Dalla gaffe di Agnelli ai rigori di Diakhaby e al poker di Ilicic, la cronaca si mescola con la storia, senza distrarci dall’emergenza bellica, questo no, questo mai. Ci spalanca un’impresa, l’Atalanta per la prima volta nei quarti di Champions, e una partita che, dopo il 4-1 di San Siro, è finita in 2′ per poi rotolare verso il 4-3 complessivo e compulsivo del tabellino.
Mancavano, al Valencia, fior di titolari e il Mestalla vuoto gli ha tarpato le magre munizioni a tracolla. Ciò premesso, l’Atalanta di Gasperini si trascinava un peso e una passiome: quello, imposto; questa, creata. In casi del genere si rischia sempre di calcare l’enfasi, ma come si fa a restare freddi di fronte a una squadra alla quale si può imputare al massimo di non saper gestire (pure stasera), non certo di lesinare emozioni, di risparmiare sui garretti, sulle idee?
Percassi, naturalmente. E visto cosa ha fatto il Gasp di Ilicic? Era il sabba della discontinuità , a 32 anni sembra la lampada di Aladino. E crdetemi: non ha combinato nulla di straordinario, almeno stavolta. Due penalty e due gran botte di sinistro. Si è preso il risultato, la scena, il pallone, tutto. Con i soliti brontolii da «nonnina» di Carosello; con quel ciondolìo che, ruolo a parte, mi ha riportato ai tempi di Harald Nielsen, il prence danese del Bologna scudettato (guarda come dondolo, guarda come dondolo).
L’Atalanta era al gran debutto, e il campo, con o senza popolo, per quanto possa fornire sentenze isolate, fuggenti, va sempre preferito ai diritti di casta. E’ difficile parlare di argomenti che non siano bollettini di guerra. Al pallone non si chiede di sedarci: soprattutto, in questi avventurati giorni. Gli si chiede, semplicemente, di non diventare un altro problema. Non è un vaccino, la Dea guerriera di Valencia: è un bacino. E mi raccomando: restate a casa.
@Alex Drastico….sei a’ Malaysia….ricordi lontani di due visite a’ Kuala Lumpur per i campionati mondiali di badminton. Ho visitato anche Getting Highlands e Pangor Island.
Grazie per il Forza. ciao Joe.
Forza Malta!
Scritto da Alex drastico il 10 marzo 2020 alle ore 13:56
Titolo emblematico del CorSporc: “Viva i playoff – Un’idea che fa sognare” (per sfidare l’emergenza, naturalmente). A Roma hanno trovato una nuova gabola… dà i Lotito, dà i che ce la fai!
Tornando al calcio giocato. Una domanda per Alex. Alla luce di questa stagione, sei sempre convinto che Tonio cartonio sia un grande allenatore dello stesso livello dei vari klopp e guardiola? A me pare che questa stagione abbia esaltato i suoi pregi: capacità grazie ad un gioco semplice e piatto (che semplice non è cit.) e capacità motivazionali di far girare subito al massimo le sue squadre. E tuttavia, quando l’asticella si alza vengono fuori i limiti del suo gioco semplice ovvero la capacità di cambiare tatticamente in corsa l’assetto della sua squadra, e una certa difficoltà a far giocare giocatori di talento, attaccanti a parte ai quale comunque chiede comunque il ruolo di primi difensori.
Vediamo in questi giorni come il sistema sanitario nazionale sia al collasso in Lombardia, ma anche nelle altre regioni, vedi Piemonte, non si scherza. Il caso dei due anziani ricoverati alle molinette e sfuggiti ai controlli pre ingresso in ospedale non è l’unico. Ai medici ed infermieri cui viene chiesto lo sforzo maggiore mancano gli elementari dispositivi di protezione in questi casi.
Comunque io parlavo poco giorni fa con dei ragazzi tedeschi e danesi di varie ngo che in passato hanno avuto a che fare con bird flu ,suine flu,Ebola e sars e mi dicevano che questo virus e’molto piu’insidioso,molto meno catalogabile e che tutti quelli che loro conoscono all’interno di medicine sans frontiere piuttosto che oms e così via sono assai più’preoccupati dal corona piuttosto che dai virus sopra menzionati.
Unica soluzione rinvio degli europei e conclusione dei campionati entro il 30 giugno 2020 (scadenza tesseramenti).
Ogni altra ipotesi, ora, non è percorribile (play-off, congelamento classifiche senza assegnazione titoli), perché comunque potrebbe scatenare un estate di ricorsi e contro-ricorsi davanti al TAR ed alla giustizia sportiva, e troverebbe pronte società interessate a specularci sopra.
E poi…..prima o poi sto’ problema del corona-virus finirà pure….
Le curve parlano chiaro: a meno che gli altri Paesi non prendano rapidamente misure per rallentare il contagio, e soprattutto la popolazione le segua contrariamente a quanto fatto in Italia (in cui se non ti puntano una rivoltella alla tempia non ti sogni di rispettare una regola o una raccomandazione governativa), ci seguiranno nei numeri. E quando Francia, Germania ecc. avranno cifre confrontabili alle nostre l’UEFA non potrà che rinviare l’Europeo perché tutti si fermeranno.
E riguardo la querelle allarmismo vs minimizzazione, non é questione di fare né l’uno né l’altra. Il numero di decessi rimarrà probabilmente, alla fine di tutto questo, una goccia rispetto alle cifre dei decessi annuale da influenza di stagione, ma anche se pare cinico fare questa riflessione non é questo il dato che preoccupa, bensi’, l’hanno capito credo anche quelli dell’apericena sui Navigli, il collasso del SSN e il numero di persone che necessita cure intensive rispetto ai posti disponibili.
Magari lo hanno già fatto ma sperano che la situazione si evolva positivamente in modo da evitare il rinvio. dell’europeo.purtroppo da quanto si legge la situazione sta precipitando un po’ ovunque anche nel resto dell’Europa e la sospensione di tutte le manifestazioni e’solo questione di giorni.
a parer mio in Italia non si assegnerà lo scudetto e la classifica rimarrà questa per assegnare posti nelle coppe e retrocessioni.
continuo a rimanere basito su come non si prenda in esame come unica possibilità il rinvio degli europei. Ed anzi mi meraviglio che tale decisione non sia già stata presa, anche per salvaguardare le competizioni europee organizzate dalla stessa Uefa. Tutti a spellarsi le mani per l’impresa del Lipsia, ma il rischio che rimanga fine a se stessa è altissimo.
Complimenti alle Dea.