Pazienti, chiedo scusa se in questi giorni non mi sono fatto «vivo» ma, come avevo scritto in risposta al gentile Fulvio, ho preferito lasciare spazio ai virologi da tastiera, io che pocologo sono.
Teniamo duro! Tralasciamo, mai come adesso, i campanili, le fedi e le fedine, i rancori e i bruciori, atalantini, fiorentini, granata, interisti, juventini, laziali, milanisti, napoletani, romanisti eccetera: in medio sta virus (e spesso anche in «media»). Resistiamo, reagiamo.
E mi sia permesso, per una volta, di adeguare un passo del Sommo Poeta ai tempi dell’epidemia, del pandemonio, dei tamponi, delle sliding doors (mai titolo di film risultò più profetico…):
«Considerate la vostra semenza:
fatti non fummo a viver come bruti,
ma per seguir virtute ed emergenza».
Anche per chi vive e lavora nelle zone rosse…..
No presumi male….. infatti la raccomandazione è quella di far usufruire delle ferie, permessi etc….
Alla faccia delle promesse casse integrazione in deroga e balle varie…..
Ezio se uno lavora in fabbrica fuori lombardia lo fanno andare, presumo.
Giusto Ric….
Anche del film che sto guardando…. non mi interessa più di quello che succede, però mica possiamo cuocerci il cervello 24/7…..
Tommasi dovrebbe aggiungere che se si ferma il campionato si stoppano, per giustizia quantomeno, le retribuzioni milionarie ai calciatori. Ma da buon sindacalista questo lo omette
Di lavoro, improrogabili…. mica perché devi andare in ufficio…. o a visitare un cliente…. o a comprare la macchina….
Resta indubbio che al sottoscritto, di Juve Inter di domani, interessa praticamente zero.
Ma le deroghe valgono anche per i comuni mortali, perché vengono concesse per motivi di lavoro o di famiglia.
D’altra parte qualche deroga è indispensabile…. se bloccassero i camion totalmente, medicinali e alimentari come circolerebbero?
E i medici che magari risiedono fuori regione e operano in regione?