La Juventus esporta in Champions le sue criticità domestiche, possesso sbadigliante, zero tiri e porte sempre aperte (a proposito di). E così Garcia non ha nemmeno bisogno del violino per condurre il Lione oltre Sarri e la sua filosofia: al massimo, di un po’ di comprensione per una spintarella a Cristiano e, soprattutto, un abbraccio a Dybala. Aouar, franco-algerino di 21 anni, è stato il mandante; Tousart, il cecchino. Senza trascurare la traversa di Toko Ekambi.
D’accordo, sul gol era fuori De Ligt, ferito alla testa, ma vista la quantità di uomini in area sarebbe bastato stare più attenti. Troppo Pjanic, Madama, nel senso delle cadenze, della lentezza. Rientrava, il bosniaco, ed è stato il pedale del freno. Inoltre: quando gioca Matuidi, si rimpiange Rabiot; e quando tocca a Rabiot, come stavolta, si invoca Matuidi. Sarebbe stato più opportuno (ri)partire subito da Ramsey: uno dei pochi che, a Ferrara, si buttava dentro. Anche perché i blitz dei centrocampisti continuano clamorosamente a latitare.
Povero Cristiano: se non segna lui, chi? Persino Dybala ha ballato in una posizione troppo neutra, per tacere di Cuadrado in versione cuore con la q. Un «ventello» di solletico, e poi il Lione ha capito: tutto qui? Stiamo parlando della settima squadra del campionato francese, già liquidata da Conte (1-0, Bonucci) e da Allegri (1-0, Cuadrado).
La solita minestra. Avversari che aspettano e graffiano, non un’imbucata degna di tal nome, area vuota tipo deserto del Sahara: fino, almeno, all’avvento di Ramsey e Higuain. Sarri sarà pure arrabbiato, ma sempre più spesso le vigilie promettono panorami che poi le cartoline inviate sabotano.
Sono ritmi, questi, che possono bastare in Italia. non certo in Europa. Sarà dura, allo Stadium.
Tratto da un’intervista a Riccardo Ric.
Scritto da Alemichel il 28 febbraio 2020 alle ore 10:39
Rido. Alla lettera.
Nessun licenziamento in corso d’opera. La cosa che mi meraviglia è il perchè due allenatori vedono per forza di cosa un Pjanic davanti alla difesa..Ecco questo proprio non lo capisco atteso che quando ho letto di Pjanic alla juve ero contentissimo trattandosi di giocatore in possesso di tecnica. Perchè Sarri ha ereditato questa “minchiata allegriana”? Vabbè, adesso potrebbe essere troppo tardi per reinventare per lui un nuovo/antico ruolo. Ritengo necessaria invece l’insistenza su Ramsey come mezzala..Per quando riguarda Rabiot, si accomodi pure in panchina e volendo si porti accanto sua madre..troppo bamboccio per potere essere un giocatore vero. Un centrocampo formato da Benta Matuidi e Ramsey penso sia la soluzione più “giusta” attualmente. Il prossimo anno si vedrà con o senza Paratici e Nedved e neanche con raiola a cui interessa di più il rinnovo di matuidi che altro! Vedere giocare Rabiot mi fa rimpiangere Kedira ed è già tanto! leo
parlando di banalità da mister da tastiera, contro i suini c’è da aspettarsi una disfatta. tolta la sfida di san siro dell’andata, dove l’atteggiamento cacasotto suino ci ha agevolato, abbiamo sempre maledettamente sofferto contro le squadre che difendono a 3 a meno che queste non tengano gli esterni costantemente sulla linea dei centrali facendo una difesa a 5. se lo spogliatoio non segue sarri, gli imporrebbe un bel 3-5-2 a specchio dove patiremmo la maggiore fisicità degli avversari ma gli toglieremmo gli spazi nei quali sguazzano.
Fabrizio è proprio questo il problema.
La mancanza di serenità dell’allenatore nello schierare i calciatori.
per questo siamo al punto di non ritorno ed è necessario un cambio di allenatore fino a giugno.
Il passato e la tradizione non conta, conta solo il futuro.
Sarri è in totale confusione sia nello schierare gli uomini, che nel come schierarli e come effettuare le sostituzioni.
L’altra sera avevamo contemporaneamente in campo Dybala, Higuain,Ronaldo,Ramsey,Bernardeschi. Si è creato un vertice inconcludente, dove Alex Sandro crossava in mezzo (e pure male) e non avevamo un attaccante forte di testa. Passavamo per le vie centrali ma erano intasate come il raccordo anulare la sera alle 19.
Non è che cambiando l’allenatore (e io spero che prenda in mano la situazione Lippi), rabiot diventa un fenomeno o Ramsey diventa Messi, ma santo dio, che almeno dia una identità di gioo alla squadra, si renda credibile nello spogliatoio, rifaccia gruppo, e metta le pedine giuste al posto giusto per farle rendere come possono.
Non mi sembra difficile rendersi conto di questa situazione.
Il problema è che AA, avrebbe confermato Allegri in un altro progetto con i famosi “5-6 uomini da cambaiare”, ed ha trovato il muro di Paratici e Nedved che viceversa volevano cambiare allenatore e poco più.
Ora AA se ne sta beatamente sulla riva del fiume a godersi il naufragio per poter sfanculare (vivaddio) a giugno Paratici e probabilmente Nedved (a meno che non lo declassi ad ambasciatore nel mondo del brand juve alla Trezeguet).
Licenziare un allenatore a stagione in corso, come una Inter qualsiasi, mi fa ribrezzo.
E dubito sull’utilità della mossa.
A marzo poi…per prendere chi?
Un traghettatore? Allora mi tengo Sarri fino a Giugno.
A volte mi fermo a pensare alla Juve, e quando mi viene in mente che, per esempio, a sx abbiamo il solo Alex Sandro (quello con la minchiata sempre in canna) mi incazzo come un biscia.
A Gennaio non si è voluto fare nulla per la stagione in corso.
La squadra, nella sua totalità, non mi ispira fiducia.
Domenica c’è l’Inter, poi il Milan, e poi il Lione.
Bah…speriamo bene…
Sacchi ha fatto la storia del calcio.
«L’hanno fatta i suoi giocatori. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore».
Non lo è stato?
«Non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravano difensori eccezionali. A farli vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva».
Lei sta con “risultatisti” alla Max Allegri, convinti che l’allenatore debba fare meno danni possibile, o con i “giochisti” sostenitori dell’importanza del modulo?
«I giocatori sono più importanti. Contano solo loro, nel calcio. L’allenatore bravo è quello che li fa rendere al meglio, senza imporre per forza le sue idee».
Tratto da un’intervista a Riccardo Ric.
Qualche giorno fa ho sentito un’intervista di Montali in cui sosteneva che per un allenatore è essenziale guadagnarsi la fiducia del gruppo con la correttezza e la credibilità: cioè i giocatori devono percepire che seguendo le tue indicazioni raggiungeranno l’obiettivo prefissato: la vittoria.
A Sarri è proprio questo, fino ad un certo punto (la partita contro la Lazio) i giocatori ci hanno creduto e hanno assecondato i suoi dettami seppur con evidenti difficoltà a Roma si è rotto qualcosa che Sarri non è più riuscito a mettere insieme e la barca sta andando alla deriva.
Anche gli anni scorsi ci sono stati problmatiche di questo tipo ma l’allenatore con l’appoggio incondizionato della società e di un gruppo forte all’interno dello spogliatoio e pure di un po’ di culo è riuscito e rimettere in piedi la baracca.
Ecco la grande colpa della società è quella di non aver saputo dare questo appoggio incondizionato a Sarri perchè anche in società hanno iniziato a remare ognuno per la propria strada con Agnelli che non ha mai mancato di sottolineare come le scelte siano tutte in mano a Paratici e Nedved, sottendendo, anche quelle per cui lui non era d’accordo.
Sarà un caso ma passati un paio di mesi dalla partenza di Marotta la squdra ha iniziato a sciogliersi….e anche la dirigenza a fare i distinguo tra l’area sportiva. l’area revenue, l’area di sosta e quella di servizio.
Ma un cambio di Mister farebbe diventare bravi i vari Rabiot Ramsey Danilo Pianic e compagnia cantante? Ma veramente credete che il problema possa essere quello? Qui c’è buco grande come una casa in mezzo al campo, un vuoto enorme in avanti dove in aerea avversaria c’è il deserto, pochi ricambi e quei pochi anche infortunati cronici. E x non farci mancare nulla, una gestione della rosa che deve anche salvaguardare un minimo il bilancio, ecco perché i vari Pianic e soci non possono esser sfanculati in allegria.
senza volermi accanire su Rabiot (fino a quando gioca per la Juve per me é uno di noi), ma ho spesso sentito che Paratici lo voleva FORTEMENTE da almeno 4 anni, proprio un suo pallino…. domanda : ma che cazzo ci ha visto???? non sono ironico, ad oggi penso che guarndado il rapporto : ingaggio/prestazione siamo a livello di Vampeta,Renato Portalupi,Maradona ( …Hugo, ovviamente).
al ritorno Blaise tutta la vita. e per me puo’ giocare anche la Bernarda, magari si ricorda che lui i ritorni degli ottavi di champion’s li gioca alla grande….
Per fortuna la vera Juventus dirigenziale non esonera nessuno in corso di stagione. A meno che non sia semi-dilettantistica come ai tempi di Cobolli e Blanc.
I conti, nel bene o nel male, si fanno a fine maggio.
A proposito: notizie dell’ex scommettitore gobbo ladro che abbandona l’intervista quando gli si nomina AA?
Una merda di atteggiamento.
Scritto da MacPhisto il 28 febbraio 2020 alle ore 09:10
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Questo dimostra come al fuggitivo roda talmente il culo per non essere tornato alla Juve.
Ed AA lo ha stuzzicato sapientemente, dichiarandolo “bandiera bianconera”
Un vero capolavoro di ingegneria lessicale.