Fischiato dal popolo che aveva condotto al sogno del colpo di stato, Sarri ha ricambiato con il tridente. Cristiano, Higuain, Dybala: tutti dentro, subito. A Gattuso non è sembrato vero. Già aveva una squadra decimata e incasinata, l’artiglieria pesante della Juventus gli ha permesso di fare la partita che, in altri tempi, il San Paolo avrebbe censurato.
Tutti compatti, tutti indietro, con la palla lunga per Milik e le serpentine di Insigne quali concrete alternative al catenaccio mobile che, da queste parti, ben altri allenatori di passaggio avevano armato (colpo di tosse). L’ordalia si è così trasformata in una sorta di braccio di ferro tra due calvi che si contendevano un pettine. Il Napoli faceva gruppo attorno a Demme e Manolas. La Juventus avanzava al ritmo di Pjanic. Lentamente, in orizzontale, come se un dribbling, uno scatto o un numero fossero merce proibita, più che rara.
Il Marziano pascolava a sinistra, il Pipita un po’ qua e un po’ là , l’Omarino dove fili di luce filtravano dai fili d’erba. Il Napoli ci ha messo il cuore, la testa e le gambe, Insigne prima il destro che, complice Szczesny, ha spalancato la porta a Zielinski, poi l’acrobazia del raddoppio. Chapeau. Lo stadio, fin lì un’enorme sala operatoria in cui dormivano tutti – chirurghi, pazienti, infermieri – si abbandonava ai tricche-tracche dei parenti.
Veniva, il Napoli, da quattro sconfitte casalinghe (coppa esclusa). Non ha avuto paura di giocare una partita proletaria, raramente cattiva (mica ce n’è stato bisogno), contro una Juventus «tridentina» e molle, alla caccia di un possesso palla che, arrogante e sbadigliante com’era, ha fornito più scudi ai rivali che non munizioni a Cristiano, il cui golletto è stato mancia fumosa. Avete presente la Juventus di Firenze? Peggio, decisamente.
Per dirne solo un paio, Haaland è costato già un centone al Borussia tra cartellino, ingaggio mostruoso, commissioni, genitori, ong, clausole aumento iva, telethon etc.
2) il buon Madfool ha scritto un’inesattezza che il pisquano ha immediatamente fatto sua.
Ma come si può scrivere che il cialtrone livornese voleva una rivoluzione quando ha fatto rinnovare il Cammello, considerava Spelacchio indispensabile (tanto da richiederne il demenziale rinnovo), ha ingoiato il rientro del Bonnie (ed io ne sono stato lieto) …tanto per smontare la teoria che Sarri avrebbe accettato tutto ed il cialtrone no.
Boh.
Per dire, una critichina a quel genio di Occhiobello per aver acquistato quell’infortunato cronico di Sensi?
Per inciso, giocatore che mi è sempre piaciuto, ma il cui quadro clinico…
Uno si assenta una giornata ed è francamente impossibile stare dietro alle cazzate indaiste di tafazzof.
Poca gente non capisce un cazzo di calcio come ‘sto multinick.
Il 433 con Cr7 non si può fare, men che meno insieme a Dybala e quel centrocampo. È un bel casino insomma.
Geremia Boga sarebbe parecchio adatto al 433 di Sarri.
Per lo meno, a quello dei tempi afgani.
Di Orsolini, non di Bernardeschi, si era parlato molto qui in clinica, vado a memoria, sicuramente Bilbao, credo anche Ezio, fin dai tempi dell’Ascoli. Forse valeva la pena aspettare, forse era l’unico buono dei tanti presi. Ora è tutto del Bologna, se non erro 15 milioni, ma credo ci sia una clausola a ns favore x la recomprav, sui 30 milioni.
Da tenere d’occhio questo Toljan…fece già bene a Torino.
‘O cazz…!
Madonna mia,questo TAFAZZOFF ha proprio il pepe in culo.Ci sta a martella’ i cughiuni da una settimana!Mo s’aggregato pure CARTESIO con Orsolini!!Siamo questi(leggere la rosa Juve)fino a giugno,volete fare il tifo?Noooo….allora jatevenn e n ci rumpite il cazz!!!
Questo Boga è davvero molto molto interessante