La notizia della positività al coronavirus dello juventino Daniele Rugani, primo caso in serie A, entra nella carne del nostro calcio con il sibilo, secco, del pugnale. E la squarcia. Irrompe poco dopo una delle partite più palpitanti di una stagione allo stremo, il Liverpool che in un Anfield pieno zeppo porta l’Atletico ai supplementari, con Wijnaldum, lo «elimina» con Firmino ma poi si fa rimontare dalle forze fresche che il Cholo sguinzaglia dalla panchina, doppietta di Llorente e contropiede di Morata. Sono stati i portieri a orientare il risultato: Oblak, con le sue parate; Adrian, con il goffo rinvio che ha innescato il primo gol. Il Liverpool campione d’Europa, del Mondo e padrone della Premier fuori già agli ottavi di Champions: e così sia.
In un Parco deserto, nel frattempo, il Paris Sg cancellava l’1-2 di Dortmund con le reti di Neymar e Bernat. Vi avrei parlato di un Haaland abbandonato e sterile, del rosso a Emre Can dopo una rissetta con Neymar. Il comunicato della Juventus ci precipita, di peso, nella realtà più dura: quella che, per due ore di evasione, eravamo disposti, il sottoscritto in testa, a barattare con l’emergenza. A volte si pensa che lo sport (il calcio, soprattutto) possa essere un’isola a sé, ma anche i suoi campioni, controllatissimi entro i recinti sacri dell’agonismo, vivono di relazioni, da persone normali, con persone comuni.
Con il ritardo del sognatore – e, spero, non del complice – mi arrendo anch’io. Al diavolo i calendari. Penso a quella salute che gli eroi dello sport ci hanno spesso «aiutato» a immaginare intangibile e contagiosa, felici (noi) di poterla sventolare come bandiera delle nostre crociate quotidiane.
Auguri a Rugani e a tutti i Rugani anziani e giovani del mondo. E a tutti i medici, infermieri e soldati Ryan che per loro combattono e rischiano infinitamente più dei miei polpastrelli.
Fabrizio ma se arrivo a Zurigo poi riesco ad andare in Italia o eire?
Scritto da Alex drastico il 24 marzo 2020 alle ore 01:39
Ciao Alex, ho controllato il sito dell’aereoporto di Zurigo, al momento ci sono sempre voli per Roma Fiumicino e Dublino. Puoi controllare giorno per giorno:
https://www.zurich-airport.com/passengers-and-visitors/arrivals-and-departures/departures/
Massiccio il sindaco di Messina su canale 5 .Grande.Ne blocchi più che puo’ di questi animali criminali in transumanza.
https://www.bangkokpost.com/learning/advanced/1885340/thailand-must-choose-italy-or-japan-warns-expert
per curiosità andatevi a vedere i prezzi dei voli Alitalia tipo da londra a Milano……razza maledetta ladrona.
Scritto da bilbao77 il 24 marzo 2020 alle ore 00:06
A lei pensera’ la natura stessa.
Troppo ignobile e stupido per vivere(cit Fortis)
Fabrizio ma se arrivo a Zurigo poi riesco ad andare in Italia o eire?
Pedofilo Pasquale, a te prima o poi penserà , qualche padre munito di crick…e sarà “tutto mlto bello” (cit.)
Coglionazzo BoJo è giò in ritirata strategica.
Il governo per me ha fatto bene a prendere le misure che ha preso, per quanto dolorose. Ma è già la seconda volta che un decreto restrittivo viene annunciato tre giorni prima di quando entra in vigore. Risultato, prima il fuggi-fuggi notturno dei treni verso il Sud, adesso una riedizione con in più i traghetti che partono verso la Sicilia e il sindacondi Messina che non li vuole.
Ma dico, in questo tempo di emergenza in cui giustamente bisogna fare tutti dei sacrifici, si limitano le libertà personali e si mandano anche aziende o persone verso la bancarotta per un bene maggiore, non si riesce proprio a mandare al diavolo anche qualche regola burocratica e a rendere esecutivo un decreto immediatamente, quando viene annunciato, e non tre giorni dopo?
Ecco, però bisogna pure dire che in base a quello che abbiamo, il contagio si diffonde se stiamo a meno di un metro da un contagiato e se ci stiamo per parecchi minuti, in base a quanto detto dal professore che guida il reparto malattie infettive dello Spallanzani. Inoltre, il corretto e frequente lavaggio delle mani in teoria dovrebbe impedire al virus presente sulle superfici di contagiarci.
Alex concordo con De Pasquale, qualunque tipo di viaggio implica contatti con altre persone e quindi una certa dose di rischio, anche se relativamente piccola. A meno che in Malesia i contagi non stiano esplodendo – non ho i dati – io resterei là potendo. L’unico problema è che ci vorrà tempo perchè la questione finisca e non so quanto tempo tu possa restare lÃ. In Italia comunque c’è un miglioramento che si spera voglia dire che si è imboccata la strada giusta, in Irlanda non so.