Pazienti, chiedo scusa se in questi giorni non mi sono fatto «vivo» ma, come avevo scritto in risposta al gentile Fulvio, ho preferito lasciare spazio ai virologi da tastiera, io che pocologo sono.
Teniamo duro! Tralasciamo, mai come adesso, i campanili, le fedi e le fedine, i rancori e i bruciori, atalantini, fiorentini, granata, interisti, juventini, laziali, milanisti, napoletani, romanisti eccetera: in medio sta virus (e spesso anche in «media»). Resistiamo, reagiamo.
E mi sia permesso, per una volta, di adeguare un passo del Sommo Poeta ai tempi dell’epidemia, del pandemonio, dei tamponi, delle sliding doors (mai titolo di film risultò più profetico…):
«Considerate la vostra semenza:
fatti non fummo a viver come bruti,
ma per seguir virtute ed emergenza».
Questo nuovo focolaio che è scoppiato alla Continassa deve essere subito sedato.Il paziente 0 è stato individuato subito (per fortuna), con il discorso che ha tenuto sulla meritocrazia ha fatto risparmiare anche il tampone.So per certo che è stato messo subito in quarantena nel luogo più isolato di questo mondo, che è la bacheca dei trofei internazionali della Juve, meno male.
Pare che per domani sera Sarri sia orientato con Pjanic (certo) e Benta e Matuidi in vantaggio su Ramsey e formaggione (….??????…..viene ancora preso in considerazione?!?….) per il centrocampo.
Beck Beck, nemmeno lei nell’Universo. Fermo che AA ha cannato completamente l’esempio ed il “Nome”!!!! (la Dea non si tocca! .P.S. Gasp gioca ancora a uomo, ha notato? A uomo si gioca o si giUoca? Sono indeciso), almeno per come ho interpretato io non intendeva far prevalere lo ius bacheche sullo ius loci, bensì lo ius loci europeo sullo ius loci casalingo. Un po’ diverso. Comunque meritevole di approfondimento. P.S: come va a Milano? Si sente minacciato, oppresso, spaventato? E’ barricato in casa o vive normalmente con le attenzioni del caso? (tra le modalità di saluto alternative le segnalo il ciao ciao con la manina, l’inchino, il saluto romano, il pugno chiuso)
Non serve una telefonata riparatrice. Scusarsi è la “scusa tardiva” dopo avere fatto il danno.Quest’ultimo, nell’occasione, è stato fatto pubblicamente nel corso di una intervista..Ne abbiamo tanti di “nemici” sportivi perchè rincarare l’antipatia? Il presidente è uno, i tifosi sono tanti e quelli che se la”prendono, dopo quel che ha detto AA sono proprio i tifosi..ed a quelli come farà, se farà, a chiedere scusa? Non AA così non funziona più e nell’ultimo anno di cazzate ne ha fatte parecchie a partire da quella sua idea, spiattellata a tutti, di una campionato europeo al quale dovrebbero partecipare i “blasonati” senza tenere conto che chi vince merita e chi non vince non merita..Ripensasse ai conti della società e che quel calzino da rivolare come meglio aggrada ha oramai diversi buchi! Si svegli ed abbia rispetto dei tifosi della sua squadra…sono quelli che poi subiscono lo smacco degli altri..ed in questo momento non ce ne era manco bisogno..Incomincio a capire che la pancia è piena e forse si è stancato e sopratutto quel fascinoso obiettivo di vincere “la giara” è ritornato ad essere un sogno di mezza estate e niente più..peccato. leo
AA come A-iax ed A-talanta.
E verificare che il cervello sia regolarmente acceso, funzionante e collegato, prima di parlare.
Investimenti, si.
Per esempio investire nel settore giovanile: quanto si potrebbe investire nel settore giovanile in cinque anni, con gli stipendi di Bonucci, Matuidi, Pjanic, Rabiot, Khedira…???…
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Caro Beccantini,
si dice che oggi in Italia non esiste piu’ l’analfabetismo, quindi gli italiani delle nuove generazioni (non la mia!) tutti o quasi, sanno leggere. Ma saper leggere, non vuol di capire quello che si legge, oppure dargli la giusta interpretazione, anche se ognuno e liberissimo di dare la propria interpretazione. E’ questo non e’ certamente il suo caso. Assolutamente no! Lei legge, travisa e travasa nelle menti altrui, di quelli che pendono dalle sue labbra. Quelle che usa per ricamare le parole di Agnelli sull’Atalanta, sono tutte castronerie, di sua “interpretazione”. Roba degna del nemico della Juventus dentro il Roberto Beccantini che ho il piacere di conoscre.
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BISTICCI E PASTICCI, L”ORDALIA DI BECCANTINI.
(no ordalia dell’anima, perche’ per essere dell’anima, se ne deve avere una. e’ quando si tratta di agnelli e Juventus, beccantini ne e’ sprovvisto)
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Miserevole Beccantini miserevole!
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Andrea Agnelli interviene al Summit del Financial Times per parlare di futuro del pallone in chiave internazionale, e su quello europeo, ponendo alcuni interrogativi tipo:
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“È giusto che grandi società come la Roma, per colpa di una stagione sbagliata non possano essere in Champions, mentre l’Atalanta grandissima dell’ultimo anno sì? È possibile allargare il discorso per tutti?”
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In giro di cinque minuti è diventato:
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“Agnelli non vuole l’Atalanta in Champions”.
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Social presi d’assalto da orde di milanisti, napoletani, fiorentini, laziali che fanno a gara chi lo insulta di più, egentaglia con l’odio nel cuore per la famiglia Agnelli e per la Juventus riportano
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Andrea Agnelli interviene al Summit del Financial Times per parlare di futuro del pallone in chiave internazionale, ponendo alcuni interrogativi, tipo
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“È giusto che grandi società come la Roma, per colpa di una stagione sbagliata non possano essere in Champions, mentre l’Atalanta grandissima dell’ultimo anno sì? È possibile allargare il discorso per tutti?”
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In giro di cinque minuti è diventato: “Agnelli non vuole l’Atalanta in Champions”. Sconcerti nel periodo di luna storta non avendo capito il “discorso sul tema”, pontifica. Social presi d’assalto da orde milaniste e napoletane, fiorentine e chi più ne ha più ne metta con insulti variopinti.
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Forse trovandosi in Inghilterra( mia interpretazione), intendeva fare l’esempio del Nottingham Forrest (squadra a lei molto cara, quando le serve per buttare una palata extra di merda sull’odiata Juve) che partecipo’ alla Coppa Campioni di allora perche’, appunto campione d’Inghilterra. A leggere frase per frase, a me sembra che Agnelli abbia parlato proprio di questo. Cioe’, “tutelare squadre minori che vincono il campionato, ma anche chi vince campionati di nazioni “minori” come l’Ajax.
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Roberto Beccantini
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BISTICCI E PASTICCI
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Ultima o non ultima cena, i pesi massimi di Inter e Juventus si frequentano, si confrontano, si stuzzicano. La «pagliacceria rusticana» di Steven Zhang contro Paolo Dal Pino, il presidente di Lega reo di aver scherzato sulla salute (di chi? per conto di chi?), era stata stigmatizzata persino da Enrico Mentana :«Vergogna».
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Da Londra, una riflessione di Andrea Agnelli sul futuro della SuperChampions ha declassato il contenzioso di cui sopra a noiosa bega condominiale. «Atalanta dentro e Roma fuori: giusto?». Giustissimo, naturalmente. E non solo perché in dubio pro Dea: giustissimo perché lo «ius loci» (il diritto del campo) deve prevalere, sempre e comunque, sullo «ius bacheche» (l’albo d’oro, il business, gli investimenti, i bilanci).
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I bisticci Zhang-Dal Pino fanno parte del teatrino domestico: cambiano le facce, non le teste. E poi, se proprio interessa il mio parere, abolirei la Lega. Mica siamo in Nba o la Nba, in Premier o la Premier. Basta un ragioniere che distribuisca i soldi e un tizio che controlli il gettito dei rigori. Per 541 giorni, in passato, il Belgio andò avanti senza governo. E il consorzio delle società, occhio, non è il governo: è la confindustria.
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Tornando ad Agnelli. Ha telefonato ad Antonio Percassi. Si è chiarito. Non vorrei però che, con il Lione alle porte (chiuse), si incavolasse la nemesi. E comunque, a uso e consumo di coloro che sono interessati all’argomento, anche molti tifosi della Juventus non hanno gradito l’uscita del loro presidente (che è pure il gran capo dell’Eca, la Lega dei club europei).
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Scrissi dei progetti di un torneo più esclusivo ed elitario il 28 marzo 2019 sulla «Gazzetta». La chiave era e rimane il protocollo delle vie di accesso. Chiudevo così: «L’unione fondata sul denaro non mi pare abbia prodotto un’Europa migliore, più giusta. Proprio per questo, abbasso i muri ma anche lo «ius bacheche».
ROBERTO BECCANTINI
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Ah, visto che l’argomento virus comprensibilmente continua, 2 cosine:
1) vi siete letti quella paginetta di vomito pseudoletterario del lecca-lecca conformista Gramellini?
Quando viene a Milano lui si sente sicuro e confortato come quando, da piccolo, suo babbo gli accarezzava il capo…(nda:invece di ammollargli uno scappellotto).
Sappiate che oggigiorno se a Milano tirassero una bomba atomica, non ci sarebbero vittime.
2) il prof Galli, stimato infettivologo del Sacco di Milano, ha categoricamente escluso che questo virus si sia generato in laboratorio, definendo ipotesi del genere come vere e proprie palle.
Ci deve essere qui un focolaio di stupidità per non arrivare a comprendere che del discorso “storico” (tipo MLK…) di quel gaffeur di AA non fotte un emerito cazzo, e che il focus era sull’uso demenziale di un esempio che non aveva motivo di essere fatto.
2 binari completamente differenti…è italiano: la lingua che dovrebbe unire il nostro popolo.
E se quel deficiente (ormai ha superato i 40 anni da un po’ e dovrebbe riflettere) non è in grado di comprendere che oltre ad essere offensivo e spocchioso nei confronti di un altro club (CI-TAN-DO-LO), dando la stura a polemiche da parte dei media che non aspettano altro, reca altresì un danno d’immagine alla sua società, beh c’è poco da stare cialtroni.
Invece di agitarsi scompostamente per un progetto del quale da 10 anni straparla, senza che se ne veda minimamente un’ipotesi di realizzazione (ricorda Berlusconi e il suo cazzo di ponte sullo Stretto), pensi semmai ai conti peggiorati, al centrocampo penoso che ci hanno regalato, ai soldi buttati via per pippette e contratti allucinanti, per le suddette pippette.
Claudio capisco quello che scrivi ma tecnicamente non riesco ad esprimerlo!Dico solo che siamo al confine d’un fallimento(del calcio in generale).Buona notte
Lorenzo, ma le spese di gestione sono lievitate a proprio a causa dell’incremento dei ricavi, e soprattutto di quelli derivanti dai diritti televisivi di Premier e Liga. I proventi delle big inglesi e spagnole gonfiati a dismisura e in mancanza di un’adeguatamente ampia offerta di giocatori di qualità, hanno semplicemente scatenato l’inflazione dei costi, alzando il livello generale di cartellini e ingaggi, in misura superiore ai pur aumentati ricavi delle società delle altre leghe. Attualizza in euro correnti gli ingaggi di Maradona e Platini e confrontali con quelli dei giocatori odierni. E non parlo di CR7 o Messi (che comunque rispetto ai due sopraddetti…) ma della MEDIA degli ingaggi che gonfiano i costi delle società anche per giocatori modesti. Vogliamo deflazionare i costi del calcio e consentire maggiore competitività? Ridurre l’offerta di moneta a parità di beni in circolazione, ridurre i ricavi a parità di offerta di giocatori.