Il calcio della Nazionale è tornato a essere un calcio che non «rompe», come invece capitava in passato. Avversari più robusti e pressioni meno docili ci aiuteranno ad aggiornare il peso di questa squadra al netto della propaganda e delle dieci vittorie consecutive, una in più dell’era Pozzo, nuovo record. E’ stato bravo, Roberto Mancini, a raccoglire i cocci di Ventura, e a costruirci sopra un piccolo castello di romantica suggestione.
Il 3-0 alla Bosnia non è stato banale. Si giocava a Zenica ed eravamo già stra-qualificati (per l’Europeo), agio che di solito ci spinge a privilegiare il calendario all’impegno. C’era Dzeko, c’era Pjanic. La Bosnia ha problemi non meno grossi della pancia di Prosinecki, ma l’Italia l’ha subito presa per il bavero. E’ piaciuto persino Bernardeschi, un giovanotto che nasconde spesso l’arrosto sotto un fumo denso, da bivacco del west.
Belli i gol: di Acerbi, centravanti studiato, su azione Bernardeschi-Barella; di Insigne, su trama Bernardeschi-Belotti; di Belotti, su lancio verticale di Barella. E quando c’è stato da rinculare, ecco Donnarumma. Da tempo, si gioca in trasferta come in casa e questo, al di là degli alti e bassi fisiologici, costituisce un eccellente spunto di riflessione. E di personalità .
Tonali vice Verratti ha retto la tensione, l’infortunio di Pjanic, i debutti di Castrovilli e Gollini hanno decorato l’epilogo. Prendete Insigne: quante volte abbiamo scritto che nel Napoli gli riusciva tutto e in Nazionale meno, molto meno? Non dico che stia succedendo il contrario, ma quasi. In assenza di campioni conclamati, e di leader vecchia maniera, nessuno si nasconde e così tutti crescono, devoti al catechismo del ct.
Chiudo con Vialli, al battesimo come capo-delegazione, nel ruolo che fu di Gigi Riva. Lotta da una vita, questa volta per la vita. Forza Gianluca.
Rido. Urlatore petulante, temevi mi perdessi una delle tue omelie, per scriverla sia di qua che di là ?
Scritto da Riccardo Ric il 16 novembre 2019 alle ore 10:41
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Hehehehe, prefichetta piagnucolante e da parrucchiera, sei andata a vedere (tutta eccitata) anche di là se ci fosse posta per te, vero? Devi anche essere andata di corsa alla cassetta delle lettere, cara scrofetta di un Franchino Baldini.
Esatto! CON LA STIMA CHE GLI PORTO…sarebbe a prova di ritardato, ma evidentemente non di Franco Ric Baldini, prefichetta della Pro-Allegrese.
Fatica sprecata Ettore. Aglianese e Grosseto Spal e Sassuolo (in categorie inferiori, mica nelle attuali ) non sono gavetta, sono squadre che competono per la Champions.
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Scritto da intervengo102 il 16 novembre 2019 alle ore 14:18
Riccardo , Sarri ed Allegri non possono stare nemmeno nella stessa frase. Il primo si e’ guadagnato la sua carriera con i fatti , la gavetta , le serie minori e tutto quello che serviva per arrivare dove sta . Il secondo e’ classico unto dal Signore , un anno buono a Cagliari e la botta di culo del Milan di Ibra .
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MA DAVVERO…?
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2001-2003 – Aglianese Aglianese – 32 (8)
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Carriera da allenatore
2003-2004 – Aglianese
2004-2005 – SPAL
2005 – Grosseto
2006 – Grosseto
2006-2007 – Udinese Coll. tecnico
2007 – Lecco
2007-2008 – Sassuolo
2008-2010 – Cagliari
2010-2014 – Milan
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Dopo le ultime stagioni con l’Aglianese, tra Serie D e C2, concluse la carriera agonistica nel 2003 con all’attivo 374 partite e 56 reti. In Serie A, in particolare, mise a referto 101 incontri segnando 19 reti.
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Allenatore
Inizi
Comincia la carriera di allenatore sulla panchina dell’Aglianese, nella stagione 2003-2004, in Serie C2. Il 17 luglio 2004 passa alla guida della SPAL, in Serie C1.[26] Il 30 maggio 2005, dopo aver chiuso il campionato al nono posto (ed essere passato in novembre per un singolare esonero-lampo di appena un’ora[27]), si libera dal club estense nel frattempo fallito, e il successivo 19 luglio si accorda con i pari categoria del Grosseto. L’esperienza con i maremmani si consuma in due tronconi,[28] tra il 2005 e il 2006, concludendosi a seguito del secondo e definitivo esonero avvenuto dopo la nona giornata del campionato 2006-2007, per far posto ad Antonello Cuccureddu.[29]
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Nel novembre 2006, pochi giorni dopo la fine del rapporto coi grossetani, viene chiamato dall’Udinese per affiancare il suo mentore Giovanni Galeone in veste di collaboratore tecnico,[30][31] ruolo ricoperto fino al gennaio seguente quando Galeone viene esonerato dalla società friulana.[32] Avendo già lavorato per un’altra squadra nel corso della suddetta stagione, l’Udinese non ha potuto tesserare ufficialmente Allegri,[31] che nel dicembre 2007 è per questo colpito da una squalifica trimestrale[33][34] per avere di fatto svolto in tale periodo attività tecnica per i bianconeri, affiancando o sostituendo Galeone durante gli allenamenti della squadra.[35] Nel giugno precedente era stato nel frattempo scelto come allenatore dal Lecco, squadra neopromossa in Serie C1, incarico lasciato dopo poche settimane a causa di divergenze con la società lombarda.[1]
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Sassuolo e Cagliari
Nell’estate 2007, chiusa l’effimera parentesi lecchese, è quindi chiamato ad allenare i pari categoria del Sassuolo. Allegri porta i neroverdi alla prima promozione in Serie B della loro storia,[36] conquistata grazie al primo posto nel girone A della Serie C1 2007-2008, nonché alla vittoria della Supercoppa di Serie C1 contro la Salernitana ottenuta ai rigori, dopo la sconfitta per 1-0 a Sassuolo e il successo con il medesimo punteggio a Salerno.[37][38] A coronamento della positiva stagione sassolese, nel novembre 2008 è insignito della Panchina d’oro di Prima Divisione quale miglior tecnico della terza serie italiana.[39]
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Il 29 maggio 2008 si accorda con il Cagliari,[40] ottenendo il suo primo ingaggio da allenatore di Serie A. Nell’avvio di stagione, la compagine rossoblù subisce cinque sconfitte che la relegano all’ultima posizione in classifica; tuttavia, Allegri mantiene la fiducia del presidente Massimo Cellino e comincia una rimonta che, con una sequenza di importanti risultati contro più blasonate rivali,[41] permette ai sardi di risalire fino al settimo posto in classifica.[42] Successivamente la squadra, pur affrontando un periodo di risultati altalenanti, già all’ottava giornata del girone di ritorno raggiunge la matematica salvezza.[43]
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A fronte di tale exploit, Allegri rimane alla guida del Cagliari anche per la stagione 2009-2010 che, il 1º febbraio 2010, lo vede insignito della Panchina d’oro quale miglior allenatore della precedente annata di Serie A.[44] Tuttavia il 13 aprile seguente, dopo una striscia di risultati negativi, viene esonerato dalla società [45] nonostante avesse assicurato alla squadra isolana una salvezza ormai certa;[46] il 17 giugno il club sardo comunica poi la rescissione del contratto che ancora lo legava al tecnico.[47]
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Milan
Allegri (a destra) alla guida del Milan nell’estate 2012, a colloquio con Robinho e Mario Yepes prima dell’amichevole col Real Madrid allo Yankee Stadium di New York.
Il 27 giugno 2010 il Milan annuncia l’ingaggio come suo nuovo tecnico di Allegri,[48] il quale esordisce ufficialmente alla guida di una cosiddetta big il 29 agosto seguente, nella prima giornata di campionato disputata a San Siro contro il Lecce, vincendo la partita con il punteggio di 4-0.[49] Il 7 maggio 2011, alla stagione d’esordio coi rossoneri, conquista lo scudetto con due giornate di anticipo grazie allo 0-0 esterno contro la Roma:[50] Allegri, oltre a riportare il Milan alla vittoria del campionato dopo sette anni,[51] diventa anche, da quando si assegnano i 3 punti a vittoria, il secondo allenatore più giovane a vincere il tricolore dopo Roberto Mancini[52] (sarà poi superato, nel 2012, anche da Antonio Conte).
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All’inizio della sua seconda stagione con il Diavolo, il 6 agosto 2011 vince la Supercoppa italiana,[53] la sesta nella storia dei rossoneri,[54] battendo a Pechino i concittadini dell’Inter per 2-1.[55] Nell’ottobre dello stesso anno è inoltre tra i candidati al FIFA World Coach of the Year,[56][57] pur se verrà poi escluso dalla lista delle dieci nomination finali,[58] mentre nel successivo mese di dicembre viene inserito in decima posizione nella classifica degli allenatori dell’anno 2011 stilata dai lettori della rivista specializzata inglese World Soccer.[59] All’inizio del 2012 gli viene conferito prima il premio di migliore allenatore AIC[60] e poi il Trofeo “Maestrelli”, quale miglior tecnico della precedente stagione.[61][62] Nell’annata 2011-2012 Allegri raggiunge il suo miglior piazzamento in Champions League con il Milan, portando i meneghini fino ai quarti di finale prima di venir eliminati dal Barcellona,[63] mentre in campionato non riesce a difendere il titolo, perso al rush finale dopo un lungo duello con la Juventus di Conte.[64]
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Nella stagione seguente, causa il sopravvenuto depauperamento del tasso tecnico dei rossoneri per esigenze di bilancio[65] — «il Milan non aveva più Nesta, Gattuso, Ibra e Thiago Silva»[2] —, la squadra rimane presto esclusa dalla lotta per lo scudetto. Ciò nonostante, pur a fronte di un avvio al di sotto delle aspettative, nel girone di ritorno Allegri riesce a far risalire la china ai meneghini, portandoli a chiudere il torneo alla terza piazza della graduatoria, raggiunta all’ultima giornata.[66] Completamente negativa è invece l’annata 2013-2014 che vede i rossoneri, ancor più indebolitisi sul mercato, lontani da ogni qualsivoglia obiettivo.[67] Il 6 gennaio 2014, grazie alla vittoria casalinga ottenuta contro l’Atalanta, Allegri raggiunge le 100 vittorie da allenatore in Serie A;[68] è l’unica gioia stagionale per il tecnico che appena una settimana dopo, a seguito della sconfitta per 3-4 sul campo di una sua ex squadra, il neopromosso Sassuolo, viene esonerato dalla società milanista, con la squadra relegata a un deludente piazzamento di metà classifica
https://it.wikipedia.org/wiki/Massimiliano_Allegri#Allenatore
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PURE IN PERIODO DI “inter”NET?
PENSI , FORSE, CHE TUTTI QUELLI CHE LEGGONO QUESTE STRONZATE SONO AL TUO LIVELLO?
MA NON CHE NON LO SONO! TU SEI UNO DI QUELLI CHE…
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Se è del buon umore mi fa piacere, meglio del cattivo umore, ma è così
L’ANGOLO DEL BUONUMORE
L interesse del real per allegri fu confermato da beck in questo pessimo spazio. Per quel che vale
Scritto da Riccardo Ric il 16 novembre 2019 alle ore 19:13
Ciao Lovre, col tempo e con l’incedere dell’età sto diventando saggio e paziente. Finché dura….
Ah Intervengo, il,tutto senza togliere niente a Sarri che sta facendo benissimo, in campo e fuori, fugando al momento i timori, compresi i miei, sul suo conto.
Mi meraviglio di te caro Riccardo,come fai ancora a rispondere a certi soggetti.Quelli che….Allegri il peggior allenatore della storia della Juve……!Aaahhhhhh ahhhaahh,facimmc doie rsate(facciamoci 2 risate)!Buona domenica
L interesse del real per allegri fu confermato da beck in questo pessimo spazio. Per quel che vale