Barbera è lo stadio di Palermo e lo champagne è per il 9-1 alla docile e decimata Armenia, ai record esplosi come petardi (11 vittorie consecutive, 10 su 10 nelle eliminatorie e nell’anno solare, eccetera eccetera). Per la verità , Giorgio Gaber cantava di un tizio triste (un armeno, forse?) al tavolo di un bar col suo bicchiere di Barbera, e del suo vicino in abito da sera triste (triste? ma no, era Mancini) col suo bicchiere di champagne.
Due anni, e non potendo parlare di un’altra nazione (do you know Venezia?) parliamo e brindiamo, se non altro, a un’altra Nazionale. Con la cautela, almeno da parte del vecchio scriba, che risultati così obesi – e comunque non scritti: da scrivere – suggeriscono. Il carro del Mancio è strapieno, oggi, e per un tifoso non italiano sarebbe complicato – e, detto fra di noi, indelicato – scendervi un domani: ma per un italiano…
Ricapitolando: doppiette di Immobile e Zaniolo (destro, poi sinistro), acuti di Barella, Romagnoli, Jorginho (su rigore), Orsolini (all’esordio) e Chiesa (al primo gol). Li ho citati in ordine sparso, così, perché non citarli non potevo: è un tabellino che agita i topi d’archivio e l’orgoglio crivellato da troppo fuoco amico.
A voler fare la maestrina dalla penna rossa cara a De Amicis, Bonucci e Jorginho hanno compiuto scarabocchi dai quali gli avversari hanno ricavato una traversa e la rete della staffa. Resta, gradita ai palermitani, la felecità leggera di una vendemmia che non rientra nella tradizione della casa, abituati come siamo (o come eravamo?) a porgere l’altra guancia («Per fortuna, sono solo due», chiosava giulivo il divo Giulio Andreotti).
Per dire che l’Italia del Mancio diverte e si diverte hanno scomodato persino Sacchi. E allora ripiego su Nicolò Zaniolo, classe 1999, fisico, tecnica e tritolo. In attesa che l’Europa dei grandi ci pesi al netto dei meriti e delle iperboli, questo è tutto.
ma che si bevono a Torino ?
Scritto da wolverine il 22 novembre 2019 alle ore 14:47
quando si tratta di contratti, di rinnovi si beve molto poco. sembrerebbe che la politica degli incentivi non sia finita con peppino anzi: peppino va all’inda non fa il cogli-one sul mercato e compra giocatori giovani (vabbe un parametro zero glielo si deve concedere se no va in astinenza). paratici continua invece a prendere parametri zero e rinnovare a cifre fuori mercato agli ultratrentenni a cominciare da manzukic.
Leggo ora di Dindodan….secondo me rientra martedi con CR7 per la champion’s, scherzi a parte un in bocca a lupo grande come Vy Canis Majoris!!!!
Cr7 sta fuori perché ha fatto le scenate al momento della sostituzione.
Giusto così.
Scritto da Alex drastico il 22 novembre 2019 alle ore 13:17
pero’ se punizione doveva essere, allora andava lasciato fuori martedi contro l’Atletico .
lo so che sembra un po la storia del marito che vuole fare un dispetto alla moglie.
comunque quello che si vede fuori conta zero, l’importante é che tutti spingano dalla stessa parte, e finora mi sembra che sia cosi’ ….certo, c’é chi spinge tanto, e chi un po meno…
https://www.calciomercato.com/news/juve-bonucci-rinnova-tutti-i-dettagli-47221
passando da 5.5 a 7.5 eur di stipendio a 33 anni….bo ?! al bayern al Real queste cose non si vedono a quell era e per questo resteranno per me difficilmente avvicinabili (società solidissime mentre la juve sta facendo debiti enormi per cercare di ridurre il gap ma a volte mi sembra che potrebbero investire un Po di più in giovani invece di coprire d oro ultra trentenni)
Superciuk
Tra il gioco del Barcellona e la sbobba minestrara esiste un’ottima via di mezzo, e credo possa essere intrapresa pure con l’attuale centrocampo.
Scritto da Massimo Franzo’ il 22 novembre 2019 alle ore 14:27
di fatti siamo ad un cammino verso la via di mezzo. abbiamo appena abbandonato il minestronismo e puntiamo verso il sarrismo con passi avanti (inda, atletico, napoli) e passi indietro (toro,genoa). Lo ricordava pure il mister oggi.
“Quanto ci vorrà per vedere la sua Juve al pieno? Finora la crescita è stata costante…”
“Non sono neanche tanto d’accordo che la crescita sia stata costante. La crescita è frutto di momenti di crescita e di regressione, l’importante è che quelli di crescita siano maggiori di quelli di regressione. Una crescita costante in una squadra non l’ho mai vista, ho sempre visto momenti di crescita alternati a momenti di impasse. Chiaro che noi vogliamo fare un certo tipo di calcio, ma non possiamo andare contro certe caratteristiche dei giocatori. Il modo di giocare deve essere un compromesso tra le idee dell’allenatore e la caratteristiche dei giocatori se ci si piega da una parte è un problema. Questa squadra secondo me ha molto da esprimere, ma anche in base alle sue caratteristiche, non solo quelle del suo allenatore”
Bonucci
@ fabrizio ma se ho letto bene hanno rinnovato , aveva già un contratto fin o al 2023 ergo fino ai 36 anni e rinnovano ora 3 anni e mezzo prima dell scadenza il contratto fino ai 37 anni…ma che si bevono a Torino ?
Superciuk
Tra il gioco del Barcellona e la sbobba minestrara esiste un’ottima via di mezzo, e credo possa essere intrapresa pure con l’attuale centrocampo.
Se è come dice Ale e non stento a crederlo la Juve ha dato dimostrazoine di essere una grande società .
Il valore dei dirigenti non si misura solo con il mercato.
Alex: dici? Quindi una punizione mascherata da fastidio muscolare?
Possibile, non ci avevo pensato. Se è cosà perchè no.