Quando le teste sono più chiuse delle porte (chiuse), può capitare una domenica come questa, in cui il pallone continua a rimbalzare tra la vigliaccheria di un ministro, Spadafora, che invece di ordinare lo stop si limita a suggerirlo; la mediocrità dei dirigenti sportivi (Gravina e la Federazione pro, Dal Pino e la Lega contro); e la «melina» di un sindacato che – attraverso il suo presidente, Tommasi – invita a non scendere in campo ma non proclama lo sciopero. Questa è l’Italia al tempo, drammatico, del coronavirus. Questo è il calcio.
Si è giocato ovunque, su sfondi lunari, dal Tardini della «ammuina» propiziatoria al derby d’Italia. L’ha vinto la Juventus, con merito, sbloccandolo proprio, in avvio di ripresa, quando sembrava in mano all’Inter. Sarri aveva rivoluzionato la squadra, Conte no. Due grandi parate del rientrante Handanovic, su De Ligt e Matuidi, poi Young e Candreva avevano cominciato ad allargare il gioco, portando Brozovic a un tiro, murato da Szczesny, che sarebbe risultato l’unico nello specchio.
La solita Juventus «masticatrice» e rinculante, avevo scritto. Poi il gol, confuso, di Ramsey, su tocco di Matuidi (!). Ecco: da questo punto Madama ha ripreso morale e l’Inter l’ha perso. Segnatevi il minuto 59: sono entrati Dybala (per Douglas, un disastro) ed Eriksen per Barella (modesto). Due cambi dal destino in bilico. L’Omarino, di esterno sinistro, dopo uno-due con Ramsey, ha firmato un gol bellissimo, alla Sivori. L’Amleto danese, il cui essere o non essere cosa, evidentemente, non ha ancora convinto Conte, non è riuscito a ricaricare le batterie di un branco spento, annegando nel torello panoramico dei campioni.
E così, con un Cristiano al trotto, e affilato solo agli sgoccioli, e «nonostante» De Sciglio, improvviso vice di Alex Sandro, la Juventus di Bonucci e De Ligt si è messa in tasca sia Lukaku sia Lau-Toro. Accerchiati, domati, disarmati.
Il coronavirus è arrivato a Pescara.
Un pentatleta che alle volta si ricorda anche del pallone.
Il vecchio Blaise se a posto la Pagnotta se la guadagna sempre.
Stop a seguire, dribbling e tiro d’esterno con il portiere paralizzato, fotocopia dei gol di Omar Sivori
Non so perchè ma il gol di Dybala mi ricorda Sivori.
Eppoi vorrei dire grazie a Matuidi,qui spesso sbeffeggiato,sempre sul pezzo!E grazie pure a Cuadrado,enorme nell’ultima mezz’ora!
Primario, mi sta benissimo che lo scudetto non venga assegnato….e tutto il resto? Voglio dire che è del tutto ovvio che la priorità 1,2,3 etc…..del Paese è superare questo tremendo periodo…..ma qui ci occupiamo di miserabili vicende calcistiche….quindi, se sopravviviamo al corona virus il calcio italiano come si porrà rispetto alla prossima stagione calcistica nazionale ed europea? La eventuale, ribadita risposta “non me ne può fregare di meno” sarebbe del tutto lecita da parte Sua ma, se così fosse, le converrebbe allora chiudere questo blog e magari aprirne un altro dove non si parla più di calcio e di Juventus , ma piuttosto di cronica e critica politica e di attualità ( anche catastrofiche ).
Sono anche parecchio d’accordo nel considerare Spadafora un deficiente.
Ma tornando al calcio, sentiamo cosa ha da dire il nostro amico giornalista spagnolo Vicente Azpitarte…hihihi:
“Por respeto a los italianos que están en cuarentena por el Coronavirus esta noche no hablaré de la humillación futbolista que ha sufrido el pequeño Chievo de Italia a manos de una gran Juve.”
Ericksen sulla stessa linea dei vari Khedira Rabiot Ramsey Can ecc ecc, quelli buoni, cor cazzo che li mandano a parametro zero
Per Beck delle 23:31,CLAP HAND CLAP HAND…….