Buona Pasqua a tutti voi, gentilissimi Pazienti. Vicini e lontani, di qualsiasi fede, aggressivi o concilianti. In questo periodo di lunga e travagliata prigionia, sappiate che la Clinica continuerà a rimanere aperta 24 ore su 24. Affinché nessuno di voi si senta isolato. Questa piccola struttura nacque nel novembre del 2011 e chi la governa in nome e per conto del popolo non ha mai chiesto documenti, tessere o patenti prima di offrire le cure del caso, le terapie condivise o suggerite e solo raramente imposte. Se alzare bandiera bianca è segno di resa, sventolare il camice bianco, come da nove anni sta facendo tutto lo staff, è diventato simbolo di guerra (all’epidemia).
Mai ci sentirete dire «Se non hanno più passamontagna, che usino i foulard». Qui nessuno rimpiange Maria Antonietta, la femme fatale alla quale attribuirono la famigerata frase: «Se non hanno più pane, che mangino brioches». Qui, nel nostro piccolo, si cerca di garantirvi una degenza serena, al prezzo degli inevitabili eccessi che ogni nosocomio, suo malgrado, è costretto a tollerare, subire o infliggere.
La provocazione ha sempre incarnato il distintivo trascinante e dirimente della Clinica che intitolai a Cristiano Poster. Mia, nei vostri confronti; vostra, nei miei. Ma adesso non è il momento di abbuffarsi di Var, anche se l’ultima circolare dell’International Boar(dell) disegna fasi 2 e fasi 3 molto divertenti. Da un mese abbondante abbiamo trasformato gli arresti domiciliari in battiti resistenziali. Per la cronaca, e per la storia, sono fiero di poter dire che questo suggestivo laboratorio – grazie a voi e al vostro eclettismo epistolare – non ha mai tirato il virus al suo mulino. Il confronto è adrenalina; il consenso, oppio. Evviva l’adrenalina.
Barricati, ma non abbandonati. Sempre e comunque. E sappiate, come cantano ad Anfield, che non sarete mai soli. Buona Pasqua.
Buon primo maggio. In assenza del concertone, una canzone che parla in maniera diversa di questa data presa proprio dal concertone di qualche anno fa.
https://www.youtube.com/watch?v=fjNRG7JjXQs
Non ho capito il discorso della merkel. Noi diciamo che il calcio si deve fermare perché è un’attività a rischio principalmente per i calciatori e staff. In termini assoluti di diffusione del contagio rimettere in circolazione 1000-2000 persone non è più pericoloso che so, di aprire a certe categorie commerciali che interessano molti più addetti.
ah, di sicuro è più importante il calcio delle palestre, sia a livello sociale che economico, che per posti di lavoro. Qualcuno lo spieghi al Ministro Spada di…Fora…di Testa.
Se vale la politica del giorno, e da quel che si vede in giro la vale, ho visto più responsabilità politica in Berlusconi che in Matteo Benso.
E sarebbe una bella mossa politica se Conte gli desse un calcio in culo, buttarlo fuori dal governo, di fatto equiparandolo a quelli di estrema destra, e sostituendolo con quelli a cui da cinque anni proprio lui fa l’occhiolino.
La Juve ha avuto 3 giocatori infetti, sintomi manifestati subito dopo l’incontro a porte chiuse contro la squadraccia milanese.
10 giorni fa è trapelata la notizia – ed è strano per un ambiente a conduzione cinese – che la stessa squadraccia, un mese prima, quasi al completo manifestava gli evidenti sintomi da covid-19, senza che avessero preso le precauzioni del caso. D’altro canto, in quel microcosmo si sono riuniti la “riservatezza” tipica cinese, e l’incapacità di amministrare (in tutti i campi) di una società lombarda.
Ogni essere umano in possesso di un minimo di capacità intellettive realizza le proprie conclusioni.
Le capre si astengano perchè sarebbe tempo perso.
ed il riferimento ad Orban è puramente polemico politico personale. Non oso pensare, a parti esattamente rovesciate, con Salvini e Meloni al governo adottare gli STESSI provvedimenti attuali, con le STESSE metodologie, quel che sarebbe volato. Accuse di fascismo, razzismo, magari pure sessismo, dittatori, tentativi di eversione, attentato alla democrazia ecc ecc ecc….In realtà in queste situazioni occorre davvero un governo forte, decisionista, con idee chiare, senza certo derogare ai principi costituzionali. Questo Governo è forte, decisionista, con idee chiare?
Colgo un’animosita’ scomposta e rabbiosa verso il igrande Paulino. Che c’entri il fatto che ogni volta che incontra lo Hangzhou B glielo infila invariabilmente in ogni orifizio?
Ve lo hanno sventolato sotto il naso ma non è roba per voi, dai.
Nondum Dybala est.
Un ministro dello sport che non capisca che il calcio non possa essere l’ultimo dei problemi, perché è un settore importante dell’economia e tiene in piedi tutti gli altri è un deficiente funzionale.
Altro è dire che non ci sono le condizioni di sicurezza sufficienti per ricominciare, che è probabilmente vero.
Fatico però a pensare che in tutti i settori rispetto e quelli in corso di ci siano le condizioni di sicurezza sufficienti per riaprire, ecco.
La similitudine lavoratore del tondino a Brescia con un calciatore top di A è semplicemente ridicola. Qualsiasi giocatore di A di alta fascia è più assimilabile ad una piccola impresa con un contratto di fornitura con una grande (il club). Piccole imprese con utili netti di 7-8 milioni, pure medie diciamo. Pensare che una di queste aziende, aguero ad es., pensi di mettere a rischio i propri utili futuri per le fregole da tribuno di lotrito è ridicolo. Magari col rischio di compromettere la carriera.ai lavoratori salariati gli tocca prendersi qualche rischio, purtroppo, perché debbono mettere in tavola qualcosa.
Questo governo è accerchiato da emeriti deficienti della politica e schiavi dei like di massa. A cominciare dal bulletto ciarlatano che hanno in casa, il Mastella del 2020.Uno che tre anni fa aveva un partito quasi al 40% dei voti e ora si ritrova in uno che forse, forse arriva al 2%. Già il 7 aprile incitava Conte ad aprire le scuole, le industrie e le fabbriche.
Non sono un politologo, non conosco le capacità politiche di Conte, ma come uomo mi da più di una sensazione che eticamente e moralmente sia fuori concorso rispetto al gregge.
I bar e i ristoranti premono per aprire, ma non so cosa faranno, chi e in quanti ci andranno. Perchè il problema non è solo aprire, il vero problema sarà convincere la gente a tornare alla normalità , ad accalcarsi per gli apericena.
In calabria, la preferita del re, contravvenendo alle disposizione del governo, di motu proprio aveva dato via libera a bar e ristoranti. I più intelligenti non l’hanno seguita, naturalmente. Non bastano i permessi. Dal momento che non potranno ricevere lo stesso numero di ospiti come prima, quanto devono far pagare un pranzo per recuperare le spese? In quanti oggi se lo potranno permettere, e anche chi può oggi avrà il coraggio di entrare in un ristorante?
Non molte aziende avranno la capacità finanziaria di poter superare la crisi. In molti chiuderanno.
Questo virus non è selettivo solo per gli uomini, lo sarà nei prossimi mesi anche per le aziende.
Tutte questioni che oggi nessur rapporto medico sanitario potrà chiarire.
Solo la certezza di un vaccino potrà dare il liberi tutti.
Ronaldo ha ragione.Dovrebbe tornare per poi farsi infettare sa dybala e mettere a rischio i polmoni?