo con la bella scrittura!)
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grandquist de ligt
Juventus bologna per Beccantini questa palla che tocca sotto il
braccio di De Ligt a rasargli i peli e uguale alla respinta con la
mano e con il braccio in cielo di granquist in Juventus genoa???
https://twitter.com/jackzammarchi/status/1185663570228498439
…..
Era di spalle: rigore. Mi creda: è andata bene.
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E’ chiaro come era chiaro il caso di Granqvist. Non trascuri il concetto di distanza, mobile qual piuma al vento.
Scritto da Roberto Beccantini il 20 ottobre 2019 alle ore 01:05
http://www.beckisback.it/2019/10/19/passo-e-chiudo-non-ancora/comment-page-4/#comments
……..
…Ricorda la coscia-braccio di Granqvist su tiro-cross di Lichsteiner nella celeberrima edizione di Juventus-Genoa che portò all’invasione di Conte? La distanza, lì, era l’elemento dirimente. Come questa volta. Molti se la presero con Guida, perché “non se la sentì”
Scritto da Roberto Beccantini il 20 ottobre 2019 alle ore 00:51
http://www.beckisback.it/2019/10/19/passo-e-chiudo-non-ancora/comment-page-4/#comments
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2013 Juventus Genoa 1-1 granquist con braccio in cielo
respinge la palla con la mano, per beccantini e’ uguale al tocco
di De Ligt sotto il braccio a rasargli i peli!!!!!!!
https://twitter.com/Luca_mr_10/status/1185662256534753280
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PS. ha ragione.. UN CORNO! NON ha ragione!
Ma il primario, con i sassolini… ottiene cio che vuole!
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Fulvio Paglialunga
@FulvioPaglia
Nemmeno oggi la Lega di serie A voterà per l’accordo con Mediapro per i diritti tv del calcio. Inutile girarci intorno: vogliono creare un pasticcio e non sanno come fare. Hanno fretta, ma non possono permetterselo.
Cosa sta succedendo?
C’è un problema di garanzie: perché Mediapro a febbraio 2018 non era in grado, per la Lega di A, di “rassicurare” sull’investimento e ora sì?
Il bando che ha poi diviso i diritti tra Sky e Dazn era stato rifatto proprio perché gli spagnoli avevano mostrato carte invece di soldi.
Gli unici soldi che Mediapro aveva messo sono quelli della caparra (64 milioni) che la Lega aveva trattenuto dopo la risoluzione del contratto e che sono oggetto di contenzioso. Che è anche il punto di partenza per un nuovo accordo.
Ci sono un po’ di domande però da fare.
La prima: perché correre così tanto per i diritti 2021-2024? Perché da una parte si corre e dall’altra si rinvia di continuo? Anche oggi si doveva votare e alla fine non si farà.
La seconda: perché si sta facendo una sorta di trattativa privata per i diritti che devono essere invece oggetto di bando pubblico?
Di fatto Lega e Mediapro stanno trattando in diversi incontri, ma i diritti, per legge, devono essere messi all’asta tra tutti i competitor possibili
La terza: è eticamente corretto che a trattare i diritti tv con e per Mediapro siano tutti uomini che vengono o hanno avuto a che fare con Infront?
La stessa Infront che aveva in mano la maggior parte delle società e decideva le elezioni federali e in Lega?
Ricordate Tavecchio?
Ad esempio: Bogarelli ora rappresenta Mediapro, prima era a.d. di Infront. La Lega ci teneva così tanto alla sua presenza che riconosceva a Infront un bonus finché lui era a capo dell’azienda. Bizzarro, essendo Infront un fornitore, ma andava così all’epoca di Infront pigliatutto
E chi tratta con Bogarelli? De Siervo, ora a.d. della Lega e prima successore di Bogarelli a Infront. Infront, vale la pena ricordarlo, è ancora l’advisor della Lega di serie A.
In più in Mediapro c’è Matteo Mammì, ex direttore acquisizioni e vendite di Sky Sport e poi direttore senior alla programmazione e produzione. Uno che, insomma, conosce tutti i segreti di un potenziale competitor.
Tradotto: se Sky non ha risorse per arrivare alla somma che chiederà la Lega di A per i diritti 2021-2024, si passerà alla trattativa con Mediapro. E chi, se non uno che conosce i segreti di Sky fino all’altro ieri, può sapere fino a che punto si possono spingere da Rogoredo?
Ancora una domanda: Mediapro vuole gestire tutto, anche i contenuti che potranno essere trasmessi dalle tv. Tutto prodotto in proprio, gli altri mettono solo il segnale. Vuol dire anche far passare il messaggio che si vuole, senza alcun pluralismo. Chi garantisce imparzialità?
Per fare un esempio: meno di un mese fa la Federcalcio spagnola ha accusato Mediapro di manipolare il Var. Che è un’accusa gravissima, ma può essere anche solo un inizio. Il monopolio delle immagini può portare a ogni utilizzo tendenzioso possibile.
In altre parole: ricordate quando si parlava dello strapotere di Infront (che, per inciso, continua ancora a gestire aspetti commerciali di squadre di A)? Ora si lavora per passare allo strapotere di Mediapro. Che sarà ufficiale dopo una trattativa tra ex uomini di Infront.
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Complimenti a tutti.
W l’Italia
Ettore come vedi in molti casi è sufficente informarsi.
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PER ALEMICHEL
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Beccantini usava dire: “conosco i miei polli”.
Nelle sue castronerie, beccantini insiste ed insiste, perche’ che avra’ sempre ragione, che sia per sfinimento dell’ “inter”Locutore, o per suo abbandono, perche’ lui (lui beccantini) “conosce i suoi polli”.
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1.“il calcio non accetta che una rete venga segnata con la mano / il braccio (anche se è un tocco accidentale)”;
e.“ci si aspetta che un calciatore venga sanzionato per fallo di mano se ottiene il possesso / controllo del pallone con mano / braccio e ne trae un vantaggio importante, ad esempio segna o crea un’opportunità di segnare una rete”;
Questi due principi sanciscono con apprezzabile chiarezza la ratio della nuova regola che riguarda il fallo di mano dell’attaccante. In questo caso, l’elemento della volontarietà del tocco di mano sparisce del tutto: ciò che conta per l’assegnazione di un fallo di mano in attacco è che il tocco determini direttamente una rete oppure crei un’azione da goal.
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…il tocco determini direttamente una rete —– oppure crei un’azione da goal. Capiscisti Roberto?
Direttamente dalla gazzetta dello sport!
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Buongiorno a Tutti e al Gentile Primario
sabato partita ordinaria, con sprechi esagerati (ma per sprecare devi prima produrre e, producendo, ci hanno fatto decisamente divertire) e brividi concentrati tutti nella coda.
Il Bologna, sicuramente ben messo in campo e organizzato, non brilla particolarmente per individualità (tolti il “nostro” Orsolini, molto applicato sia in attacco che in chusura, salvo arrivare, per nostra fortuna, stremato alla meta dell’unica palla gol nitida concessa; e l’antico bucaniere Palacio, capace di tenere in apprensione l’Olandesino e uccellarlo un paio di volte di mestiere), ma crea tuttavia apprensioni maggiori di quelle patite una settimana fa rispetto alla banda nerazzurra,
Qualche considerazione sparsa sui nostri e sulle questioni che la partita ha suscitato:
Buffon fa il suo nell’unica volta in cui è chiamato a intervenire, sul gol nel primo tempo elegantemente si astiene, “battezzando dentro” il terra aria di Danilo.
Rabiot da flebili segni di presenza e capacità, conditi da amnesie insipienti. occorre applicazione e studio e disciplina; mi augurio che il paggetto ne sia capace.
Khedira dimostrra, inserito nei razionali meccanismi sarriani, una sapienza evidente ed altrettanto evidentemente non supportata dal minimo sindacale del dinamismo necessario a giocare al pallone. Serbvirebbe un trapianto della sua testa sul corpaccione insulso di qualche castrone capace giusto di scavallare a caso (ogni riferimento al Bernardeschi o al damerino di Parigi è voluto).
Pjanic è trasfigurato. tendo a escludere che sia andato a ripetizione in estate, ma che gli anni scorsi avesse precise consegne da addetto al gira-mestolo.
Higuain è diventato personaggio romanzesco. per l’arte che ci mette e il fisico che non ne sostiene lo spunto nel breve sull’uomo: ma che tocchi! che aperture!
Ronaldo timbra il cartellino con rabbia e poi inizia una faida personale con Skorupski, a tratti miracoloso. Anche ai suoi relavivi minimi, Cristiano rimane fuori scala per tutti.
De Ligt: avete detto tutto, aggiungo solo due considerazioni: prima, Rugani è stato metaforicamente crocefisso in sala mensa e bollato come pacco per molto meno (sbagliando allora, con Daniele, sbalgaindo ora con Matthais); seconda, personalmente diffiderei sempre di investire un tesoro quale si è speso per l’olandese per un difensore, preferendo sempre la coltivazione di elementi nostrani (frega niente che non siano così “fuoriclasse”, in difesa si mette la base di una squadra e servono voglia, carattere, applicazione, senso di appartenenza, che non so quanto potranno essere, anche alla lunga, caratteristiche di un batavo destinato a raccogliere ingaggi chi sa dove).
Ultima nota sul rigorello reclamatio a gran vociare, non tanto dai felsinei, quanto dalle truppe cammellate dei paingina di professione: ha ragione il Primario, non perchè il rigore ci fosse, ma perchè quelle cose lì, normalmente, ce le fischiano contro (ricordo ancora il famoso rigore di “ascella” di Isla a San Siro), così come dimenticano i tentati strangolamenti in area avversaria.
Mi pare che Sarri intenda questo. Sarà pur vero che in ogni caso, a maggior ragione se non sei riuscito a mettere un bel margine di vantaggio tra e l’avversario, negli ultimi minuti devi prestare attenzione, E’ ovvio.
Ma attenzione non vuole dire chiudersi in area o rinunciare a giocare a calcio – situazione il cui manifesto è la l’entrata di campo di Barzagli all’84esimo di juve manchester ottobre 2018 con la partita in mano), vuol dire appunto mantenere la concetrazione e tenere la palla distante dall’area cercando nel possibile di segnare.
Sarri aggiunge poi, giustamente, che prima di ciò una squadra evoluta fatto il 2-1 deve provare a fare il 3 il 4 e il 5.
Perchè lo sforzo è grossomodo lo stesso. Altro che H&S.
Non da ultimo, per una questione di rispetto nei confronti di chi va allo stadio. In passato se la squadra aveva la ventura di andare 2-0 entro la prima mezzora, la possibilità di vedere una schifezza per un’altra ora era praticamente matematica.E non era il peggiore degli scenari….
Con i suoi limiiti, e gli errori, la juve sabato dopo il 2-1 ha continuato a giocare a calcio. E non ha certo concesso quei cinque minuti per questo. Caso mai, appunto, per qualche leziosita.