Fischiato dal popolo che aveva condotto al sogno del colpo di stato, Sarri ha ricambiato con il tridente. Cristiano, Higuain, Dybala: tutti dentro, subito. A Gattuso non è sembrato vero. Già aveva una squadra decimata e incasinata, l’artiglieria pesante della Juventus gli ha permesso di fare la partita che, in altri tempi, il San Paolo avrebbe censurato.
Tutti compatti, tutti indietro, con la palla lunga per Milik e le serpentine di Insigne quali concrete alternative al catenaccio mobile che, da queste parti, ben altri allenatori di passaggio avevano armato (colpo di tosse). L’ordalia si è così trasformata in una sorta di braccio di ferro tra due calvi che si contendevano un pettine. Il Napoli faceva gruppo attorno a Demme e Manolas. La Juventus avanzava al ritmo di Pjanic. Lentamente, in orizzontale, come se un dribbling, uno scatto o un numero fossero merce proibita, più che rara.
Il Marziano pascolava a sinistra, il Pipita un po’ qua e un po’ là , l’Omarino dove fili di luce filtravano dai fili d’erba. Il Napoli ci ha messo il cuore, la testa e le gambe, Insigne prima il destro che, complice Szczesny, ha spalancato la porta a Zielinski, poi l’acrobazia del raddoppio. Chapeau. Lo stadio, fin lì un’enorme sala operatoria in cui dormivano tutti – chirurghi, pazienti, infermieri – si abbandonava ai tricche-tracche dei parenti.
Veniva, il Napoli, da quattro sconfitte casalinghe (coppa esclusa). Non ha avuto paura di giocare una partita proletaria, raramente cattiva (mica ce n’è stato bisogno), contro una Juventus «tridentina» e molle, alla caccia di un possesso palla che, arrogante e sbadigliante com’era, ha fornito più scudi ai rivali che non munizioni a Cristiano, il cui golletto è stato mancia fumosa. Avete presente la Juventus di Firenze? Peggio, decisamente.
Non fatemi scherzi. Un doppio derby di coppa Italia con i bovini non si può sopportare. Chi li regge i bovini a parlare di questo evento per tre mesi?
Sono solo pseudosciacalli partenope-romani. Cos’hanno, una microspia in spogliatoio?
Mi sa che Paratici c’ha un altra botta di culo.
Con l’infortunio di Danilo il buon De Sciglio non si muove.
Proprio perché può giocare su entrambe le fasce.
Per il Corriere dello Sport lo spogliatoio Juve è stufo di Sarri e rivorrebbe Allegri:
https://m.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/juve/2020/01/28-66108912/juve_ex_agente_di_cannavaro_giocatori_stufi_di_sarri_rivogliono_allegri_/
Ericksen non è certamente una pippa, son curioso di vedere dove giocherÃ
Scritto da Intervengo102 il 28 gennaio 2020 alle ore 21:43
Come seconda punta probabilmente. Se è un trequartista, Tonio cartonio l’unico posto in cui li fa giocare è li. Se invece è anche un centrocampista di quantità oltre che qualità lo metterà al posto di sensi.
a giugno per fare plusvalenza venderanno pure le farfalle
Scritto da Superciuk il 28 gennaio 2020 alle ore 20:48
Non gliel’ha mica scritto il medico di vendere Dybala. Vendano Pjanic, ha sicuramente mercato e possono fare un’ottima plusvalenza. Bernardeschi è un altro da vendere. Opzioni ce ne sono, poi beh se non riescono neanche a piazzare Pjaça…
Bravo vecchio coglione, continua a ricercare i miei post così fai due cose: impari qualcosa e capisci quanto sei testa di cazzo!
Ericksen non è certamente una pippa, son curioso di vedere dove giocherÃ
Pare saltato pure pjaca. Emre can?
Ma tornando agli insulti da stadio……il ragazzino ignorante lo posso anche capire,quando insulta ignorantemente i caduti di Superga o dell’Heysel.Quello che non capisco è il sessantenne che sul blog parla di gasare gli avversari,questi ragazzi sono gli eredi di questi personaggi!Gli insulti fra noi,vecchi rimbambiti,li posso anche capire ma tirare in ballo tragedie immani NO e poi NO!