Sia chiaro: resta la sera dell’Atalanta. La Juventus si è limitata a reggerle lo strascico pascolando a Leverkusen. Regina del gruppo D, già qualificata e prima, non aveva bisogno di niente se non di sé stessa: per reagire al k.o. dell’Olimpico, per riprendere i cocci di quella splendida mezz’ora all’inizio. Sarri, lui, cercava il 22° risultato utile consecutivo in Europa: l’ha avuto. Il Bayer è sesto in Bundesliga e, legato com’era al risultato del Wanda, poteva contare su spiccioli rari. E modesti.
Non sono spareggi, non sono allenamenti: sono partite che se le domi, nessuno ti fila, ma se ti scappano, tutti sghignazzano. Do you remember la notte dello Young Boys, a Berna? Il turnover di «C’era Guevara» era ovvio. Pescando qua e là : molto bene Demiral, che avevo lasciato alla rovine del pomeriggio veronese; e con lui, o proprio grazie a lui, bene pure Rugani. In crescita Danilo e De Sciglio. Pilota automatico, cioè Pjanic. Cuadrado mezzala, insomma. Rabiot: lo vedo ancora sfondo del presepe, e non statuina; «eppur si muove», avrebbe detto qualcuno (!), ma c’è modo e modo. Il timing è come l’amalgama: non si compra, si impara.
Con Bernardeschi devo ripetermi: fino all’ultimo tocco, da sette; dopodiché, spesso, precipita a quattro (per la scelta, per la misura). Sono arrivati, i gol di Cristiano e Higuain, con l’ingresso di Dybala. C’è chi può e chi no. Natalizia negli addobbi, l’azione del primo: comincia da un tunnel di De Sciglio (wow), prosegue con Pjanic finché l’Omarino non la gioca, da par suo, per il Marziano. Tocco da due passi, come sabato. Dybala c’entra anche sul secondo: casuale, ma preziosa, la sponda per il Pipita.
Ricapitolando. Sedici punti, qualche lampo, piccoli momenti di trambusto e una tenuta fisica, e di testa, in linea con le esigenze. Che non erano eroiche ma neppure banali. Perché in Europa, se sbagli, paghi.
Scritto da Roberto Beccantini il 8 dicembre 2019 alle ore 00:43
Toh, un Primario.
Primario ha dimentica di rispondermi sulla NBA.
ieri si diceva che i dirigenti juventini sono abili a livello di merchandising e meno a livello di scouting. per curiosità sono andato a controllare i biglietti di juve udinese di coppa italia. in tempi passati per incoraggiare i tifosi a sfidare il freddo per partite che sulla carta di avvincente avevano poco, i biglietti venivano messi a prezzi a dir poco stracciati: 5 euro almeno per gli abbonati in tutto lo stadio, qualcosa in più per i non abbonati. ora, la partita con l’udinese è venduta agli abbonati a 15 euro in tutto lo stadio. al momento, sono stati venduti qualche migliaio di biglietti e la prelazione abbonati finisce domani. se tanto mi da tanto il 15 gennaio si registrerà il record negativo di presenze da quando esiste lo stadium
Gentili Pazienti, scusate. Rovescio la splendida pubblicità anti-razzista. “Grandi, basta giocare a fare i bambini”.
Ancora con ‘ sta storia della difesa a 3 che sarebbe sintomo palese di difensivismo, soprattutto in ambito europeo.. Che barba. Che obbrobrio tatticoe intellettuale. Gli schemi sono gusci vuoti, dipende da quello che ci metti dentro, e come lo metti.
L’Atalanta difende a tre e, non paga, marca uomo (in avanti, però): forse che il suo è calcio difensivo? Per Pep Guardiola giocare contro la Dea è come andare dal dentista, fate un po’ voi.
Difendeva a tre l’Ajax di Louis Van Gaal, talvolta ha difeso a tre persino il Barcellona del Pep e, sempre Val Gaal, dalla linea a tre ha ricavò il terzo posto al Mondiale del 2014, in Brasile, senza sconfitte.
Dipende di caso in caso. La Juventus di Conte applicava una sorta di 3-3-4. Contro la Roma senza centravanti, viceversa, ho trovato eccessivo – da parte dello stesso Anrtonio – il ricorso a un libero e due stopper (scritto).
Se difendi a tre, diventa cruciale dove lo fai, perché in fase di non possesso si finisce a cinque: al limite dell’area o sulla tre quarti. E poi il pressing, ça va sans dire.
Basta con ‘sta storia della difesa tre come confine fra l’eros e la poronografia. Basta, vi prego.
Forza ragazzi e forza mister. Oggi partita delicatissima. Testa. Nessuna ansia da prestazione…Sarrista. Va solo vinta. Semplicemente vinta.
francamente non lo vedo questo pericolo di essere troppo difensivi. boh, che dite?
Scritto da bit il 15 dicembre 2019 alle ore 12:04
È vero che dipende tutto dall’atteggiamento in campo, ma la difesa a tre non esiste. Esiste, tranne rare eccezioni, ed il minestraro o paulo sosa lo erano, la difesa a cinque il che vuol dire avere sempre qualche giocatore più difensivo dietro e meno di qualità davanti. Che poi questi atteggiamento paghi è un altro discorso.
Gentile primario buongiorno. Una domanda che esula dalla difficile sfida odierna e che magari stempererà la frenetica attesa. Che mi dice del fatto che in NBA i due principali giocatori candidati al titolo di MVP siano due giocatori di origine europea? Più in generale del fatto che i giocatori europei facciano sempre di più la differenza? È cambiata la NBA o le nuove generazioni Statunitensi si stanno disaffezionando a questo sport? O altro?
*non ronaldo, higuain
de ligt – bonucci – demiral
cuadrado – pjanic – bentancur – sandro
dybala – ronaldo
ronaldo
(mi piacerebbe vederla)
“Per me il modulo più difensivo del mondo è il 3-4-3″.
io continuo a dissentire, dipende dai giocatori che ho a disposizione. se ho dei centraloni non bravi in impostazione, degli esterni con attitudini prettamente difensive, è un modulo dannoso. ma noi abbiamo due centrali coi piedi educati, anzi uno è proprio un regista difensivo. e abbiamo esterni perfetti (sandro e cuadrado). francamente non lo vedo questo pericolo di essere troppo difensivi. boh, che dite?