Un crollo, l’Inter. E una lotteria, il Napoli. E’ l’Europa, bellezze. Oppure, semplicemente, il calcio. Prendete la partita di Dortmund: per un tempo, solo Inter, grande Inter, superbo gol di Lau-toro, splendido ricamo a monte del raddoppio di Vecino, Conte sì che è un allenatore, che pippa invece Favre. Alla ripresa, grande Dortmund, grandissimo Hakimi (doppietta), generoso e prezioso Brandt, da 0-2 a 3-2, Favre che mago, Conte che pollo.
In questi casi, spaccare meriti e demeriti è sempre complicato. Certo, il pari su rimessa laterale (di Candreva) è stato un brutto indizio. E l’uscita di Lukaku, con il senno di poi, non proprio il massimo: anche perché Politano si è rotto subito. Fu calo fisico, fu presunzione, fu la benzina che uno stadio unico trasmette ai piloti di casa? Di tutto un po’. In Champions non si può mollare: mai. Neppure quando l’avversario sembra il tuo Sancho Panza.
Non è l’Europa l’obiettivo dell’Inter. Continua a preoccupare, in compenso, la tenuta della difesa, non protetta come sarebbe stato necessario (ah, Biraghi: ammonito dopo 30″, l’uomo di Hakimi). La buona notizia riguarda il ritorno di Sensi. E, classifica a parte, il vantaggio sul Borussia grazie al 2-0 di San Siro. Se a Barcellona l’Inter giocò bene per un’oretta e venne poi ribaltata dai singoli, al Westfalenstadion è stata rovesciata di squadra.
Ritiro o non ritiro, il Napoli non ha battuto nemmeno il Salisburgo. D’accordo, in chiave ottavi resta un pari indolore, condito di iella (due legni) e dei progressi di Lozano (a segno). Occhio, però: fuori Allan, Ancelotti ha giocato senza mediani, e senza filtro l’ordalia si è trasformata ben presto in riffa, con Koulibaly protagonista del rigore, Mertens pallido e Insigne nebbioso sotto porta. Un Napoli padrone e schiavo troppe volte dentro la stessa trama. Come in campionato.
ah ecco…. l’ho trovato in Largo ai giovani
UOMO ANTONIO E MISTER CONTE.
16 luglio 2014 alle ore 21.10
3 scudetti, un quarto di finale di champion’s, una semifinale di europa league, un finale di coppa italia. Una crescita esponenziale dei punti ottenuti in campionato fino al record dei 102, curiosamente il doppio dei 51 ottenuti da Trap (in sole 30 partite e due punti a vittoria) con la meravigliosa Juve del 76/77.
Questo il bottino del Mister Conte, che ha raccolto una Juve ai margini del campionato, e fuori dall’Europa, e in tre-stagioni-tre, l’ha riportata al top nazionale e nei quatieri nobili nel continente (Istambul a parte, ma è Turchia, quasi Asia, per dire.)
In mezzo un sacco di frasi ambigue, di eccessi da culto della personalità, dichiarazioni a sproposito, insomma un Uomo Antonio forse troppo “driven” dalla ricerca del successo, dalla fame di gloria, dall’ ansia di essere sempre (considerato) il più bravo. Quando spesso, mi permetta l’Uomo Antonio, si è tanto bravi, quanto buone sono le opportunità che il destino ci propone.
Ne ho conosciuti di uomini così, alcuni con giustificati motivi, altri solo presuntuosi. Si sono spesso trovati soli. O con le persone sbagliate accanto. Le auguro, Uomo Antonio, che non le accada.
Non le addebito tempi e modi della sua uscita, quali che siano le ragioni. La ringrazio di aver, al fine, scelto la sola soluzione plausibile.
Francamente ero seriamente preoccupato al pensiero di iniziare una stagione con al comando un Uomo/Mister convinto che non si potesse più puntare a vincere.
Solo, in futuro, si faccia più furbo: certe cose le tenga per sé o le dica nelle segrete stanze. Metta caso che un Allegri vincesse qualcosina, o uscisse dal pantano di Istambul con gli stessi giocatori che lei ritiene decotti o inadeguati………..
Scritto da ezio maccalli il 16 luglio 2014 alle ore 21:16
Giocare ogni 3 giorni a 1000 all’ora toglie tantissime energie mentali e si sa che se non gira la testa, non girano nemmeno le gambe.
Scritto da De pasquale il 6 novembre 2019 alle ore 14:43
e tutto questo è vero, ma le squadre in formazione, che ancora non hanno consapevolezza non possono che giocare sempe a 1.000 all’ora, e quella della rosa ristretta è solo una scusa, o una “tattica”. Potrebbe avere 30 giocatori, ma in questa stagione giocherebbe, anche Conte, più o meno sempre con gli stessi e sempre a 1.000 all’ora. (anche perchè di saper “gestire”, di saper “mantenere” Conte ha ancora da dimostrare di saperlo fare. E’ perfetto quando deve “costruire” dalle ceneri, ma lo step successivo ancora non lo ha mai compiuto)
Per i gonzi che gongolano
Ezio
Credo che nessuna di quelle frasi sia mia, per una questione di scrittura. Mi confermi?
:-))))
Ma non diciamo idiozie Alemichel.su quello che ha costruito conte ci campiamo ancora adesso altroché frase.ma pensi veramente che ai calciatori fotta qualcosa!?!?a loro interessa solo quello che il mister gli dice vis a vis.trattasi di un club di privilegiati TUTTI concordi nel ripetere a pappagallo sempre le stesse stronzate ai giornalisti.tutti i giocatori da dieci euro han fatto due anni eccezionali con conte in nazionale.
Tutti hanno sempre ripetuto alla noia che e’il piu’grande mister che hanno avuto e parliamo di Pirlo e Buffon,gente che ha avuto sacchi lippi capello ancelotti e così via.
La frase da dieci euro ha grande importanza per i gongolano che vivono dei salmi di tuttosport.
La credibilità di un mister e’ costruita nella quotidianità del lavoro sul campo.
“Puoi essere chi vuoi,avere il passato che vuoi,ma se le tue idee non fanno breccia nella mente e nel cuore dei giocatori nel giro di 2-3 settimane,perdi lo spogliatoio e non lo recuperi più”.
Chi lo ha detto?
Alex hai ragione è talmente bravo a motivare i giocatori che con quella frase l’ha fatto per almeno un anno dopo essersene andato dalla nostra panchina.
Grazie Tonio
De Laurentis preannuncia battaglia legale nei confronti dei suoi giocatori. Polveriera
Iturbe ci turbò.
Parecchio
:-)))
Francamente, devo dire che la frase l’abbia detto il primo, il secondo o il terzo anno cambia poco sulla considerazione che ognuno di noi si sia fatto di lui.
Scritto da teodolinda56 il 6 novembre 2019 alle ore 15:12
Beh mica tanto. La disse a maggio 2014 e l’anno prima gLi avevano comprato Tevez e llorente l’anno prima (che avrebbe giocato in due finali di CL). Aveva un centrocampo sontuoso, avercelo oggi, e la BBC. Sarebbe arrivato morata.
Mica giomichia e isla.
Fu una scivolata di dimensioni ciclopiche. Sfortuna? non credo, è sistematico.
E una mancanza di rispetto anche per i giocatori. Al di la degli errori (tanti) di peppino, con cui a giugno è sembrato tornare in amorosi sensi. L’uomo ha problemi. Peccato, perchè mi sarebbe piaciuto rivederlo, ma non mi sembra maturato affatto.
Non dimentichiamoci che quasi tutti gli stessi giocatori da dieci euro hanno fatto due anni in nazionale con lui dove hanno dato il sangue con tanto di lacrime nel l’immediato dopo match con le Germania.
Poi ripeto,se vogliamo scrivere che conte non sa motivare un gruppo beh,allora mi arrendo e va bene tutto.