Dalla gaffe di Agnelli ai rigori di Diakhaby e al poker di Ilicic, la cronaca si mescola con la storia, senza distrarci dall’emergenza bellica, questo no, questo mai. Ci spalanca un’impresa, l’Atalanta per la prima volta nei quarti di Champions, e una partita che, dopo il 4-1 di San Siro, è finita in 2′ per poi rotolare verso il 4-3 complessivo e compulsivo del tabellino.
Mancavano, al Valencia, fior di titolari e il Mestalla vuoto gli ha tarpato le magre munizioni a tracolla. Ciò premesso, l’Atalanta di Gasperini si trascinava un peso e una passiome: quello, imposto; questa, creata. In casi del genere si rischia sempre di calcare l’enfasi, ma come si fa a restare freddi di fronte a una squadra alla quale si può imputare al massimo di non saper gestire (pure stasera), non certo di lesinare emozioni, di risparmiare sui garretti, sulle idee?
Percassi, naturalmente. E visto cosa ha fatto il Gasp di Ilicic? Era il sabba della discontinuità , a 32 anni sembra la lampada di Aladino. E crdetemi: non ha combinato nulla di straordinario, almeno stavolta. Due penalty e due gran botte di sinistro. Si è preso il risultato, la scena, il pallone, tutto. Con i soliti brontolii da «nonnina» di Carosello; con quel ciondolìo che, ruolo a parte, mi ha riportato ai tempi di Harald Nielsen, il prence danese del Bologna scudettato (guarda come dondolo, guarda come dondolo).
L’Atalanta era al gran debutto, e il campo, con o senza popolo, per quanto possa fornire sentenze isolate, fuggenti, va sempre preferito ai diritti di casta. E’ difficile parlare di argomenti che non siano bollettini di guerra. Al pallone non si chiede di sedarci: soprattutto, in questi avventurati giorni. Gli si chiede, semplicemente, di non diventare un altro problema. Non è un vaccino, la Dea guerriera di Valencia: è un bacino. E mi raccomando: restate a casa.
annullata
suini getafe
Mah io leggo di 161 denunciati dai carabinieri perché violavano le ordinanze e questo solo nella giornata di ieri…..
Ma cosa cazzo dici coglione!
Rainews ha riportato che, mi pare ieri, a kabul una dottoressa e altro personale medico sono stati aggrediti perchè della bella gente PRETENDEVA un tampone.
Questi sono i tuoi italiani…
Informati scemotto che anche oggi ci sono esempi d’italica imbecillità sparsi per la penisola ed isole.
Che tu ci aggiunga la tua, non sposta di un’unghia la questione, o ometto del sali-e-scendi da qualsiasi carretto.
tutte abbastanza plausibili le spiegazioni su conte.rimanendo ai freddi numeri e non alle opinioni(mia compresa)ha fatto lo
stesso campionato di sarri meno i due scontri diretti,persi entrambi in maniera netta.
Vista la differenza delle due rose direi che il suo lo sta facendo ampiamente.
Beck qui ci salviamo ancora,per fortuna,ma il calcio adesso non ha più senso.Speriamo lo capisca pure Tafazzoff!
Beck, buon pomeriggio e grazie per l’interessamento.
Qui in una quasi vuota Milano si tiene botta al meglio possibile, in smart working da ieri personalmente.
Tutti che scherzano con il fuoco.
L’Uefa sta cercando i tutti i modi di finire gli ottavi delle coppe europee per bloccare poi tutto, ma il virus corre più veloce, la spagna che fino a ieri ha fatto spallucce oggi si dispera, quando toccherà a francesi e tedeschi?
Fabrizio gli svizzeri continuano a far finta di niente o hanno deciso di darsi una mossa? Sono ricchi da far schifo con una sanità da oscar ma prima o poi toccherà anche a loro perchè il virus a differenza dei soldi se ne frega della loro neutralità .
Buon giorno, gentili Pazienti. Tutto sotto controllo dalle vostre parti?
Scritto da Roberto Beccantini il 11 marzo 2020 alle ore 11:18
A Riprafatta (PI) a livello personale familiare tutto bene, grazie. Un po’ di preoccupazione per figlia che vive e lavora (da casa da due settimane) a Milano. Scorsa settimana sono stato normalmente influenzato, con retropensiero perchè la figlia in questione proprio durante il week nel quale è scoppiato tutto, era “scesa” a trovare babbino. Ma scorsa settimana, pur avendo segnalato il contatto agli organi sanitari, non rientravo nel controllo tampone in quanto Milano non era zona rossa. Figlia sempre stata bene. A cose normali alla prima mattinata senza febbre sarei andato a lavorare imbottito di tachipirina, ma ho seguito le indicazioni, e prima di uscire di casa ho atteso due giorni interi senza febbre, ( e senza tachipirina)
Buon giorno, gentili Pazienti. Tutto sotto controllo dalle vostre parti?
Scritto da Roberto Beccantini il 11 marzo 2020 alle ore 11:18
Buongiorno Gentile Beck,
a Torino in regime di work/school from home, fortunatamente la tecnologia ci permette di trasformare le nostre case in confortevoli uffici e disordinate aule per bimbi impazienti. Nessun contagiato in famiglia. Uscite ridotte ai minimi di approvviggionamento.
Grazie per il pensiero.
è assolutamente immorale
solo pensare
di continuare a giocare le coppe
e gli europei