Dalla gaffe di Agnelli ai rigori di Diakhaby e al poker di Ilicic, la cronaca si mescola con la storia, senza distrarci dall’emergenza bellica, questo no, questo mai. Ci spalanca un’impresa, l’Atalanta per la prima volta nei quarti di Champions, e una partita che, dopo il 4-1 di San Siro, è finita in 2′ per poi rotolare verso il 4-3 complessivo e compulsivo del tabellino.
Mancavano, al Valencia, fior di titolari e il Mestalla vuoto gli ha tarpato le magre munizioni a tracolla. Ciò premesso, l’Atalanta di Gasperini si trascinava un peso e una passiome: quello, imposto; questa, creata. In casi del genere si rischia sempre di calcare l’enfasi, ma come si fa a restare freddi di fronte a una squadra alla quale si può imputare al massimo di non saper gestire (pure stasera), non certo di lesinare emozioni, di risparmiare sui garretti, sulle idee?
Percassi, naturalmente. E visto cosa ha fatto il Gasp di Ilicic? Era il sabba della discontinuità , a 32 anni sembra la lampada di Aladino. E crdetemi: non ha combinato nulla di straordinario, almeno stavolta. Due penalty e due gran botte di sinistro. Si è preso il risultato, la scena, il pallone, tutto. Con i soliti brontolii da «nonnina» di Carosello; con quel ciondolìo che, ruolo a parte, mi ha riportato ai tempi di Harald Nielsen, il prence danese del Bologna scudettato (guarda come dondolo, guarda come dondolo).
L’Atalanta era al gran debutto, e il campo, con o senza popolo, per quanto possa fornire sentenze isolate, fuggenti, va sempre preferito ai diritti di casta. E’ difficile parlare di argomenti che non siano bollettini di guerra. Al pallone non si chiede di sedarci: soprattutto, in questi avventurati giorni. Gli si chiede, semplicemente, di non diventare un altro problema. Non è un vaccino, la Dea guerriera di Valencia: è un bacino. E mi raccomando: restate a casa.
Vedrete che si bloccheranno anche le Coppe europee, questione di tempo.
Scritto da Fabrizio il 11 marzo 2020 alle ore 13:55
scandaloso se non lo fanno
Oddio, pensando che ieri questi hanno confermato gli europei….
E basta dare addosso agli italiani, quando finalmente è stato chiaro che le cose erano veramente gravi anche i bravi italiani se ne sono rimasti a casae a distanza di sicurezza.
Non vedo (lameno a Torino dove vivo) e non leggo da nessuna parte alzate di scudi contro queste norme.
Certo che se aspetti le due di notte del sabato sera per dare queste disposizioni non ti puoi lamentare se la gente se n’era nadata via per il we.
E questo non lo dico per dare addosso al governo ma per spiegare che fino a che le istituzioni non hanno espresso ben chiaro quale fosse il problema le “gente” ha fatto spallucce.
D’altronde in germania continuano a farci passare per i soliti “meridionali” mentre ieri sera a Valencia c’erano 2000 persone fuori dallo stadio.
Se non si dimostrano migliori di noi nel gestire la situazione vuol dire che il loro senso di superioritò se lo possono mettere in quel posto perchè noi abbiamo la scusante di aver fatto da cavie in europa.
E questo vale anche per la perfida albione, che ha il vantaggio di essere un’isola ma vedremo anche loro quanto saranno bravi a gestirla.
Superciuk
Ad alto livelli devrij e skriniar hanno mai giocato. Comunque devrij alla Lazio giocava anche a tre.
Per Godin è vero. Ma il Godin di oggi non è quello di ieri. E per lui è vero che fare il centrale terzino nel n sia facile (come per Barzagli a 37 anni).
Poi Un conto è marcare chiesa o inzigne, un altro Ronaldo o quelli bravi bravi.
Vedrete che si bloccheranno anche le Coppe europee, questione di tempo.
Forse non siamo gli scemi del villaggio…. e aspettiamo gli altri.
Scritto da Alemichel il 11 marzo 2020 alle ore 13:35
La curva arriva per tutti anche perché TUTTI stanno adottando lo stesso approccio attendista e graduale. Invece dovrebbero far tesoro di quanto accaduto in Italia e adottare le misure restrittive PRIMA che la curva si impenni.
Là dove invece (?) forse e dico forse gli altri potranno mostrarsi migliori, ma é da verificare, é nel senso civico dei cittadini. Cioé fino a quando tutti se ne sbattono di regole e raccomandazioni, che anche quando non piacciono si devono rispettare.
Buon giorno, gentili Pazienti. Tutto sotto controllo dalle vostre parti?
Scritto da Roberto Beccantini il 11 marzo 2020 alle ore 11:18
Qui in Svizzera si vigila, forse anche un po’ troppo. Vediamo se riusciamo a velocizzare certe cose.
Non sono un allevato o un veterinario, ma quello che i vari commentatori tv dicevano domenica era invece che i vari godin, skriniar de vrj abbiano sempre giocato a due e non a 3. E portavano l’esempio del primo goal.
Il vero valore di Skrinjjar (buono comunque, non un brocco), lo si è visto bene domenica e tutte le volte che si trova davanti quelli forti. Che l’arbitro gli permetta di picchiarli o meno.
Demiral è già superiore a lui. Deligt non ne parliamo neppure, stiamo parlando di livelli completamente diversi. Il piccolo olandese è saltato in testa a tutti i iloro per 90 minuti. E con i piedi, a parte devrij che se la cava e Bastoni che però è acerbissimo, non ci sono paragoni.
Scritto da intervengo102 il 11 marzo 2020 alle ore 13:01
L’uomo si è un poco conservatorizzato. Poi è vero (per me) che la difesa a 5 (diventa sempre a 5 contro quelle forti, ricordiamoci Bayern Juve 2-0 del 2013….) vuole proteggere meglio una squadra, in genere. A meno di avere Scirea e Bekembauer a fare il bonucci. In quel caso hai due marcatori, un fuoriclasse che fa il battitore alla malaparata e il regista a centrocampo appena la palla diventi tua.
Conte gioca a tre perchè, checchè se ne dica, non ha fenomani dietro. Di tre ne fa due. Un poco come nel caso della BBC. Acciuga, a suo merito, accettò i rischi di avere Bonuci a due con uno degli altri due in cambio di maggiore controllo a centrocampo.
All’inda Conte sa che devrij, skriniar e uno a scelta tra gli altri sono buono, forse molto buoni (devrij, ma forse…) ma non abbastanza. da giocare a due “ad alti livelli”. Appena si è messo a due centrali dietro domenica stava per prendere una imbarcata biblica.
E’ una coperta corta, che funziona bene quando sei molto forte e vuoi ridurre i rischi al minimo. Ad altissimi livelli (es. bayern 2013, barca 2015, real delle 3 coppe) vuol dire consegnare il centrocampo agli altri. E finire pochi a tanti.
Il caso della germania 1990. Vero, un 343 o 352. Uno dei mondiali di minor livello degli ultimicinquantanni, fatto a gara con il 1994. In finale arrivò una squadra di disperati + maradona con caviglia melonata.
Noi si è rischiato di vincere con Vialli involuto, Giannini (…), nando de napoli e nicolino berti. Ho detto tutto.
Secondo me Conte ha fatto di necessità virtu e ha chiuso i boccaporti.
E adesso gli spagnoli iniziano a cagarsi sotto.
… Pero el tiempo de actuar con éxito se nos acaba. España ya ha reportado más de 1.600 casos. Italia, con una población mayor, alcanzó ese punto hace solo 9 dÃas. Para reducir la transmisión necesitamos implementar medidas temporales de distanciamiento social: evitar aglomeraciones, cancelar manifestaciones y otras actividades públicas (grandes conciertos, servicios religiosos, reuniones cientÃficas…), mantener a los más vulnerables fuera de la calle, facilitar el teletrabajo y, como ya se ha empezado a hacer, suspender clases en colegios y universidades. Hay que tomar estas medidas drásticas para asegurar que miles de pacientes puedan recibir atención sanitaria adecuada. (EL Pais).
Forse non siamo gli scemi del villaggio…. e aspettiamo gli altri.