La Juventus dell’ultimo Allegri chiuse a Natale o poco dopo. Sotto Natale, la Juventus del primo Sarri aveva preso un paio di memorabili sberle dalla Lazio, in campionato e in Supercoppa. Ecco perché il 4-0 al Cagliari – squadra sorpresa, al netto delle due sconfitte che ne avevano rigato il ruolino – non va preso per oro colato, ma neppure ridotto a mera formalità .
Per 70 minuti abbondanti, diconsi 70, la Juventus ha giocato nella metà campo degli avversari. Poi ha mollato qualche metro, come persino il Barcellona del Pep ogni tanto faceva, riuscendo comunque a salvare la «verginità » di Szczesny. Con un po’ di fortuna (traversa di Simeone sull’1-0, incrocio di Joao Pedro agli sgoccioli), ma con molti meriti: quelli, soprattutto, di Demiral, quasi a uomo su Joao Padro, e di una fase difensiva non più abbandonata alla riffa dei cross o dei pick and roll.
La Juventus ha raccolto nella ripresa i frutti del pressing e di un possesso palla fin lì camomilla (ma incessante) seminati nel primo tempo. C’era Ramsey trequartista, insomma; c’era Rabiot, segni di vita; c’era Dybala che zigzagava fra un ingorgo e l’altro; c’era Cuadrado sprintante; c’era Cristiano in stato (molto) interessante. E i problemi, allora? L’area un po’ vuota, a disposizione di incursori un po’ vaghi, e zero tiri. Poi, disturbato da Dybala, Klavan ha commesso un errore, il primo degli orfani di Pisacane e Ceppitelli, la dorsale di Maran, e Cristiano l’ha scartato goloso. Poi rigore di Rog su Dybala, ancora Cristiano. Poi Higuain, dalla panchina. Poi di nuovo il marziano, su invito di un Douglas Costa eccitato dai tappeti srotolati.
Figuratevi la sorpresa del vecchio Primario, fermo a una mezza palla-gol dell’Omarino (svirgolata, per giunta) e a una traversa di Demiral. Come passare dai brusii di un’omelia al frastuono di una discoteca. O dalle sardine alle tartine. Naturalmente, sono gradite conferme.
Scritto da Fabrizio il 11 gennaio 2020 alle ore 13:32
Posso solo sperare che questo signore spenda tutti i 62 milioni di dollari in medicine e terapie mediche. Solo per lui ovviamente.
E intanto Muilenburg, CEO di Boeing giustamente ejectato dopo lo scandalo 737-800 Max costato la vita a centinaia di persone (velivolo a proposito del quale circolano inconcepibili scambi di email in questi giorni, insomma nell’azienda tutti sapevano ma nessuno ha detto nulla), ecco questo bel CEO se ne va con una liquidazione di… 62 milioni di dollari.
Insomma non si è imparato niente dalla crisi del settore bancario, in cui i supermanager potevano affossare banche e investitori e poi andarsene con simpatici package milionari. Se chi gestisce i soldi di molti, o business critici per impatto sociale e di sicurezza, non corre alcun rischio personale (anzi è quasi incentivato a farsi licenziare!) come possiamo sperare di migliorare la qualità dei nostri executives?
Il che, in fondo, dimostra una volta di più l’insipienza dei Consigli di amministrazione.
Intervengo, beh ma Bernardeschi È un giocatore qualsiasi, almeno per quello che ha fatto vedere da quando è qui. Qualsiasi per qualsiasi…
Da leggere per strizzare un po il culo
https://www.juventibus.com/conte-scudetto-finale/
magna tranquillo Fabrizio , Zaniolo nel caso andra’ all’asta , e costera’ poco meno del Colosseo, Pellegrini invece, e’ un buon giocatore, ottima riserva dai , piu’ lo guardo e piu’ mi ricorda Vignola . Credo che a noi serve altro che uno qualsiasi.
Ecco finalmente uno scambio che non mi dispiacerebbe.
https://m.calciomercato.com/news/juve-bernardeschi-alla-roma-per-zaniolo-o-pellegrini-97667
ALLEGRI MEJO DELLA SORA CAMILLA
è bella
Buongiorno a tutti! Ma alla Roma non pensa nessuno?
Partita da prendere con le molle, soprattutto dopo il risultato di domenica. Dalla capitale mi dicono che l’ambiente è in subbuglio per il prossimo passaggio di proprietà , speriamo che siano distratti il giusto, fargli un’asfaltata come nel 2005…4 a 1 con Ibra spettacolo… Io c’ero!
magari a na certa la memoria ti abbandona, ma in circa 6/7 anni di frequantazione, non ricordo qui dentro di critiche alla societa’ per il mancato acquisto di Piazon , su Tolisso invece si , ed anche giustamente direi, visto che al suo posto sono arrivati il nulla impastato con il niente .
Questa la realta’ , che vediamo tutti i giorni , se invece vogliamo fare i filo-societari , allora diamo ragione a Paratici che sostiene di aver visto un ottimo Rabiot , addirittura tra i migliori in campo .
Sto Michele Serra e’da camicia di forza oltreche’essere stupratore seriale della lingua italiana.
Tra l’altro pure nascosto dietro due o tre nick diversi.